Mercato San Severino: attività consiglio comunale
“Ancora una volta, ho riscontrato una grande disponibilità dei dirigenti scolastici rispetto alle esigenze dei nostri giovani studenti e del Consiglio Comunale dei ragazzi”. Con queste parole, Luigi Giordano, consigliere comunale di maggioranza e delegato al civico consesso dei giovanissimi, sintetizza l’esito positivo della riunione avuta con i responsabili della Scuola media inferiore “S.Tommaso d’Aquino” e del I circolo didattico. Si è trattata di una fase transitoria, nell’ottica della preparazione del Consiglio Comunale Baby.“In questo periodo di crisi mondiale che coinvolge anche la nostra Nazione” – prosegue Luigi Giordano – “i dirigenti scolastici, facendosi portavoce dei docenti, hanno ribadito la loro disponibilità a collaborare nella preziosa opera di formazione e di educazione dei nostri studenti. I giovani rappresentano il futuro e prepararli e formarli in modo responsabile, vuol dire assicurare un futuro sereno a loro stessi. Alla riunione, hanno partecipato il dirigente scolastico della scuola media “S.Tommaso d’Aquino”, Angelo Gentile, la sua vice, Anna Del Regno, e l’insegnante Caterina Ceruso del I circolo didattico”. Nel corso della riunione, è stata fissata la data del prossimo Consiglio Comunale Baby, che avrà luogo il prossimo 18 novembre. “Gli argomenti” – aggiunge Luigi Giordano – “non sono stati ancora definiti. Saranno i ragazzi a proporli e ad esaminarli in un pre-consiglio che terranno insieme ai loro genitori”. Il Consiglio Comunale dei ragazzi, istituito nel 2000, è formato da 21 consiglieri, a cui si aggiungono altrettanti supplenti. Il mandato dei piccoli amministratori, dura due anni. Il Sindaco dei ragazzi attuale è Pietro Feola. “Spetta a noi amministratori – continua Luigi Giordano – dare una rappresentazione non distorta della partecipazione e della politica, mostrare che le idee dei ragazzi possono essere prese sul serio e realizzate (non deludere le aspettative), essere credibili, prendere coscienza di ciò che si va ad attuare, realizzare una progettazione partecipata, non vivere l’esperienza come concessione paternalistica degli adulti, ma come momento di vera educazione civica”. “Poiché, quindi” – prosegue Luigi Giordano – “la scuola concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione, l’obiettivo che sovrasta il progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi diventa il provare a educare verso un modo di pensare capace di interconnettere e di solidarizzare le conoscenze separate che realizzi una etica di interconnessione e di solidarietà fra umani. Si tratta, pertanto, di analizzare quali sono le situazioni, le attività e le funzioni a cui i bambini ed adolescenti possono prendere parte con una forte dimensione di protagonismo”. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un momento di educazione alla partecipazione per tutti i cittadini, e diventa occasione di intervento positivo in quanto le condizioni di vita dei bambini costituiscono gli indicatori ambientali primari della vita di tutta la comunità. In altre parole il Consiglio Comunale dei Ragazzi rende i bambini e i ragazzi cittadini a tutti gli effetti. Per raggiungere questo scopo i ragazzi potranno contare sul sostegno di adulti maturi e responsabili, disposti all’ascolto e all’osservazione, ossia di facilitatori. I primi adulti che si debbono impegnare in tal senso sono il sindaco e gli amministratori comunali. A loro si affianca la scuola, che adatta a tal fine parte della sua didattica, e i cui insegnanti si fanno tramite tra la scuola stessa, la famiglia, il comune e le altre forze sociali. Gli obiettivi che si perseguono sono: promuovere sul territorio la cultura della partecipazione e della legalità, rivalutare la politica istituzionale; sostenere la formazione civica nelle scuole e far acquisire il concetto di salvaguardia del patrimonio collettivo; creare relazioni di collaborazione e confronto fra i ragazzi e fra i ragazzi e gli adulti a partire dai problemi reali, creare una rete delle diverse agenzie educative presenti sul territorio attraverso la collaborazione ad un progetto comune, portare i giovani ad essere protagonisti delle decisioni che li riguardano da vicino; stimolare il senso di appartenenza ad una comunità.