Angri: Pdl, chiede dimissioni Mauri, per probabile questione “parentopoli”

I Consiglieri Comunali del gruppo Pdl chiedono spiegazioni al Sindaco Pasquale Mauri circa le “imbarazzanti” e “sconcertanti” dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino agli organi di stampa, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo assessore comunale Vincenzo Ferrara, figlio del più noto consigliere comunale Marcello. Il Sindaco, facendo riferimento alle incessanti indiscrezioni che indicavano il figlio Roberto presente all’interno di alcune strutture della So.g.e.t. S.p.A.,  ha negato, di fatto, l’eventualità che il giovane prestasse in tale azienda una attività lavorativa a tempo indeterminato. Tuttavia Mauri ha dovuto ammettere che il figlio ha frequentato uno stage in detta società. “Le voci e le indiscrezioni sul lavoro alla Soget – affermano i consiglieri del Gruppo Consiliare – del figlio di Pasquale Mauri erano diventate assidue ed incontrollate, ma nessuno aveva mai osato attaccare il primo cittadino, perché non vi era la prova documentale di tale rapporto di lavoro. Ora è Mauri stesso a parlarne, confermando ciò che è circolato, attraverso confidenze, ovvero che il figlio ha avuto un rapporto di stage con la So.ge.t. Per questo motivo riteniamo che vada prestata attenzione anche alle altre voci di corridoio, secondo le quali il figlio del sindaco è stato assunto a tempo indeterminato proprio dalla So.ge.t. Addirittura, si ha conoscenza di voci delle date di assunzione e dei comuni presso i quali il figlio del Sindaco ha lavorato. Mauri, comunque, deve avere dignità e dimettersi, non può continuare a fare tranquillamente il Sindaco, dopo aver detto che il figlio ha avuto, in qualsiasi modo, a che fare con la discussa So.ge.t.”I consiglieri continuano dicendo che “ciò che il Sindaco ha affermato è gravissimo: infatti, ora deve chiarire anche se lo stage (ammesso che veramente si tratti di stage) a cui fa riferimento, sia stato a pagamento o meno. Restiamo sbalorditi anche quando il Sindaco si meraviglia che si parli di questo argomento. E’ lecito farsi qualche domanda quando si scopre che il figlio del primo cittadino di Angri intrattiene rapporti di lavoro con la stessa società che si occupa dell’accertamento e dell’evasione dei tributi del Comune, che è risultata aggiudicataria di un remunerativo servizio attraverso una procedura che definire discutibile è poco. Infatti, è opportuno ricordare che alla So.ge.t. è stato affidato il servizio senza che fosse esperita una regolare gara, ma semplicemente attraverso una delibera di giunta, e per di più con un aggio del 30 per cento iva compresa. Non vogliamo dare giudizi, non vogliamo dipingere questa situazione con i colori dell’illegalità, non spetta a noi farlo, ma abbiamo il diritto di conoscere la verità.