Paestum: “Turismo, Agricoltura, Formazione” per governare il territorio
Presentato stamane, presso l’Istituto Alberghiero di Capaccio-Paestum, in via Santa Venere, il Volume del prof. Aurelio Di Matteo “Turismo Agricoltura Formazione”, per governare il territorio. Coordinati dal Direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo, il Prof. Giuseppe Acocella – Rettore Università Luspio di Roma e v. Presidente Cnel; l’On. Alfonso Andria – v. Presidente Commissione Agricoltura del Senato; l’On. Gaetano Fasolino – Politiche del Territorio; Loredana Nicoletti – Dirigente scolastico Ipsseoa di Capaccio. In apertura, il direttore Lupo ha tracciato un brevbe profilo dell’autore, complimentandosi per i numerosi incarichi nell’ambito scolastico e politico-istituzionale ricoperti, insieme all’intensa attività letteraria e saggistica. “Un testo che offre numerosi spunti di riflessione in rapporto al territorio ed anche alle istituzioni scolastiche- ha dichiarato nei saluti iniziali la Nicoletti- alla luce anche degli spaccati occupazionali e formativi che la scuola oggi deve offrire ai giovani. Tenendo presenti anche gli scenari lavorativi del Mezzogiorno, non certamente dei più edificanti occupazionalmente.” “Di qui l’esodo di tanti giovani- ha stigmatizzato Acocella- che emigrano anche verso Atenei lontani, con spiragli futuri di maggiore inserimento nel sostrato lavorativo. Un Sud, il nostro, che sta mutando strutturalmente l’economia mondiale; alla luce anche dei bombardanti flussi migratori, s’impone una fruizione diversa del territorio. L’attuale crisi segna anche un disinteresse nazionale verso le problematiche meridionali, favorendo un abbandono degl’interventi di promozione produttiva da un lato, mentre dall’altro generando un’invocazione ai meridionali, ad esperire soluzioni adeguate al grado di sottosviluppo. Sempre più in affanno la cultura del turismo.” “Giacchè la politica- ha incisivizzato Fasolino- non sempre interviene col piede giusto. -Un territorio, quello pestano, denso di ricchezze storico-archeologiche, d’indiscussa bellezza, che vede investimenti solo da parte di privati, con dubbi sulla moralità di quest’ultimi. Il degrado della zona, sottoposta a vincolo del sen.Zanotti Bianco, mette in luce l’abusivismo. Recuperare, al di là dei Piani Urbanistici, un patrimonio, lungimiranza prospettica.” “Che deve bypassare i colori politici- ha concluso Andria- che finora si son diatribati senza giungere a soluzioni concrete. Da presidente dell’ente provinciale puntai sulla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, nella quale credetti fermamente, come nell’Expo Scuola. Entrambe le kermesse mirate al confronto con altre realtà simnilari sia per il territorio, che per la scuola. Turismo ed Agricoltura, sorti paralelle! Il territorio pestano sta ricevendo un’attenzione recentemente grazie anche ai collegamenti viari. ma non basta! L’attuale governo non calibra i suoi interventi sul Mezzogiorno, di cui parla tanto, ma senza pervenire a concrete soluzioni innestanti un serio sviluppo.” “Che non può non essere integrale- ha concluso Di Matteo- al di là delle singole inizative che non vengono inquadrate in una politica generale di promozione turistica. “Ipotesi per Paestum”, esprime una politica di “ingénierie touristique” e d’integrazione dello sviluppo durevole e sostenibile di un territorio attraverso una stesura del PUC completamente diversa da quella presente nella proposta dell’attuale Amministrazione. Una politica del turismo che voglia guardare allo sviluppo. Turismo, Agricoltura e Formazione, asecondando un nuovo modello d’integrazione e di filiera, per risollevare l’economia di un territorio e invertire la crisi che ha caratterizzato le presenze turistiche degli ultimi anni”.