Scafati Solidale: Fogliame replica a Gambino
In merito all’articolo pubblicato il giorno 25 ottobre 2011 sul quotidiano “Il Mattino” il Presidente dell’Istituzione ‘Scafati Solidale’, Antonio Fogliame replica quanto segue: “La polemica sull’Istituzione portata avanti da Gambino è strumentale e inopportuna soprattutto per i risultati conseguiti in ambito sociale dall’Istituzione stessa. In circa un anno e mezzo dalla sua nascita, l’Istituzione ha raggiunto livelli notevoli in ogni settore di competenza e oggi la Città di Scafati può vantarsi dei essere tra i comuni in Campania più generosi nel settore delle Politiche Sociali e addirittura il primo del Piano di Zona S1 (910,000 euro trasferiti al fondo di Ambito, 18 euro per abitante, il doppio rispetto alle risorse messe a disposizione da altri comuni, oltre agli ulteriori stanziamenti destinati al sociale del Bilancio Comunale).Sono tante le iniziative rivolte al sociale che partono proprio dalla struttura che gestisco (il “Fondo di sostegno al pagamento della Tarsu”, il “Progetto di aiuto sociale”, le “Borse lavoro” solo per citarne qualcuna). Inoltre, Gambino è stato mal informato e consigliato probabilmente da chi gestiva in modo illegale la cosa pubblica nella precedente amministrazione anche per quanto riguarda i compensi del Presidente e di tutto il cda. Una delibera di Consiglio Comunale ha previsto una modifica al Regolamento abolendo l’indennità di carica per il Presidente e i membri del cda, prevedendo che possano accedere esclusivamente ad un rimborso spese. Peraltro tale delibera è stata inoltrata inoltrata per un parere preventivo alla Corte dei Conti e siamo tuttora in attesa di riceverne l’approvazione. Allo stato, presto a costo zero la mia professionalità al servizio dell’Istituzione dal gennaio 2011 e in caso di approvazione della Corte del Conti il mio rimborso sarà sicuramente inferiore a quello di un consigliere comunale non eletto. Per quanto riguarda la natura dell’Istituzione, anche qui Gambino dovrebbe informarsi meglio. ‘Scafati Solidale’ non è un soggetto esterno al Comune ma bensì un organismo gestionale dell’ente stesso incardinato nell’area Servizi al Cittadino, le cui attività sono indirizzate dalla Giunta comunale che contestualmente assegna le risorse finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi. Per cui non siamo autonomi ma vincolati e soggetti al controllo del Comune come tutti gli altri servizi. A dimostrazione di questo c’è anche il fatto che, e qui sciolgo un altro dubbio del consigliere, l’Istituzione è composta da dipendenti comunali ai quali sono state affiancate figure professionali non reperibili all’interno della dotazione organica del Comune per supportare e potenziare la gestione di attività in ambito sociale e individuati attraverso pubbliche selezioni”.