Mercato San Severino: approvato Puc

Il Puc, il nuovo Piano Urbanistico Comunale di Mercato S. Severino e’ stato definitivamente approvato. L’iter e’ stato completato con la firma del decreto  del Presidente della Provincia Cirielli, sottoscritto anche dall’Assessore ai lavori Pubblici Marcello Feola. Tutto cio’, dopo che  il Consiglio Comunale ha ratificato l’esito della Conferenza dei Servizi tra la Provincia di Salerno e il Comune nella seduta del Consiglio Comunale del 6 dicembre 2011, quando è stato sviluppato l’ultimo atto, propedeutico al  decreto del Presidente della Provincia, che stabilisce l’entrata in vigore del Piano.  Per la Giunta Comunale ed il sindaco Giovanni Romano, si tratta di una svolta storica. “Per la prima volta” – afferma il Sindaco Giovanni Romano – “Mercato S. Severino progetta in modo concreto lo “sviluppo sostenibile” della Città: meno cemento e più verde, stop al “consumo del suolo”, incremento della mobilità, qualificazione energetico–ambientale della nuova edificazione, recupero e riqualificazione del tessuto insediativo preesistente e incentivo all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. “Il PUC è il risultato di tre anni di duro e costante lavoro, – aggiunge Romano – di un processo di partecipazione e di condivisione con la Comunità che ha assicurato trasparenza, rispetto delle leggi ed efficacia dell’azione amministrativa. Ringrazio il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli e l’Assessore Provinciale all’Urbanistica, Marcello Feola che, unitamente al Dirigente all’Urbanistica, l’arch. Catello Bonadia e all’arch. Nicola Vitolo, hanno dato priorità al nostro Piano, riconoscendone da subito l’alto valore aggiunto. Sono grato anche ai gruppi consiliari delle due liste civiche, che sostengono in Consiglio Comunale l’operato dell’Amministrazione, per il fondamentale supporto offerto”. Il nuovo Puc prevede, nero su bianco, che Mercato S. Severino futura sia “una città sostenibile”, capace di “impostare il suo sviluppo su una valorizzazione delle risorse che connotano la sua identità”.  La Citta’ continuerà a svilupparsi rispettando la storia, le vocazioni e l’identità delle contrade, evitando l’accentramento urbanistico, ma consolidando il modello “policentrico” che caratterizza Mercato S.Severino come “Città di Casali”.“Grazie al PUC, ed agli strumenti ad esso collegati” – aggiunge Eduardo Caliano, Assessore alla Riqualificazione dei centri abitati e del territorio – “la Città di Mercato S. Severino sarà sempre più a misura d’uomo. Affronterà, in modo più efficace ed adeguato, le sfide dei prossimi dieci anni per coniugare le esigenze di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita alla necessità di procedere in modo sostenibile e controllato. Il PUC è stato concepito per assicurare alle future generazioni le adeguate risorse naturali e territoriali limitando programmaticamente il consumo di suolo e conservando le zone ambientali e paesaggistiche di pregio soprattutto collinari e montane”. “Il Piano Urbanistico Comunale” – aggiunge Caliano – “unitamente al Regolamento Edilizio Urbanistico Comunale (RUEC), sarà il principale strumento di riferimento per lo sviluppo dei prossimi decenni di Mercato S. Severino che, con questo  traguardo, entra nello stretto numero di comuni della Regione Campania che hanno progettato il loro sviluppo urbanistico per il tramite del PUC, strumento previsto dalla legge regionale n. 16/2004. “Il PUC” – aggiunge il Presidente della Commissione Urbanistica Gerardo d’Aponte” è accompagnato da un Regolamento Edilizio tra i più avanzati in fatto di sostenibilità ambientale sia per quanto di nuovo dovrà essere realizzato sia per gli adeguamenti del patrimonio edilizio esistente. “Assicurerà” – aggiunge – “investimenti accompagnati dalla realizzazione di opere pubbliche strategiche il cui costo sarà a carico degli investitori senza aggravi per le casse comunali. In tal senso si tratta  della risposta giusta sia alla crisi economico-finanziaria