Eboli: all’Ospedale test sperimentale a livello internazionale su nuovo farmaco

L’Azienda Sanitaria Locale, dopo la firma delle convenzioni, approvate dal Comitato di Etica nel periodo luglio 2010 – giugno 2011, di tredici studi clinici interventistici ed osservazionali, comunica i contenuti e gli obiettivi delle sperimentazioni che inizieranno presso i centri aziendali autorizzati. Il settimo studio – che coinvolge sette nazioni – l’Italia parteciperà con cinque centri e tra questi l’Unità Operativa di Endoscopia e Fisiopatologia respiratoria dell’Ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli diretta dal dott. Damiano Capaccio – riguarda un nuovo farmaco che interesserà pazienti affetti da broncopneumopatia cronica-ostruttiva (BPCO). Si tratta di una  malattia  per la quale le persone hanno la sensazione di non riuscire a respirare, hanno un senso di costrizione al torace, hanno la tosse e si svegliano di notte per i sintomi della loro patologia e disturbi correlati. Parteciperanno allo studio solo pazienti che presentano anche un aumento della rigidità arteriosa, ovvero un indurimento delle arterie. Le arterie si irrigidiscono in conseguenza dell’invecchiamento e di alcune forme di patologie cardiache. L’aumento della rigidità arteriosa è correlato ad un aumento del rischio di problemi cardiaci, e i pazienti con BPCO sono maggiormente a rischio di problemi cardiaci rispetto alle persone sane.  L’aumento della rigidità arteriosa nei pazienti può consentire di prevedere problemi cardiaci futuri. Lo studio durerà dodici settimane. In questo periodo, il paziente dovrà recarsi al centro clinico secondo il programma, sottoporsi a valutazioni e informare il medico dello studio di eventuali variazioni del suo stato di salute. Sarà sottoposto ad almeno cinque visite e riceverà una telefonata di follow-up dal centro clinico entro una settimana dalla fine del trattamento con il farmaco.  Le informazioni che si ricaveranno da questo studio aiuteranno i medici a comprendere meglio la BPCO, la rigidità arteriosa nei pazienti con BPCO e il trattamento della BPCO, oppure aiuteranno ad individuare chi ha maggiori probabilità di beneficiare del trattamento con il nuovo farmaco o di presentare effetti collaterali. Lo scopo principale è quello di confrontare gli effetti sulla rigidità arteriosa in pazienti con BPCO di una combinazione di due farmaci sperimentali, fluticasone furoato (FF, un corticosteroide inalatorio) e vilanterolo trifenatato (VI, un broncodilatatore inalatorio) rispetto a Tiotropio (un broncodilatatore inalatorio) che è un farmaco già approvato per l’utilizzo nella BPCO. FF/VI polvere per inalazione è un medicinale sperimentale studiato nelle persone con BPCO, con asma e con BPCO associata ad aumentata rigidità arteriosa. Un medicinale sperimentale è un farmaco che viene testato e non è stato ancora approvato per la vendita da autorità regolatorie come ad esempio la U.S. Food and Drug Administration (FDA) e l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). I medicinali usati più comunemente per il trattamento della BPCO sono farmaci chiamati corticosteroidi per inalazione, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione nei polmoni, e farmaci chiamati broncodilatatori che aiutano ad aprire e rilassare i muscoli delle vie aeree.