Alleanza per Salerno: spegniamo qualche luce e riaccendiamo la scuola
In merito all’articolo de Il Mattino del 17 novembre 2011 sul piano di razionalizzazione delle scuole salernitane, ci siamo adoperati da subito per promuovere una petizione e per sottoscrivere congiuntamente un documento di protesta che faccia comprendere la reale situazione attuale e le malaugurate conseguenze in caso di applicazione delle insane decisioni che pare si stiano per assumere in seno agli organi competenti. L’Associazione Alleanza per Salerno, intende contribuire alla legittima protesta già avanzata dagli alunni, dalle famiglie e dagli insegnanti e chiede agli organi competenti, in primis al Comune di Salerno nella persona del suo Assessore all’Istruzione Eva Avossa, di riconsiderare la scelta inopportuna, annunciata a mezzo dichiarazioni alla stampa, di abolire la scuola Media De Filipis di Via Renato de Martino, nel quartiere Carmine, considerata “ sede impropria “. Vorremmo ricordare all’Assessore che l’istituto di cui trattasi è una scuola storica del quartiere e che spesso nel corso degli anni è stato vanamente richiesto da vari portavoce, sia al Comune e sia allo stesso assessore Avossa, di adeguare lo standard qualitativo di questa scuola per rendere più dignitoso il lavoro degli insegnanti e l’ambiente in cui gli alunni vivono quotidianamente ormai da anni. L’insana scelta, se effettivamente assunta, è sembrata e sembra tuttora una questione che assume il carattere della superficialità politica che, molto spesso, non considera le reali esigenze dei cittadini, dei lavoratori e, in questo caso, nemmeno degli alunni e del loro sacrosanto diritto allo studio. E’ così semplice per le istituzioni risolvere il problema con la chiusura della scuola media De Filippis di Via R. De Martino, nella presunta ottemperanza agli accorpamenti previsti che nulla hanno a vedere con le obiettive e reali esigenze dei cittadini tutti. Infatti, la scelta inopinata, se effettivamente adottata, si allineerebbe perfettamente con le politiche effimere e di facciata che questa giunta comunale adotta attraverso il silenzio assenso per la chiusura di scuole e di fabbriche …(a tal proposito rivolgiamo il nostro pensiero anche agli operai del Pastificio Antonio Amato)…ma con l’apertura di luci e quant’altro distragga ingannevolmente la comunità salernitana ! Una scelta di siffatta misura determinerebbe un danno incalcolabile agli insegnati, al personale ATA, agli alunni ed alle loro famiglie, nonché al quartiere che, con l’eventuale soppressione della scuola, si vedrebbe completamente scoperto da ogni servizio scolastico, atteso che in quella zona non esiste altro istituto di qualsiasi ordine e grado. Il trasferimento paventato dal Comune di Salerno presso la scuola media Tasso, non appare congruo alle reali esigenze di tutti e, soprattutto, degli alunni e ciò per molteplici motivi. Una dislocazione diversa da quella paventata dal Comune di Salerno, per esempio, presso il Liceo Classico Tasso, consentirebbe di preservare l’identità della scuola ed ai residenti del quartiere Carmine, agli alunni, alle famiglie ed agli operatori tutti, di continuare ad usufruire di una realtà che da anni non solo è unica in un quartiere che è privo di altre strutture pubbliche, ma costituirebbe un punto di riferimento per la crescita sociale, educativa e formativa delle nuove generazioni. Rivolgiamo pertanto un appello di sensibilità in vista delle attuali problematiche occupazionali e di servizio ai cittadini salernitani, rivolto sia al dirigente scolastico provinciale Pagliara e sia agli assessori Carpentieri e Avossa, invitandoli ad accordare le energie istituzionali necessarie per attuare una soluzione più idonea al caso, cercando ospitalità per la “De Filippis” presso una struttura idonea , ovvero in mancanza presso altri Istituti, ma pur mantenendo la propria autonomia e pur preservando la propria storia educativa che la scuola ha fatto sua, con qualità e popolarità, nel corso degli anni.