Ma che politica è?
La sopravvivenza del governo è appesa a un filo. Martedì 8 novembre alla camera dei deputati si voterà il Rendiconto generale dello Stato, bocciato appena un mese fa per un solo voto. Le annunciate defezioni di alcuni parlamentari del Pdl – due dei quali hanno già ufficializzato il passaggio all’Udc di Casini, senza per questo aver suscitato l’indignazione degli anti-scilipotiani più agguerriti – potrebbero compromettere la tenuta della maggioranza in vista di un possibile voto di fiducia. Si aprirebbe così la crisi più volte annunciata, e il capo dello Stato sarebbe chiamato ad un giro di consultazioni per verificare se esiste o meno una maggioranza alternativa a quella berlusconiana. Una maggioranza che non rappresenti però soltanto un dato numerico, ma che sia soprattutto coalizzata intorno ad un progetto condiviso. Quale? Quello contenuto nella lettera inviata dalla Bce a Palazzo Chigi il 5 agosto scorso. Il governo ha già recepito quelle misure inserendole in un maxi-emendamento che sarà messo ai voti prossimamente. Le misure le conosciamo da tempo, vanno dall’innalzamento dell’età pensionabile ad una serie di liberalizzazioni e privatizzazioni destinate ad aumentare la competitività del sistema produttivo e quindi la crescita. Si è scritto e riscritto di come le riforme richiesteci dalla Bce, oggi presieduta dall’italiano Mario Draghi, ricalchino per molti versi il programma elettorale che Berlusconi approntò per la sua discesa in campo del ’94. E di come quelle misure, in larga parte, siano state rinviate nel tempo per i veti interni alla coalizione di centro destra o per altre ragioni e motivazioni, ad onor del vero, non sempre giustificabili. Oggi però il clima è molto diverso : la peggiore crisi internazionale degli ultimi cento anni ha spinto, infatti, l’Unione europea ad adottare delle decisioni drastiche e drammaticamente perentorie. L’Italia, lo sappiamo bene, pur avendo un’economia solida ( la terza del continente e la settima del mondo) soffre per l’enorme debito pubblico e per il pil stentato. Occorre quindi cambiare registro, e in fretta. Berlusconi, messo alle strette dai mercati e dalle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, ha avallato i richiami di Bruxelles e di Francoforte e ha delineato una road map con numeri e scadenze. Gli serve soltanto un ultimo passaggio : l’approvazione del parlamento italiano. Dunque è cosa fatta, direte? Neanche per sogno. E sì, perchè, quando meno te lo aspetti, il teatrino della politica, con le sue distorsioni e le sue manifestazioni pagliaccesche, tipiche di un Paese poco serio come il nostro, prende il sopravvento e cancella qualunque cosa : il buon senso, la coerenza, e persino la logica. E così, dopo che si è invocato per 17 anni la rivoluzione liberale e si è accusato il premier di aver tradito le sue promesse elettorali, proprio quando questa benedetta rivoluzione comincia a fare capolino e a prendere corpo, con tanto di garanzia e di monitoraggio europeo, nel centro destra sbucano dei dissidenti delusi ( delusi da cosa?), mentre nel centro sinistra si agita lo spettro della “macelleria sociale”. Ora si attende di sapere se la maggioranza avrà ancora i numeri per resistere al governo. In caso contrario, gli scenari sarebbero tre : 1) governo tecnico presieduto presumibilmente da Mario Monti, venerato da certa stampa come una sorta di Gesù universitario; 2) nuove elezioni; 3) staffetta tra Berlusconi e Gianni Letta con ampliamento della maggioranza alle altre forze politiche del terzo polo. E tutto questo avverrebbe per fare cosa? Per riscrivere quello stesso maxi-emendamento di cui stiamo discutendo e farlo approvare da una diversa maggioranza parlamentare, senza Berlusconi. Mah!
Mio caro Cennamo,
dalla storia antica a quella moderna, la fine dei grandi imperi e delle dittature, anche quelle democratiche, ha avuto sempre come unità di misura la mollezza dei costumi privati, il crescere degli abusi e delle prevaricazioni, lo sfarzo, il lusso ed il disprezzo del popolo, “la presunzione di poter cavalcare qualunque onda”, l’esasperato repulisti del pensiero diverso e della satira.
Tu ritieni che gran parte della classe politica non possa essere fotografata cosi?
