Salerno: Celano sul rinvio a Giudizio del sindaco De Luca
Si premette che non si intende derogare in alcun modo all’atteggiamento garantista che da sempre ci contraddistingue e che ci impone di ritenere che De Luca debba “guidare” la città fino a condanna definitva, in assenza di altre determinazioni del popolo sovrano. Non intendiamo, altresì, “conformarci” al giustizialismo ed al “finto moralismo” di maniera di chi, come il segretario provinciale del Pd, non perde occasione per professare lezioni di “valori” senza guardare in casa propria, ma neppure ci va di essere trattati alla stregua di “Alice nel paese delle Meraviglie”.In relazione a quanto evidenziato dalla Difesa del Sindaco De Luca circa la sua volontà di sottoporsi immediatamente al giudizio del Tribunale formulando, a seguito di fissazione dell’Udienza Preliminare, rinuncia all’Udienza Camerale con consequenziale emissione di Decreto di Giudizio Immediato (ai sensi del comma 6° dell’art.419 C.P.P.), ci si permette di osservare come sia quantomeno strano, anche in relazione alle differenti precedenti strategie processuali sviluppate dalla medesima Difesa del Sindaco in altri procedimenti penali (quelli, ad esempio, che hanno portato ad un rinvio a giudizio e ad una condanna in primo grado poi prescritta), come il Primo Cittadino abbia rinunciato, questa volta, pur professandosi a viva voce innocente, al vaglio del Gup nell’Udienza Preliminare. Il rinvio a Giudizio dell’imputato, che avrebbe certamente creato nella circostanza notevole clamore mediatico e probabili conseguenze negative per l’imputato in caso di imminenti elezioni nazionali, non rappresenta, infatti, l’unico sbocco dell’Udienza Preliminare che potrebbe concludersi, ai sensi dell’art.425 C.P.P., con Sentenza di non luogo a procedere “se il fatto non è previsto dalla legge come reato, ovvero quando lo stesso non sussiste o non sia stato commesso dall’imputato” in presenza di elementi risultati insufficienti o comunque non idonei a sostenere l’accusa a Dibattimento. Potrebbe sorgere più di qualche dubbio, dunque, che il fascicolo delle indagini preliminari istruito dalla Procura di Salerno contenga, allo stato, elementi di segno nettamente contrario rispetto alla professione di innocenza urlata ai quattro venti dal Primo Cittadino, anche a voce dei suoi legali, che potrebbero aver indotto la difesa ad evitare gli effetti mediatici e le conseguenze politiche di un rinvio a giudizio. In ogni caso, noi, fiduciosi nel giudizio della magistratura e speranzosi nell’innocenza del Sindaco, come per ogni altro cittadino, attendiamo che il processo si concluda per poter esprimere qualsivoglia valutazione politica o amministrativa.
Roberto Celano – Consigliere Comunale Pdl