che interessa il sistema delle Autonomie Locali, sia alla riorganizzazione federalista in atto. Il PUC genererà ricchezza non solo attraverso le attività edilizie da sviluppare, ma anche attraverso le nuove professionalità di cui si avrà bisogno per attuare il nuovo modello di edilizia sostenibile. “Ai sensi della normativa” – aggiunge il consigliere comunale di maggioranza e capogruppo della lista Uniti per S. Severino Luigi Giordano –“ la nuova strumentazione, per il governo delle trasformazioni del territorio comunale, è costituita dal Piano Urbanistico Comunale (PUC), cioe’ lo strumento di pianificazione urbanistica generale che delinea  le scelte strategiche ed i contenuti strutturali relativi alla tutela e alla valorizzazione ambientale, al riassetto e allo sviluppo del territorio comunale, in coerenza con gli esiti della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). In secondo luogo ci sono gli Atti di Programmazione degli Interventi (API) che, in conformità alle previsioni del PUC e senza modificarne i contenuti, disciplinano gli interventi di tutela, valorizzazione, riqualificazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco di tre anni. Quindi,  il Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale (RUEC) che individua le modalità esecutive e le tipologie delle trasformazioni, nonché l’attività concreta di costruzione, modificazione e conservazione delle strutture edilizie”. “La legge regionale” – prosegue – “attribuisce ai Comuni la responsabilità di attivare il processo di pianificazione urbanistica comunale al fine di promuovere, in coerenza con le disposizioni degli strumenti sovraordinati del Piano Territoriale Regionale (PTR) e del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), la tutela delle risorse ambientali, lo sviluppo economico, sociale e culturale, il miglioramento complessivo della vita delle comunità insediate. Nello specifico, i contenuti fondamentali del PUC sono: l’individuazione e la valutazione della consistenza, delle caratteristiche e della vulnerabilità delle risorse naturali e antropiche;  l’individuazione delle aree che non saranno soggette a trasformazione; la definizione delle condizioni di sostenibilità degli interventi di trasformazione; la determinazione dei fabbisogni insediativi e le priorità relative alle opere di urbanizzazione; la suddivisione del territorio comunale in ambiti unitari e, l’indicazione, per ciascun tipo di ambito, delle trasformazioni fisiche e funzionali ammissibili; la disciplina del sistema della mobilità; la definizione delle trasformazioni che possono essere attuate attraverso interventi diretti, in conformità con la disciplina generale del RUEC, e di quelli sottoposti ad API e ai Piani Urbanistici Attuativi (PUA). Le norme del PUC hanno efficacia a tempo indeterminato e fissano le disposizioni, di lungo termine, della disciplina urbanistica ed edilizia sul territorio comunale. Attraverso il PUC si definiscono le direttive e le prescrizioni per la disciplina operativa (API) e per le aree soggette ad interventi diretti, pubblici e privati. Le trasformazioni del territorio sono individuate attraverso ambiti funzionali, che costituiscono uno dei punti più importanti del Piano. Si tratta di aree, delimitate da apposito perimetro, ognuno con la propria vocazione urbanistica. Quindi, la delimitazione degli ambiti è funzionale all’assegnazione delle specifiche indicazioni, direttive e prescrizioni del PUC mentre l’esatta delimitazione compete agli API con l’attribuzione dei diritti edificatori. Attraverso le disposizioni del PUC si concretizzano le direttive, per i diversi ambiti, sia di quelli soggetti a trasformazione sia di quelli soggetti a conservazione. In altri termini, individuano per i diversi ambiti: capacità edificatoria; tipo di funzioni ammissibili; entità delle dotazioni territoriali ed ecologico-ambientali. L’applicazione del PUC, su scala edilizia, si esprime per il tramite del nuovissimo Regolamento Edilizio. Il RUEC è uno