Pontecagnano-Faiano: “Il metodo Feuerstein, opportunità per crescere”

Si terrà lunedì 16 gennaio, alle ore 16, presso il Teatro San Paolo – Casa del Ragazzo, il convegno dal titolo “Il metodo Feuerstein: un’opportunità per crescere”. Il progetto che verrà presentato ed approfondito vede la Direzione del I Circolo didattico come Scuola Capofila della Rete Formazione e la condivisione del metodo con l’Istituto Comprensivo A. Moscati e l’Istituto Comprensivo Sant’Antonio. Il percorso sin qui avviato è stato reso possibile grazie ai fondi strutturali europei – Pon 2007/2013, competenze per lo sviluppo (Fse). L’incontro sarà moderato dal professore Vincenzo Bianchini, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo A. Moscati di Pontecagnano Faiano. Il saluto e l’introduzione sono affidati alla Prof.ssa Angelina Malangone, Dirigente scolastico I Circolo didattico di Pontecagnano Faiano. A seguire i saluti di: Ernesto Sica, Sindaco di Pontecagnano Faiano; Lucia Zoccoli, Assessore ai Servizi sociali, Pubblica istruzione e Pari opportunità del Comune di Pontecagnano Faiano; Renato Pagliara, Dirigente Ufficio XI Miur Salerno; Diego Bouché, Dirigente Generale U.S.R. Campania. Le relazioni, invece, sono affidate ad: Angela Arabona, Staff Dirigente Generale Usr, Responsabile Polo Qualità di Napoli, Usr Campania (“Il metodo Feuerstein come leva strategica per migliorare l’apprendimento”); Prof.ssa M.A. Maucioni, Dirigente Scolastico “Iis Leonardo Da Vinci” di Maccarese Fiumicino (Rm), formatrice, valutatrice, applicatrice del Metodo Feuerstein (“Il metodo Feuerstein incontra la scuola”); Michele Conte, Dirigente medico Asl Salerno Neuropsichiatria infantile (“L’esperienza del metodo Feuerstein nella neuropsichiatria infantile”). Infine, verranno condivise le esperienze da parte delle professoresse Rosalia Di Gregorio e Rossana Arcione, Docenti Liceo scientifico “Alfano I” di Salerno (“Esperienze di applicazione del metodo Feuerstein nella Scuola Primaria e Secondaria di II”); Prof.ssa Erminia Salzano, membro associazione “Ombra e Luce” di Salerno (“Neurodiversità e Metodo Feuerstein”); Prof.ssa Paola Menza, Docente I Circolo di Pontecagnano Faiano (“Neurodiversità e Metodo Feuerstein”).Il progetto, rivolto all’apprendimento, interessa tutti i plessi scolastici di Pontecagnano Faiano. Tre sono i livelli complessivi previsti. Nel caso specifico, c’è stata una prima fase formativa che ha interessato 25 docenti rappresentativi delle scuole cittadine. Adesso, dunque, si partirà con il secondo step che si caratterizza per la sperimentazione sugli alunni con l’applicazione del metodo anche attraverso apposito strumentario. E’ prevista una pubblicazione finale. I plessi scolastici di Pontecagnano Faiano risultano essere tra i pochi in Campania ad applicare il metodo Feuerstein.“Tra il metodo Feuerstein e l’assistenza specialistica Aba, che come Amministrazione garantiamo nelle nostre scuole con risultati eccellenti, noto analogie importanti. Entrambi sono rivolti ad un miglioramento delle condizioni di apprendimento e di permanenza nelle aule, con particolare attenzione ai bambini che vivono situazioni di disagio. I nostri plessi ancora una volta si dimostrano pronti ed attenti a recepire metodi importanti ed innovativi a favore degli alunni con insegnanti sempre più preparati. C’è uno sforzo, dunque, congiunto perché la scuola, oggi più che mai, rimane uno strumento fondamentale per rilanciare il Paese. Per quanto ci riguarda, condividiamo e sosteniamo l’impegno delle nostre scuole per ottenere anche il finanziamento del terzo step relativo al progetto in questione” afferma l’Assessore Zoccoli.“Anche in questa occasione si conferma la sinergia di un territorio scolastico unito e supportato dal Comune con la creazione di una nuova rete per la formazione dei docenti e l’applicazione sugli alunni grazie alla condivisione dei finanziamenti ottenuti per i nostri plessi” afferma la Professoressa Angelina Malangone. L’approccio del metodo Feuerstein è sistematico e basato sulla teoria della modificabilità cognitiva. Prende il nome dallo psicologo Reuve Feuerstein che lo ha elaborato per sviluppare l’intelligenza di bambini con problemi di apprendimento o handicap. Il metodo, che si propone come obiettivo il potenziamento delle abilità cognitive dell’individuo, è applicato in ambiti diversificati: a persone con gravi ritardi mentali, a studenti, a lavoratori adulti, a dirigenti di azienda. Prevede l’introduzione della figura del mediatore dell’apprendimento e si basa sul fatto che il cervello non è statico, l’intelligenza è modificale, la realtà è soggettiva, l’apprendimento può avvenire solo se opportunamente motivato, la verbalizzazione plasma il pensiero.