Perdere…la testa ad ogni età!
Ad una certa età, si può perder la testa anche per la propria badante! L’episodio verificatosi nei giorni scorsi a Verona, dell’anziano ultraottantenne, che avrebbe preteso sessualità dalla sua badante, fa riflettere su un problema sociale, il caso di dire, che da anni il nostro Paese vive. La mole di colf che si dedica alla terza età, sempre più consistente e di ogni razza ed aspetto. Ormai a sostegno di famiglie in cui l’anziano non riscontra disponibilità nel suo accudimento, per i serrati ritmi lavorativi dei componenti o se addirittura vive da single. E con tutti i risvolti che possono scaturire. Nel senso che non sempre è caduco, avvizzito e labile mentalmente. Infatti, alcuni nonnini, hanno ancora la grinta casanova, che li fa sentire vitali al di là delle rughe. Di qui, il passo è breve: la badante, che si prende cura di loro, può diventare l’oggetto di desideri sessuali, ancora vivi. Nel caso veronese, la donna dell’Est avrebbe subito un vero e proprio ricatto da tempo, da parte dell’anziano che, senza mezzi termini, le avrebbe fatto capire le sue intenzioni alla spicciolata. E, se in un primo tempo la donna, pur di mantenere il lavoro, sarebbe apparsa quasi consenziente, successivamente denunciataria diretta. Ma l’episodio, senza dubbio non unico nel Paese, fa comprendere anche come le colf, debbano assumere un ruolo più rigido, nei confronti dei propri assistiti, ricordando che malgrado gli anni “certi uomini, perdono il pelo, ma non il vizio!”