Penso seriamente che, soprattutto da parte di chi ha sempre avversato l’euro e l’europa…, di chi ha rifiutato “la metrica parlamentare” autocelebrandosi l’uomo del popolo, l’unto dai sondaggi, l’andare a firmare cambiali in bianco in europa, ad accettare chiare ed ulteriori perdite di sovranità nazionale, fare finta di non vedere un popolo che, a torto o a ragione (secondo me a ragione!), si vergogna anche somaticamente della sua faccia, sia una chiara e metaforica rappresdentanza di un Gheddafi che bombarda i pozzi di petrolio prima di capitolare o di Nerone che incendia Roma quando si accorge che è troppo bella per lui!
Saluti.
@Angelo:
la “macelleria sociale”, se non erro, è un termine usato dalla CGIL in riferimento alla questione delle pensioni. Qui la cosa curiosa è che la CGIL parte in quarta su un provvedimento che non conosce nella sua interezza giacché non si è ancora visto un testo preciso di cui discutere.
La rivoluzione liberale, caro Angelo, secondo me è una utopia: cioè, non è una utopia in sé. E’ utopia farla (chiunque la faccia) in pochissimo tempo: penso si possano fare poche cose e tutte impopolari. Per applicare tutto quello che ci viene chiesto ci vuole tempo e si rischia di “arronzare” su temi molto seri nel tentativo di fare in fretta e fare tutto. Oltretutto: NIENTE al mondo garantisce che, una volta applicato tutto quello che c’è da applicare, le cose funzioneranno perfettamente. Anzi: qui siamo davanti ad una crisi epocale in cui, qualunque provvedimento tu prenda, le borse possono poi fare di testa propria. E’ anche per questo che la POLITICA si deve riappropriare della Banca e la Banca deve fare il suo mestiere: inoltre, ci vorrebbero urgentemente misure (mondiali) per tamponare le speculazioni.
La 1, la 2 e la 3 sono tutte le ipotesi in campo, ma tutte ti fanno capire che da sinistra come da destra si avverta un “problema Berlusconi”: stamattina leggo che Letta, Alfano e Verdini sarebbero per un passo indietro di Silvio. Evidentemente, per qualche ragione, è considerato un intralcio. Non chiedermi perché: forse ci sono interessi personali in ballo (non sarebbe una grande sorpresa), oppure lo vedono prostrato e non in grado di proseguire. Psicologicamente, mi è sempre sembrato che si tratti di una creatura che si alimenta di consenso: il fatto di non averne come un tempo e di essere considerato a livello internazionale non molto credibile potrebbe averlo indebolito. Che poi lui senta di poter proseguire, va bene: ma sono sempre meno -nel SUO schieramento politico- le persone che ci credono (l’opposizione fa l’opposizione e cosa vuoi che gli dica?…)…
devi prendere atto che oramai il tuo b. è considerato moneta falsa, è reietto in tutto il mondo politico e finanziario, è il problema Italiano, per alcuni mondiale, e solo per il fatto che siamo cristiani, europei e rispettosi della legge che non fa la fine del suo amico libico buonanima.
insomma angelo tutto il mondo, non solo il disco rotto di bersani, gli chiede di farsi da parte perchè non si fidano di lui personalmente persona (per dirla alla montalbanese). e lui che fà, e tu gli reggi bordone, come un bambino capriccioso si intestartisce, sbatte i pieni per terra, fa il muso e dice “vado avanti!” e allora io vi risposdo come un vecchio film (?) “vieni avanti cretino”.
quindi ti chiedo di risparmiarci la zolfa liberale, liberista e libertaria che proprio non centra niente! e cerca di ricordarti che qualche anno fa in una situazione simile ci fu chi ebbe il coraggio diintervenire e risolvere una crisi finanziaria molto più grave di questa.
@Angelo:
segnalo: http://www.corriere.it/politica/11_novembre_05/berlusconi-ft-pressing-dimissioni_0e322da6-0784-11e1-8b90-2b9023f4624f.shtml
Comprendo la vostra avversione per SB, la conosco da tempo. Il punto è un altro. Attaccarlo ora, Berlusconi, non ha senso. Oggi il premier è costretto a fare quello che ha sempre promesso perchè a costringerlo è l’Europa. La Ue è come un Berlusconi più grande che obbliga quello più piccolo ad essere se stesso. Al posto del prmemier non potrà andarci Bersani o Vendola perchè quella politica ( quella del Berlusconi di Bruxelles) non appartiene nè al primo nè al secondo.
