Città Unita “Le sentinelle” di Cava de’ Tirreni
Come “sentinelle” abbiamo il dovere di servire il nostro paese e di custodire il patrimonio spirituale e culturale ricevuto dalle precedenti generazioni, come la “pietas” popolare, il senso dell’accoglienza, il rispetto di tutto quanto realizzato, le tradizioni del nostro paese e di ogni sua frazione, perché il bene cresca e non si spenga la speranza che è l’ultima a morire. Abbiamo il dovere e il piacere di guardare lontano, di tenere ben ancorati i nostri ideali di vita, fonte dell’amore, e costruire negli impegni quotidiani la “Grande Cava” dei nostri padri, dei nostri Avi. E’ un invito che “Città Unita” lancia, all’impegno, ma anche un atto di amore verso la nostra terra metelliana, che dovrà diventare l’avanguardia del Sud. All’inizio della mia presidenza di “Città Unita”, che collaborerà al disegno futuro, programmatico della nostra amata terra, chiesi e lo richiedo alla ripresa della novella attività che è continuazione di un percorso che parte da lontano, a Voi metelliani doc di camminare insieme per le vie che dovremmo uniti percorrere, (alla Bossi), per, questa nostra terra benedetta dove le bellezze della natura, i monti, le valli narrano la Gloria di chi, prima di noi ha combattuto e lottato per la difesa dei sacri valori. Per cui ogni nostra comunità senta forte e nel profondo del cuore il dono della unità, della fermezza, della volontà e del coraggio e testimoni, con il cuore e con l’anima, l’appartenenza ad unico corpo che in passato ha fatto parlare di se anche oltre i nostri confini. Chiedo, infine, di non titubare e di non aver paura, perché il futuro ci appartiene e guai a chi ce lo tocca. La nostra sarà una missione per far risollevare la nostra Cava e la nostra Cavesità in ginocchio, che deve coinvolgere tutti, penso, in modo particolare, alle nostre famiglie ricche di valori e buone tradizioni, ai giovani, speranze di Cava, lievito, sole, luce e futuro di questa nostra amata Cava e mai tanto amata “Città Unita”.