Mercato San Severino: Romano per marchio pomodoro Stg
“La decisione dell’Unione Europea di escludere il pomodoro S.Marzano dal marchio di qualità “Stg” – “Specialità tradizionale garantita” – della pizza napoletana, è sinceramente incomprensibile. Si priva, in questo modo, la pizza di un elemento tipico e tradizionale. Non c’è in ballo solo la tradizione, ma anche la tutela della salute ed il fattore economico”. A dichiararlo è Giovanni Romano, Sindaco di Mercato S.Severino ed Assessore Regionale all’Ambiente . “Alcuni studi epidemiologici – prosegue Romano – hanno dimostrato che il consumo del pomodoro S.Marzano, è associato ad una minore incidenza di diversi tipi di cancro, in particolare del tumore ai polmoni, allo stomaco, alla bocca, alla faringe, ed alla prostata. Si ritiene che, la maggior parte di questi risultati benefici, sia determinata dall’attività del licopene, un elemento che dà la colorazione al frutto e che, con le sue straordinarie proprietà preventive, protegge le cellule ed i tessuti organici dall’azione nociva dei radicali liberi”. “Il che significa – spiega Romano – “che i processi di degenerazione e di invecchiamento cellulare, sono rallentati. Si ha un’efficace attività preventiva nei confronti delle malattie degenerative, in particolare delle patologie cardiovascolari e di alcuni tumori. Togliere dalla pizza il pomodoro S.Marzano comporta altre due conseguenze negative: privare il mercato di un fattore attrattivo per l’acquisto della stessa pizza e privare le aziende agricole di un’importante fetta di mercato”. Il disciplinare di produzione della Stg “pizza napoletana” fa solo un generico riferimento al pomodoro, dimenticando del tutto il pomodoro S. Marzano dell’Agro sarnese nocerino Dop. A lanciare l’allarme, è stato Edoardo Ruggiero, presidente del Consorzio di tutela del pomodoro S. Marzano dell’Agro sarnese nocerino Dop, che invita gli eurodeputati e i parlamentari salernitani ad impegnarsi affinché il “Re” S. Marzano venga inserito fra gli ingredienti della pizza napoletana Stg. “Nel disciplinare al vaglio della Comunità Europea – spiega Ruggiero – sono indicate la mozzarella di bufala campana Dop o la mozzarella Stg. Questa scelta intende legare la pizza napoletana al territorio di origine e alla tradizione partenopea. Non si capisce però perché questo valga per la mozzarella e non per il pomodoro S. Marzano dell’Agro sarnese nocerino dop”. Nel disciplinare, all’articolo 1, si legge: “l’attestazione di specificità “Pizza Napoletana” Stg, secondo la tradizione napoletana, è riservata al prodotto da forno proveniente da aziende dedicate alla produzione, definite Pizzerie, e destinato al consumatore finale, con le caratteristiche individuate nel presente disciplinare…Il prodotto si caratterizza per l’impiego di materie prime selezionate direttamente dal produttore e per le tecniche di lavorazione”. Su quest’ultimo punto si sofferma il presidente Ruggiero. “La pizza napoletana Stg è un prodotto da esportazione fortemente legato alla tradizione campana – sostiene – e lo è grazie ai suoi ingredienti tipici e, in particolare, alla mozzarella di bufala campana Dop e al pomodoro S. Marzano dell’Agro sarnese nocerino Dop. È necessario, quindi, che l’Unione Europea riveda il disciplinare di produzione della Stg e inserisca il S. Marzano Dop fra gli ingredienti della pizza napoletana, come avviene per la mozzarella campana Dop. C’è ancora tempo per un “aggiusto” dell’ultima ora”. L’iter per il riconoscimento definitivo dell’Stg alla pizza napoletana, infatti, dovrebbe concludersi entro l’anno. L’ultimo passaggio sarà l’approvazione in Consiglio dei Ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea. Il presidente Ruggiero chiede l’intervento delle autorità competenti e si rivolge, fra gli altri, al presidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro, all’eurodeputato Andrea Cozzolino, al vice presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli e ai parlamentari salernitani. “E’ necessario che tutti facciano la loro parte in questa battaglia per la tutela e la valorizzazione del pomodoro S. Marzano dell’Agro sarnese nocerino dop, simbolo delle nostre terre e tradizioni”, conclude Ruggiero.