Cava de’ Tirreni: il vicesindaco Napoli in Prefettura
L’Amministrazione comunale dice no alla paventata possibilità di far brillare nella discarica in località Cannetiello tra le frazioni di Croce, San Pietro e Annunziata, l’ordigno bellico ritrovato nei giorni scorsi al Valico di Chiunzi. Questa mattina in Prefettura il sindaco ff. Luigi Napoli, a nome di tutta l’Amministrazione e con il sostegno del consigliere provinciale espressione dei territori interessati, Alessandro Schillaci, ha esplicitato i motivi ragioni di tale posizione e le preoccupazioni della comunità che rappresenta e la sua decisa presa di Il sito che avrebbe dovuto accogliere le operazioni di distruzione della bomba non può subire altre ferite. Troppi i segni lasciati dalla precedente destinazione dell’area, individuata per quasi mezzo secolo quale discarica cittadina e attualmente ancora sottoposta a sequestro dagli organi di Polizia. Già qualche anno fa, all’epoca del periodo del commissario Reppucci, fu oggetto di un braccio di ferro tra un comitato civico del posto e la struttura commissariale del Comune che aveva individuato l’area quale sito di stoccaggio dei rifiuti. Grazie all’impegno dell’allora consigliere provinciale e attuale consigliere comunale di maggioranza, Gianpio De Rosa, e al pronunciamento del TAR si scongiurò tale eventualità. Oggi quelle preoccupazioni, riprese da Luigi Napoli hanno avuto nuovamente ragione. Il tavolo prefettizio diretto dal dirigente dott. Roberto Amandea, e al quale hanno partecipato anche il comandante della Tenenza dei Carabinieri, Vincenzo Tatarelle e gli uomini del CFS di Cava, ha accolto le riserve mosse dall’Amministrazione cavese e ha deciso di non procedere con la distruzione dell’ordigno bellico a Croce. “Abbiamo presentato a sostegno delle nostre tesi- ha dichiarato con soddisfazione il sindaco ff. Luigi Napoli- un vero e proprio dossier grazie al lavoro dei nostri uffici comunali, del geologo dott.ssa Silvana Di Giuseppe, che ringrazio nell’occasione per la professionalità dimostrata, dei tecnici dell’Ausino. L’istruttoria tecnica ha ribadito l’assoluta inidoneità dell’area di Cannetiello a ospitare le operazioni di distruzione della bomba, e per i seguenti motivi: è un’area privata sottoposta a procedimenti amministrativi sanzionatori; è molto vicina a insediamenti abitativi; ha delicati equilibri idrogeologici ed è satura di percolato che rischia di inquinare le falde acquifere sottostanti; nel corpo della discarica sono presenti camini di areazione del biogas oltre a micidiali altri gas; insiste sulla stessa area una delle condotte principali dell’Ausino. La decisione finale della Prefettura ci ha dato, dunque, ragione. Abbiamo evitare un ulteriore pericolo per le popolazioni della zona, già eccessivamente penalizzate nel tempo, e abbiamo dimostrato di lavorare sempre a difesa della nostra città e dei suoi abitanti”.