Pagella virtuale

di Rita Occidente Lupo

Col nuovo anno, il pianeta scuola continua a registrare innovazioni. Non sempre tra l’ovazione generale, come avviene per ogni elemento nuovo che, agl’inizi, subisce il battesimo delle perplessità. O dei dinieghi, quando non ci si sente pronti ad accettare che il nuovo, bypassi il vecchio, fino a soppiantarlo in toto. E’ quanto avverrà con le prime valutazioni nella secondaria di secondo grado, che nel primo scadenzario scrutinato dell’anno scolastico, registreranno una pagella non più stampata dalla Zecca dello Stato. Saranno le segreterie delle singole scuole ad approntare modelli in carta semplice, formato standard A4, secondo quanto dettato da Viale Trastevere, al fine di snellire spese ed accelerare tempi d’informazione. Prima che sia poi il virtuale, la pagella elettronica, ad imporsi sul web. Addio al  vetusto documento cartaceo, a corredo della vita scolastica di circa 2 milioni e mezzo di studenti. Ogni scuola potrà caricare, in formato digitale, i nuovi documenti, così come voluto da una recente circolare ministeriale. Tenendo presente che l’era virtuale ormai domina il nostro tempo e che spesso le famiglie trascorrono ore al pc, la notizia non sembra sconvolgere l’utenza, quanto piuttosto la categoria docente. Molti, infatti, oppongono ancora qualche resistenza a mollare la vecchia biro ed i tabelloni listati in nero: fedeli a “penna e calamaio” spesso temono di perder, nella rete, valutazioni periodiche e cifre algebriche. Ma, ormai, non c’è più tempo per gl’indugi: ancora una volta, la Scuola, si deve adeguare ai tempi, in tutto e per tutto!