Ratzinger contro le inquietudini del tempo

di Rita Occidente Lupo

Ieri, il Papa “Magi, uomini dal cuore inquieto” fa riflettere sul ruolo che i re dell’Oriente ebbero al tempo di Betlemme. Al seguito d’una stella, riuscirono a pervenire alla Grotta salvifica. Oggi, il vicario di Cristo, invita non solo i consacrati a trovare in Dio la risposta alla propria inquietudine esistenziale. Sfatando falsi miti ed andando contro le mode del tempo, assetate di perbenismo e di sterili apparenze. La Chiesa oggi, più di ieri, con autorevoli esempi da additare per quanti s’inoltrano sul cammino di fede cattolica, abiurando a compromessi col mondo, con la propria coscienza, con la propria umanità. Servire due padroni, antievangelico, non additabile come ricetta spicciola per il Cristianesimo. Non quello, cioè, patinato di pie intenzioni, semmai devozionalistiche, ma scarsamente efficaci alla pratica salvifica. A quella dimensione orizzontale, che non smarrisce l’identità verticale. In tale ottica, la crisi vocazionale, che rischia di denudare abbondante messe, con sparuta manodopera, non svuota le sagrestie. Il prossimo mese, l’ordinazione di altri 22 cardinali, un segno che la Chiesa ancora vive, anche gerarchicamente, un mandato. Che i detentori della berretta rossa potranno addirittura elevare, essendo tutti papabili per la fumata bianca. Segni dei tempi anche tra la crisi: la sposa di Cristo, non orfana d’incardinati, atti ancora a rispondere alla chiamata sacerdotale, senza remore!