@Angelo:
Angelo, il problema non è la “nostra avversione”, che come sai non conta nulla, come non conta niente quella dell’opposizione, che si limita a fare quello che deve fare (anche perché spesso accusata dalla sinistra più estrema o da Di Pietro di essere pronta a convergere e a “inciuciare” sottobanco con il PDL).
Il problema è che in 17 anni e in 4 governi di centrodestra non si è fatto assolutamente nulla di nemmeno vagamente simile a quanto chiede la BCE. Dal punto di vista economico, inoltre, non si è fatto niente altro che decrescere come Paese ed incrementare il debito, e adesso la stiamo pagando carissima e con gli interessi noi tutti.
Ora, capisco che tu voglia continuare a credere in questo fallimento, ma permetti anche a noi di credere all’asino che vola! 🙂
Ma quale “rivoluzione liberasle”?
Auspico a breve, a brevissimo tempo che si concluda questa triste esperienza del “ventennio” berlusconiano.
Un ventennio che sarà prestissimo dimenticato come sarà dimenticato Lui, le sue sciocche barzellette e i festini a base di sciampagna e “donnine” a ventimila euro la serra.
Tuttavia non mi auguro che faccia la fine di Gheddafi, voglio riconoscergli le pochissime cose fatte in tutti i suoi mandati governativi.
Il non emanare leggi anticristiane e antiumane come quelle dei matrimoni ed adozioni gay;
il suo giudizio che in Italia i giornali, le televisioni , le Università, la scuola pubblica, lo spettacolo e la cultura in genere è in gran parte infeudata alla sinistra per il famoso processo di egemonia gramsciana in gran parte portato a termine con il PCI.
Ma…….. cosa ha fatto, in particolar modo, per bloccare questo fenomeno dell’inculturazione della fede SINISTROSSA nella società?
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Niente!
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Lui con le sue televisioni commerciali ha contribuito alla dissoluzione di ogni Valore Morale e Civile.
A partire da spettacoli come “Non è la Rai”( dove centinaia di aspiranti veline schu,,letta..vano per mostrare la loro parte migliore per far carriera) ad uno spettacolo come “Colpo Grosso” che è inutile commentare, fino ad arrivare ad un programma come il Grande Fratello,.
Ho visto in tutti questi anni solo un paio di puntate di questo programma e mi sono bastate per valutare quanto sia assolutamente aberrante ed immorale in senso lato.
Lui voleva e vorrebbe attaccare una visione culturale, nelle televisioni di stato di sinistra; ma con le sue televisioni piene zeppe di “comunisti” milionari, vedi Castanzo, Ricci, Iachetti , gran parte dei comici delle Iene ecc ecc…, non ha fatto altro che attualizzare una visione di sinistra della società, prolungando quanto negli anni settanta la SINISTRA con la “rivoluzione sessuale” avevano fatto per distruggere gli ultimi baluardi di”etica” e di “moralità” di una Nazione che era, ancora, legata ai valori della TRADIZIONE Cristiana e Cattolica.
Dopo venti anni di Berlusconismo ci ritroviamo in condizioni peggiori, il sottoscritto, e rivendico questa posizione con orgoglio, ha attaccato questa nuova visione di vita che si andava palesando sin dai suoi “germogli”.
Non poteva essere che così, alla faccia di chi pensava di “CAVALCARE LA TIGRE” SENZA POSSEDERE NEANCHE IL DORSO PER CAVALCARE UN ASINO.
Ma di quale Rivoluzione Liberale vai parlando caro dott. Cennamo?
Bisogna ritornare ai Valori dell’ETICA di Stato, dove ci sia chi riesca a far rivivere la MERITOCRAZIA; dove uno Stato serio sappia premiare i suoi “figli” migliori e punire severamente chi questo STATO lo sbeffeggia con assenteismo, pressapochismo, corruzione.
Speriamo che TREMONTI prenda presto le redini di questa “Nostra” amata Patria e con il motto che lui da sempre continua a coniugare-DIO- PATRIA- FAMIGLIA(quella “santa”) ridia dignità ai popoli che vivono sulla nostra Penisola e certamente saprà essere parte integrante di un “SOGNO” : Europa Nazione; l’Europa dei popoli e non delle “banche” e dei “ mercati”.
Berlusconi aaaDDIooooo, nessuno sentirà la tua mancanza.
