Cava de’ Tirreni: Moro Lab con Enrico Rava e Francesco Diodati

Non sarà solo un inedito incontro di jazz,  ma anche un’esperienza sempre più stimolante, un evento dedicato alla grande musica, che potrebbe dare battesimo ad una nuova formazione per il celebre trombettista triestino Enrico Rava, considerato uno dei jazzisti italiani più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, ospite venerdì 18 novembre della rassegna Moro In Jazz del locale di Cava de’ Tirreni. Il palcoscenico del Moro unirà, infatti, per la prima volta nella cittadina metelliana Enrico Rava con il giovane chitarrista romano Francesco Diodati con il quale il trombettista potrebbe suonare stabilmente in futuro. Un vero e proprio concerto numero “zero” dalle sale “laboratorio” del  Moro del Borgo Scacciaventi,  che ormai si è  attestato  come un vero e proprio “club”, una “piccola casa della musica” dove entrano in contatto musicisti jazz di fama nazionale ed internazionale con giovani talenti. E quello di venerdì 18 novembre a partire dalle ore 22.30 sarà un originale incontro in jazz con il trombettista Enrico Rava ed uno dei pionieri del trombone Dino Piana, vera pietra miliare del panorama jazzistico nazionale, accompagnati in formazione dai  “giovani” di maggior talento Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, bambino prodigio del pianoforte sulle scene dall’età di 13 anni, Dario Deidda bassista della band di Pino Daniele, che nel 1999 ha collaborato col suo contrabbasso con i migliori musicisti jazz italiani e stranieri , Amedeo Ariano  considerato dal pubblico e dalla critica uno tra i migliori batteristi di jazz. Francesco Diodati è un chitarrista moderno, con una solida preparazione ritmica, che si ispira alla tradizione jazzistica ma guarda anche al rock e alle sperimentazioni più contemporanee per sviluppare un linguaggio personale, che combina l’approccio melodico spontaneo con l’uso sapiente dell’elettronica. Tutto ciò si manifesta particolarmente nella sua vena compositiva, in cui la passione per il jazz e la libertà  improvvisativa si fonde con un mix di generi e stili eterogenei che crea un universo musicale caratterizzato da eleganza, equilibrio e varietà di atmosfere. Una squadra di fuoriclasse pronta a regalare al pubblico del Moro del Borgo Scacciaventi con il “poeta della tromba”, flicornista e compositore Enrico Rava e il trombonista Dino Piana una serata d’improvvisazione in un concerto di “standards” e brani di nuova composizione.  E  un concerto–evento in esclusiva per l’Italia dedicato alle sonorità jazz e mediterranee , ricco di nuances del folklore turco e afroamericano,  è in  programma lunedì 21 novembre alle ore 22.30 al RistoPub Il Moro di Cava de’ Tirreni (Sa). Il pianista turco Fahir Atakoglu si esibirà con il batterista Horacio “El Negro” Hernandez e  Alain Caron al basso avvalendosi come guest della serata del sassofonista salernitano Daniele Scannapieco. Enrico Rava è il più internazionale dei jazzisti italiani, e New York ha sempre rivestito per lui un significato speciale. Rava arrivò a New York nel 1967 sulle tracce di Gato Barbieri e Steve Lacy, con cui aveva già suonato in Europa, e finì per rimanervi sei anni.  Sei anni durante i quali prese parte ai rivolgimenti musicali del periodo. Oggi riconosciuto come uno dei creatori della sensibilità improvvisativa europea e, più precisamente, «italiana», Rava ha forgiato la propria identità musicale a New York e il jazz americano è rimasto il suo primo amore nonché il suo termine di riferimento. Quando descrive lo spunto creativo alla base di «New York Days», album registrato a New York lo scorso anno, i nomi che Enrico cita sono quelli di Duke Ellington e Miles Davis; Duke per aver scritto musica «specificamente per singoli musicisti» e Miles «per non aver scritto molto!». Francesco Diodati. Nato a Roma nel 1983, si è avvicinato presto alla musica e ha iniziato lo studio della chitarra a 12 anni, scoprendo una naturale disposizione alla creatività e all’improvvisazione. La sua formazione jazzistica è cominciata attraverso l’incontro con Roberto Spadoni e successivamente la frequentazione dei seminari estivi di Siena Jazz. Grazie a una borsa di studio, ha seguito il corso di alto perfezionamento In.Ja.M. di Siena Jazz. Nel 2009 ha ricevuto una delle più alte borse di studio concesse a chitarristi per frequentare la prestigiosa The New School For Jazz and Contemporary Music di New York, dove ha incontrato musicisti come Reggie Workman, Ben Allison, Peter Berstein, Rachel Z. Nel 2010 è uscito il suo primo album, quale leader dei Neko, dal titolo Purple Bra, per Auand Records, una delle etichette italiane più importanti nell’ambito del jazz contemporaneo.