L’Italia nel mondo-L’autore inglese David Gilmour, ha scritto un saggio su -Italia e Federalismo –

Giuseppe Lembo

Secondo Gilmour, in un lungo viaggio nella storia e nella geografia dell’Italia (La ricerca dell’Italia), “fu un errore per il Sud unirsi al resto del Paese”. Ma è proprio così? Non mi sembra tanto giusta né pertinente, la percezione dello scrittore inglese che visita l’Italia 150 anni dopo l’unità. Questo libro ed altro, vanno richiamando l’attenzione inglese per la questione meridionale e per le tante anomalie italiane. Il libro di Gilmour, è sicuramente destinato ad influire sulla percezione del Belpaese da parte del mondo culturale anglosassone. Gilmour è uno scrittore-giornalista che ha scritto questo viaggio, spinto da una confidenza di un politico settentrionale, secondo cui “fu un errore unificare l’Italia; senza il Mezzogiorno saremmo la nazione più civilizzata del mondo”. Spinto da questa confidenza, si mette in viaggio ed osserva da vicino le venti regioni italiane. A Torino un’imprenditrice gli dice “i piemontesi sanno come si lavora, ma i napoletani sanno come si vive”. Quando giunge a Napoli, capitale decaduta del Mezzogiorno, stordito da Piazza Garibaldi esclama “non si tratta di un’altra nazione, ma di un altro continente”. E qui non si sbaglia di molto. Per molti essere come Gilmour, tante parti del Sud come Napoli, rispetto al resto del Paese, sono viste in tutto, come un altro continente. Gilmour cerca, ma invano, l’Italia unita; purtroppo non c’è, per cui, non riesce a trovarla. Per questo dà al libro un sottotitolo “La storia di una terra, delle sue regioni e delle sue genti”, omettendo il concetto di “nazione”. Per Gilmour l’Italia è una costruzione, prima letteraria e poi politica; sono certamente più reali, le due Sicilie o le regioni attuali. Non essendoci un’identità unica, ossia la nazione Italia, Gilmour sostiene che è nei Comuni la nostra fondamentale unità italiana; secondo il suo modo di vedere, la città-stato è la dimensione amministrativa ideale, per il popolo italiano fortemente attaccato al campanile. Considera Napoli la grande sconfitta del Risorgimento. Prima dell’Unità era la sede di un re ed una città dipendente da una corte e da un’autonoma burocrazia statale. Il regionalismo, secondo Gilmour, è l’unica soluzione per il futuro dell’Italia. L’Italia resterà unita solo ce ci sarà in tutto il Paese un reale federalismo fiscale. La classe dirigente italiana sia con la Monarchia che con la Repubblica, ha pensato egoisticamente sempre e solo a se stesso e così a tradimenti sono stati assommati altri nuovi tradimenti , il nuovo italiano, dice Gilmour,  è quello federato, con protagonista una nuova classe dirigente, attenta a fare a fare propria la volontà popolare che va rispettata e mai tradita così come è successo nell’Italia, solo apparentemente unita durante i suoi 150anni di storia unitaria. Il libro di Gilmour, per ora è solo nell’edizione inglese e quindi non sarà un prodotto culturalmente di massa italiana; per intanto, delizierà gli anglosassoni che sono bravi a criticare gli altri, a vedere la pagliuzza negli occhi degli altri, mentre sono indifferenti alle travi che affondano fino al fondo dei loro occhi. Non è per puro nazionalismo che mi viene di fare questa considerazione. È per essere rispettoso delle libertà dei popoli e del loro diritto all’autodeterminazione. Fa bene analizzare, criticare anche, ma non invadere più di tanto la santa autonomia di chi vuole e deve essere protagonista del proprio futuro, della propria storia, nel rispetto umano e democratico della storia degli altri. Dove sono i vari campioni di tanto e tale rispetto? È difficile scoprirli dentro e fuori la nostra vita. Nel nostro Paese in tutto e per tutto crescono le simpatie esterofile. Quando a spiare dal buco della serratura sono gli altri d’oltralpe o d’oltreoceano, dietro le cose dette ci sono verità vangelo. Quando a riflettere sono gli altri di casa nostra, tranne pochi così eccellenti, scatta la congiura del silenzio e/o dell’indifferenza. Non serve a nessuno parlarne; non servono voci di confronto, perché trattasi di “banalità paesane”. Questo perché in Italia ormai si è consolidata drammaticamente la sola pseudocultura mediatica che di fatto non favorisce per niente il dialogo ed il confronto delle idee, anche se trattasi di “idee contro” necessariamente confrontare per il bene comune e della verità, l’ultima importante spiaggia del pensiero umano. Purtroppo così è e non c’è proprio niente da fare. Anch’io scrivendo, come nel caso del mio ultimo libro “Cara Italia, ti scrivo”, avendo detto tante verità scomode ed avendo scritto per amore del pensiero condiviso ed utile all’insieme sociale del Paese nelle sue diversità, sono vittima del dannato silenzio da parte di volgari ed ipocriti ciarlatani ed affabulatori del nulla.  Ma, tutto questo, non mi preoccupa più di tanto. Continuo a scrivere con l’impegno di sempre per esprimere il mio pensiero di libero pensatore e di protagonista che, sottomettendosi al volere comune del silenzio complice, non vuole assolutamente sentirsi cittadino attivo e partecipe nelle scelte di vita, purtroppo da troppo lungo tempo, delegate solo a pochi. Meditate gente! Meditate.

 

                                                                      

Un pensiero su “L’Italia nel mondo-L’autore inglese David Gilmour, ha scritto un saggio su -Italia e Federalismo –

  1. Gent.mo professore, forse lei non sa che ,oggi, dialogare è una Grazia, bisogna chiederla.
    Anche il Padre Eterno sta parlando, oggi, in http://www.gabrielearcangelo.it
    con cinque Nuovi Sacri Testi che rappresentano un Nuovo Patto di Alleanza tra il Creatore e noi Sue creature.
    Oltre la gent.ma prof.ssa Olga Foini l’ unico Profeta Levehòr del Terzo Millennio, scelta per Volontà Divina, sa dirmi chi ha voglia di ascoltare un Padre Celeste il Quale, pur nel massimo rispetto del libero arbitrio donatoci, è molto preoccupato, in quanto nella Sua Onniscienza scorge l’ auto distruzione verso cui tutti, chi più e chi meno, ci stiamo dirigendo, in quanto con i nostri pensieri privi della Comunione Trinitaria, non facciamo altro che aprire le porte a Satana, come ci sta insegnando il Messaggero dello Spirito Santo San Gabriele Arcangelo.
    La mancanza del dialogo è opera del maligno.
    Adirarsi è opera del maligno.
    La critica deleteria è opera del maligno.
    La superbia e l’ orgoglio sono opera del maligno.
    Il tentativo di tenerci lontani dai SS. Sacramenti custoditi dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana è opera del maligno.
    Prediligere esclusivamente la materia e tutto ciò che appartiene a questo mondo, sede del principe del male, è opera del maligno.
    Prendere coscienza di tutto ciò, grazie agli odierni consigli donati, a chi vuole ascoltare, dallo Spirito Santo, per un solo fine, vivere bene da degni figli di DIO.
    Non ci scoraggiamo, il Bene trionfa sempre sul Bene, adoperiamoci intanto a collabare con Chi ci ama disinteressatamente.
    Cordiali saluti da una persona che rifiuta di uccidere la Speranza.
    marialuisa.cavaliere@libero.it

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