In bocca al lupo
@lupo solitario:
Lupo, ti parzialmente sei risposto da solo: la cultura della sinistra che attacchi per ragioni ideologiche adesso non è più la sola cultura in circolazione. Molta parte della società si è “berlusconizzata”, il che significa che Gramsci, se pure qualcuno (anche di sinistra) se lo ricordasse, è andato in cantina da tempo, messo fuori gioco dal Grande Fratello, da Amici, dall’Isola dei Famosi e altre meraviglie (che non mi sembrano programmi di sinistra e nemmeno di destra: mi sembrano il nulla, un nulla che però piace a tanti).
Comunque, non credo che programmi di ispirazione fascista (Dio-Patria-Famiglia) avrebbero avuto più successo dei programmi realizzati dai conduttori che elenchi. Mediaset fa i soldi con la pubblicità ed il numero di ascoltatori incide sui guadagni: evidentemente programmi come Drive-In (fammi sapere se è di sinistra anche questo) vanno meglio di “A Sua Immagine”.
Non è vero che Berlusconi, nei suoi 9 anni di governo, non ha fatto niente di quanto oggi chiede l’Europa. La legge Biagi che ha introdotto maggiore flessibilità nel mercato del lavoro, e la battaglia sull’art. 18, le dobbiamo ai suoi governi. La riforma della scuola e dell’università ha ridimensionato lo strapotere di certe oligarchie e di certe baronie che avevano messo le radici in quegli ambienti. La riforma delle pensioni agganciata all’aspettativa di vita è una riforma liberale. La riforma del titolo V della costituzione, che aveva quasi dimezzato il numero dei parlamentari ed accresciuto i poteri del premier, oggi sarebbe stata di gran moda, ma fu boccita dalla sinistra col referendum. Il decreto Ronchi aveva liberalizzato i servizi municipali, così come chiede oggi l’Europa. Ma anche questa è stata bocciata col referendum. La legge sull’affido condiviso dei figli separati è anch’essa una riforma “liberale”. La cancellazione dell’Ici e delle tasse di successione e di donazione idem. Non credo proprio che con Vendola e Bersani al governo vedremmo più libertà.
@Angelo:
ti ho risposto numerose volte su questi temi, ma siamo su posizioni differenti. Rielenco, per un fatto di pura memoria:
1. la flessibilità nel lavoro in Italia NON è stata introdotta dalla Biagi, ma dalla Treu (che viene prima);
2. la riforma dell’università è una cosa populistica che può raggiungere come unico obiettivo quello di farsi scambi di favori tra baroni di università differenti, siano essi baroni di destra o di sinistra;
3. la riforma dell’Istruzione De Mauro-Berlinguer è stata inutilmente cassata dalla riforma Moratti, poi modificata da Fioroni, poi nuovamente dalla Gelmini: andrebbe chiamata la “riforma di Penelope” perché ogni governo che passa viene rifatta, come la tela di Penelope;
4. è stato il centrosinistra a cominciare la modifica del Titolo V, tra le ire della Lega…
5. devi accettare il responso delle urne: se alla gente una cosa non piace, non si fa. Se la gente non si fida della liberalizzazione dell’acqua e delle centrali atomiche, pazienza, è il giudizio delle urne e va rispettato molto più della “modernità” insita in queste soluzioni (oppure quando le urne dicono che Forza Italia ha tanti elettori vanno bene e quando votano contro le centrali atomiche non vanno bene?);
6. la questione ICI era già stata cominciata (e largamente) dal centrosinistra;
Ti passo solo (e col beneficio) l’affido dei figli e le tasse di successione. Tutto il resto è il tentativo continuo (e per fortuna agli atti e quindi alla storia) di modificare le leggi dello Stato per non far avere (o per far diminuire) i guai giudiziari del presidente del consiglio, a volte assolto perché il reato non esiste più.
Ecco come si è perso il tempo prezioso che adesso stiamo pagando noi tutti.
Ribadisco che il centrosinistra ha contenuto la spesa e fatto crescere il paese (mai avuto la crescita zero sotto Prodi): ci ha anche fatto entrare nell’Euro (e in Europa con Prodi non abbiamo fatto le figuracce che ci ha fatto fare Berlusconi, che non è ritenuto credibile a nessun livello). Inoltre, il centrosinistra ha liberalizzato tanto quanto o anche di più del centrodestra. Non mi risulta, tanto per fare un esempio, che la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica sia stata fatta dal centrodestra.
