Alleanza per Salerno risponde a Paky Memoli

Le dichiarazioni che, con grande sollecitudine, il consigliere Memoli continua a rendere alla stampa, si possono comprendere solo alla luce della sua inesperienza politica, ma certo appaiono vuote di sostanza e inutilmente giustificative di un atteggiamento che farebbe bene a definire, con minori infingimenti, per quello che è: un  radicale cambio di giudizio sull’amministrazione comunale di sinistra che regge il destino della nostra città. Il bilancio, rappresenta infatti, come tutti sanno, l’elemento centrale della politica amministrativa di un Comune e, se lo si approva, significa che non ha più nessun senso stare all’opposizione, costruttiva o meno che sia. Come non ha più senso stare in consiglio comunale, visto che il mandato degli elettori era per una scelta totalmente divergente dai contenuti portati avanti dalla sinistra di Vincenzo De Luca. Ricordo alla Memoli di essersi candidata in  una lista il cui simbolo reca chiaro al suo interno il nome del Pdl e che ha sempre espresso inequivocabili contenuti contrari alle scelte amministrative dell’attuale sindaco di Salerno. E dunque non è facendosi scudo di una generica battaglia per la tutela dei ceti più deboli che il consigliere Memoli può giustificare quello che lei stessa definisce imbarazzo. Non mi risulta che Alleanza per Salerno o il Pdl sostengano infatti una politica che vada a danno delle fasce più povere nella città di Salerno. Caso mai è De Luca che privilegia lo spreco e l’effimero piuttosto che la sostanza e il sostegno all’economia reale della nostra città. Ho sentito la Memoli fare strani discorsi sui parcheggi, le risorse da utilizzare a fini sociali e altre approssimazioni varie. Vorrei, tanto per dirne una, ricordarle che i parcheggi sono gestiti da una società che è a capitale comunale, ma ha un bilancio proprio e un profilo autonomo. Dunque il carico oneroso che i cittadini versano per posteggiare l’auto, va e non potrebbe andare altrove, nel bilancio di Salerno Mobilità e non può essere utilizzato per altre cose di “alto contenuto sociale”. Oltre a idee assolutamente vaghe e generiche, non troviamo traccia di altro nelle dichiarazioni della dottoressa Memoli. E’ dunque chiaro che si tratta di un maldestro tentativo per giustificare un sostanziale cambio di “orizzonti” politici. La qual cosa non ci scandalizza certo: ognuno nella vita può cambiare opinione quando vuole. In quanto all’associazione Alleanza per Salerno, che lei fa finta di non conoscere e la cui costituzione sarebbe avvenuta, a suo avviso, dopo le elezioni comunali,  fa fede l’atto di costituzione avvenuta il 14-2-2011 e la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate il 2-3-2011 con numero 2277. Inoltre, la Memoli, avendo espresso posizioni personali contrastanti con la linea politica di tale associazione e con il programma politico della lista Alleanza per Salerno, è diffidata dal continuare ad usare il simbolo della lista stessa. Per il resto, le auguriamo, per il prossimo 2012, le migliori fortune con altre formazioni politiche.

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