Salerno: Guido Trombetti “Quando meno te lo aspetti”
Il prossimo martedì 29 novembre, alle ore 18, presso la sala del Punto Einaudi di Salerno, sarà presentato il libro, scritto da Guido Trombetti, “Quando meno te lo aspetti”, edito da L’Ancora del Mediterraneo, lo scorso anno. Interverranno, unitamente all’autore, ospiti della sezione salernitana della Società Filosofica Italiana, presieduta da Carmine Mottola, i docenti Sebastiano Martelli, Giuseppe Cacciatore e Giuseppe Cantillo, moderati da Luca Cerchiai. Il romanzo segna l’esordio narrativo del matematico ed ex rettore Guido Trombetti. Otto capitoli concatenati da un filo sottile che si precisa solo alla fine, in quell’incontro tra i protagonisti, ormai adulti, intorno ad un evento doloroso, che è per loro occasione di bilanci. Destini incrociati che vanno e vengono tra continui flash back, nell’arco di un trentennio, sullo sfondo del centro storico di una Napoli brulicante di vite e di storie. Con questo volume, Guido Trombetti , attualmente Assessore regionale con delega all’Università, Ricerca scientifica, statistica, sistemi informativi ed informatica, ha ricevuto una segnalazione speciale della giuria della XXV edizione del Premio Letterario “Procida Isola di Arturo – Elsa Morante”. “Quando mento te lo aspetti” è un titolo che contiene una doppia chiave di lettura, che porta ad un certo punto e quasi inconsapevolmente, a tracciare il bilancio di un vissuto proprio e altrui, unitamente all’autore che, matematico di prestigio, irrompe sulla scena narrativa nella veste di accattivante affabulatore. Gli episodi, costruiti con diversi flaschback che intrecciano storie e vite in una Napoli fra gli anni cinquanta e sessanta, pongono al centro della narrazione quattro compagni di scuola con un contorno di suore compassioniste, una maestria sul modello di quella “dalla penna rossa”, genitori in ansia per un avvenire che non è garantito a nessuno, un io narrante che, di volta in volta, si sposta da un episodio ad un altro. I primi anni di scuola sono quelli di una piccola comunità dove, come in una favola, una bambina di otto anni, sa scegliere il colore del giorno (“Ogni giorno un colore per inventarsi ogni giorno la vita”). Ma la realtà incalza e non a tutti è dato di potersi scegliere il colore preferito. Così, ognuno dei quattro compagni prende una strada diversa. Quando si ritrovano, trent’anni dopo, debbono prendere atto che, molto probabilmente, “ognuno è quello che è per caso”, che la vita “è ciò che ci accade mentre ci occupiamo d’altro, mentre aspettiamo altro”. Davvero il caso decide per tutti? Ad Ungaretti la responsabilità di descrivere una certa condizione esistenziale e nella sua “Soldati”. Una narrativa particolare, quella del matematico-narratore Guido Trombetti, non priva di piacevole e sorvegliata ironia: frasi spesso impressioniste, dialoghi frammisti a monologhi nella convinzione di cui l’autore e noi stessi con lui, non fa mistero che “Chi padroneggia il linguaggio vince sempre”