Io ho due rimproveri da fare al centrosinistra (uno anche un po’ a te, se mi posso permettere): 1. quello di non essere stato capace di restare al governo 5 anni, come invece sono riusciti a fare quelli del centrodestra, 2. quello di non essere riusciti a pubblicizzare qualsiasi cosa fatta come invece fatto dal centrodestra e dagli elettori del centrodestra. Avere un profilo così basso non aiuta, e la cosa me la dimostri stesso tu, che non sembri avere la minima conoscenza di quanto di liberale/moderno fatto dal centrosinistra. La cosa non va a tuo vantaggio perché da una parte appari come un fanatico del centrodestra intellettualmente disonesto che vuole mettere in cattiva luce il centrosinistra facendolo passare per vecchio e meno “moderno” del centrodestra, dall’altra, se quanto sopra non fosse vero (e io credo che non sia vero), come un ignorante (nel senso non offensivo del termine e sempre con il grande rispetto che nutro nei tuoi confronti).
Il pacchetto Treu è stato l’embrione della legge Biagi, ma sai bene che Treu a sinistra era considerato un nemico della patria. Esattamente come Ichino e Renzi oggi. La riforma del Titolo V attuata dalla sinistra è stata una catastrofe. Grazie a quella riforma le Regioni e lo Stato si palleggiano competenze e resposabilità poco chiare che stanno bloccando i Tar di mezza Italia. La riforma Gelmini ha tagliato centinaia di corsi di laurea creati solo per piazzare i baroni amici. L’Ici doveva essere una tassa straordinaria ma, grazie alla sinistra, divenne straordinaria anche perchè non comportò l’abolizione di altri balzelli che essa doveva sostituire ( tasse di registro e di successione, inasprite oltretutto col decreto Visco Bersani).
Con Prodi al governo non c’era la crisi. Ma grazie a Prodi abbiamo cambiato l’euro a 1.936 lire, strangolandoci da soli. Non solo, con Prodi presidente della Commissione europea abbiamo fatto entrare la Grecia in Europa con i bilanci truccati. Prodi ha fatto ben altri disatri ed anche in tempi di vacche grasse.
Le “Liberazioni” sono di SINISTRA.
Che li faccia Treu, Biagi o Berlusconi non cambia niente è solo una “sfaccettatura” della sinistra.
Il mondo liberale, come quello democratico e socialista sono di sinistra.
Questo lo hanno detto tanti studiosi seri, lo ha detto il prof. Emanuele Emanueli della “Sapienza” di Roma.
Infatti tutti questi termini si sono avuti dopo e con l’affermazione nelle culture del tempo dei “valori” sovversivi che la Rivoluzione Francese ha esportato “oltralpe” e sono come la “zizzania” che si diffonde nelle società Tradizionali.
La Stato ETICO, è la conquista di 5.000 anni di civiltà, non può essere messo in crisi da “mode” passeggere, che ci fanno ripiombare nella “inciviltà”, dove il più “forte” ha sempre ragione.
Ci deve essere una “entità”( la Politica) superiore che regoli ed indirizzi le “cose” della società.
Tu Blly the kid affermi che il MOTTO DIO, Patria e Famiglia sia un motto “fascista”? ben venga, quando il Fascismo si ispirò a questi principi fu “GRANDE”, dopo ci furono altre leggi e comportamenti sbagliati che lo portarono all’ ineluttabile fallimento ed alla sconfitta.
Comunque, l’amore, il vivere per Dio, per la Patria e per la Famiglia( quella sacrale) è l’essenza della NATURA e questa va rispettata in quanto (anche per chi non è credente) sono Valori eterni, ed è l’unico e certo riferimento della “PERFEZZIONE” a cui bisogna tendere.
Tuttavia tra le cose che ho dimenticato di citare egregio Cennamo, fatte da Berlusconi, è l’abolizione dell’ICI, la tassa sulla “successione” e lo spreco, anche se minimo, sui corsi universitari ad uso e consumo della politica e/o delle varie “ baronie. Per questo, ha fatto solo una cosa “ordinaria” che solo un una sciocco poteva trascurare.
Infatti l’ICI e le tasse sulle proprietà ( vedi la futura patrimoniale) furono immesse da governi social comunisti in quanto consideravano la proprietà un furto, anche quelle LEGITTIMAMENTE acquisite.
