Salerno: richiesta al sindaco di Napoli, restituzione Vasca egizia

 Richiesta di restituzione, da indirizzare all’amministrazione Comunale di Napoli, della Vasca di marmo egizio già collocata dal sovrano Roberto il Guiscardo, nel 1085, nel quadriportico del Duomo di Salerno. Questa fu sottratta ai salernitani dal re Ferdinando I di Borbone, nel 1825 per collocarla dove attualmente si trova nei giardini alla riviera di Chiaia.

Egr. Onorevole, Sindaco Vincenzo De Luca, la presente per proporre in forma scritta, da parte del Primo Cittadino di Salerno, la richiesta al Sindaco di Napoli, Ono Luigi De Magistris, onde vedere realizzato il ritorno, in città, della Vasca e/o tazza, di marmo egizio, così come consigliatomi dal Presidente del Consiglio Comunale di Napoli, Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, prof. ing. Raimondo Pasquino.Dalle allegate fotocopie, risulta tutto “lo irriguardoso gesto” fatto ai salernitani in epoca diversa. A mio modesto avviso, all’attuale ci sono tutte le circostanze per realizzare la ricollocazione al posto originario del citato manufatto egizio. La coincidenza dei 150 anni dell’Italia Unita, con i 1000 anni di Abbazia celebrati e le nuove Lauree in medicina che l’Università di Salerno si appresta a conferire, legittimano ad avanzare tale richiesta. Fidando, nella maturità culturale degli addetti alla gestione del patrimonio artistico in genere, tale richiesta certamente non può sfociare in una consolidata e/o storicizzazione di circa 180 anni di permanenza in Napoli della citata vasca.“Napoli bella assai” certamente potrà compiere questo gesto di generosità a celebrazione dell’attuale epoca democratica. I salernitani tutti Le saranno riconoscenti per quanto Ella, Sindaco On. Vincenzo De Luca, potrà fare inoltrando la invocata richiesta.

Luigi Santorelli

2 pensieri su “Salerno: richiesta al sindaco di Napoli, restituzione Vasca egizia

  1. Conosco molto bene la questione essendo uno dei principali studiosi della Cattedrale salernitana. Da funzionario della soprintendenza BSAE so altrettanto bene che non c’è un piano giuridico sul quale poggiare la restituzione considerato che il prelievo fu realizzato in epoca preunitaria. La questione, quindi, poggia tutta sul buon senso e sulle relazioni amicali fra le amministrazioni delle rispettive città ed anche del mondo della cultura. Il Mibac potrebbe farsi garante. Proporrei che l’iniziativa divenisse una petizione sottoscritta dal mondo della cultura, salernitano e napoletano. Il Direttore Regionale del Mibac, dott. Angelini, potrebbe essere il garante dell’operazione

  2. carissimi concittadini….

    ricordo e tiemp bella ra tazza quann stev o post suoi…

    son anni che dall’aldilà chiedo di sanar questa ingiustizia…

    e aarivat o mument…

    mo se po fà….

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