strumento, valido a tempo indeterminato e, secondo la Legge urbanistica regionale (lr 16/2004), ha il compito di individuare le modalità esecutive e le tipologie delle trasformazioni, nonché di regolamentare l’attività concreta di costruzione, modificazione e conservazione delle strutture edilizie. Il RUEC, in conformità alle previsioni del Piano Urbanistico Comunale, definisce i criteri per la quantificazione dei parametri edilizi e urbanistici e disciplina gli oneri concessori; specifica altresì i criteri per il rispetto delle norme in materia energetico-ambientale in conformità agli indirizzi stabiliti con delibera di giunta regionale. In tal senso, il RUEC dà forza alla strategia di sviluppo tracciata dal PUC. Il RUEC, infatti, pone l’accento sulla tutela e sulla valorizzare del patrimonio ambientale, sul rafforzamento della struttura insediativa storica, sull’incremento della dotazione di attrezzature pubbliche e sull’organizzazione di un sistema infrastrutturale efficiente e sostenibile. In particolare, il RUEC è stato elaborato con particolare attenzione verso i requisiti delle costruzioni, le prescrizioni igienico sanitarie, le prestazioni dell’involucro edilizio.  Al fine di dotare gli spazi abitati del maggiore confort funzionale, il RUEC disciplina il rapporto fra le costruzioni (sia di nuova edificazione che di riqualificazione) e di queste con gli spazi scoperti sia pubblici che privati. Il Regolamento norma le caratteristiche architettonico – funzionali dei locali e degli alloggi, dei sottotetti e dei soppalchi, le condizioni di abitabilità dei piani seminterrati e la fruibilità dei piani interrati. Particolare attenzione è rivolta altresì alla disciplina dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Prescrizioni igienico sanitarie: Specifica attenzione è posta alla disciplina degli aspetti igienico–sanitari degli edifici. Il RUEC contiene prescrizioni in merito all’orientamento degli edifici ed ai loro requisiti prestazionali. In particolare le trasformazioni degli edifici esistenti e quelli di nuova edificazione devono: rispettare i principi di isolamento acustico; essere realizzati su terreni salubri; essere isolati dall’umidità; garantire il rispetto di opportune condizioni microclimatiche ed essere dotati di appositi locali per la raccolta differenziata. Al fine di garantire una maggiore qualità degli spazi urbani, il RUEC subordina gli interventi di trasformazioni alla tutela dall’inquinamento atmosferico ed elettromagnetico e dispone particolari prescrizioni per gli impianti per le lavorazioni insalubri (subordinate a verifica dell’Asl competente). Il RUEC prescrive inoltre opportuni parametri per l’areazione dei locali al fine di mantenere una elevata qualità dell’aria all’interno dell’ambiente e l’abbattimento del gas radon. Prestazioni dell’involucro edilizio e Diffusione delle fonti energetiche rinnovabili: Gli edifici di nuova costruzione e, quelli soggetti a demolizione e ricostruzione, devono, nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale, soddisfare precise indicazioni prestazionali in merito al consumo di acqua ed al risparmio energetico ed alla sufficienza energetica. Infatti, il RUEC impone la progettazione e la realizzazione dell’impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 60% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Inoltre per tutti gli edifici di nuova costruzione, ai fini del rilascio del permesso di costruire, sarà obbligatorio prevedere l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una potenza elettrica non inferiore a 1kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento. Ai fini della riduzione del consumo di acqua potabile, per gli edifici di nuova costruzione e per quelli soggetti a demolizione e ricostruzione totale in ristrutturazione, il Regolamento obbliga l’utilizzo delle acque pluviali, raccolte dalle coperture degli edifici, per l’irrigazione del verde pertinenziale, la pulizia dei cortili e dei passaggi e lo scarico dei WC.