Uno stato ETICO e di DESTRA, oltre alla MERITOCRAZIA dove uno Stato serio sappia premiare i suoi “figli” migliori e punire severamente chi questo STATO lo sbeffeggia con assenteismo, pressapochismo, corruzione, evasione delle tasse sul reddito ; c’è la difesa della Proprietà legittimamente acquisita considerata SACRA ed inviolabile e questa va difesa, in ultima istanza, anche con il “fucile”.
In bocca al lupo
@Angelo:
dunque, la Treu tanto embrione non era, tant’è che proprio ieri sera la Bindi ne parlava da Porro e diceva che quella legge non si sarebbe fatta se non fossero stati garantiti degli ammortizzatori sociali adeguati, che è la stessa identica cosa che chiede oggi il centrosinistra quando la BCE dice (per modo di dire) di favorire il licenziamento. A me pare anche giusto: in un paese come l’Italia finire in mezzo alla strada è una tragedia.
Non sono d’accordo su come era visto Treu, mentre su Renzi confermo quanto detto in un post precedente: troppo immaturo e con tantissima roba non sua presa a piene mani dai “laboratori” del PD e fatta passare per sua e contro il PD. Pessima operazione. Che poi piaccia ad un elettorato di centrodestra, questo è il massimo, perché vuol dire che c’è un elettorato di centrodestra che voterebbe le idee del PD. La cosa mi ricorda di quando Berlusconi si presentò al primo congresso del PD e disse (devo dire molto simpaticamente) che era un partito che gli piaceva talmente tanto che lo avrebbe votato pure lui. 🙂
D’accordissimo sul Titolo V, specie perché quella modifica non andava fatta in una regolare seduta Parlamentare, ma in ben altro contesto e con tutt’altra maggioranza.
Sulla Gelmini sono notevolmente scettico, considerati anche i numerosi passi indietro fatti poi per le assunzioni di personale scolastico e la facilità di aggirare il sistema baronale.
Sull’ICI il centrosinistra aveva già fatto molto ai fini dall’abbattimento della tassa!
Con Prodi non c’era la crisi ma Prodi ha saputo tenere i conti in ordine, far crescere il paese e decrescere il debito: non sono meriti? Direi che le famose lenzuolate hanno notevolmente avvantaggiato l’attuale centrodestra, che si è trovato una situazione molto migliore del previsto, cosa certificata anche da Tremonti ad inizio legislatura. Questo è tratto da rendiconto di Tremonti:
“Il 2007 si è chiuso con i conti pubblici sensibilmente più favorevoli del previsto. E’ il risultato di una politica economica che ha perseguito l’ obbiettivo della crescita e del risanamento. Ai risultati ottenuti hanno concorso sia le entrate che le spese e, per le entrate, il grosso contributo è venuto dalla lotta all’ evasione fiscale, mentre l’espansione della spesa primaria è stata rallentata (http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0005730.pdf)”
Angelo, l’Euro non poteva essere cambiato ad una cifra diversa da quella! Si poteva fluttuare del 2% (se non erro) rispetto al valore corrente dell’ECU! Sarebbe stato bello cambiare la moneta con un valore “a schiovere” a nostro favore, ma non era così…
Io tutti ‘sti disastri di Prodi non li vedo: vedo sicuramente quello che ti dicevo e che il centrodestra ancora oggi sottolinea di continuo, cioè l’incapacità di pubblicizzare quanto realizzato e di tenere assieme la coalizione, cosa nella quale si è trovato anche Berlusconi ed è per questo che siamo messi così (al di là di quella che è la sua credibilità internazionale).
@Lupo:
non dicevo “fascista” in senso spregiativo, vorrei specificarlo.
Sulla meritocrazia, al di là di quello che fanno/pensano i partiti, penso ci sia una larghissima convergenza nella popolazione stessa. Penso che il concetto di merito sia un valore condiviso da tutti, insomma. Che poi -a sinistra, al centro e a destra- ci siano dei furbi che la fanno franca, che esista il sistema tutto italico della raccomandazione, ecc.ecc., è qualcosa che esula dai convincimenti politici delle persone.
Caro Lupo Solitario, lascia perdere lo Stato Etico, quello lo abbiamo avuto nel ventennio. Ci è bastato ed avanzato.
Tutto può essere rivisto e corretto: non si deve gettare il “bambino” con l’acqua sporca.
Se si è solo un antifascista di maniera, la tua affermazione non ha valore.
in bocca al lupo
@Lupo:
ma la Magna Charta non viene prima dei giacobini?