Nocera Inferiore: Amci per la 34^ giornata mondiale della vita

Mercoledì 1 febbraio 2012, alle ore 10:00 in  occasione  della  34^giornata  mondiale  della  vita, l’Associazione  Medici  Cattolici  Italiani (AMCI), Sezione “S. Giuseppe Moscati” della Diocesi di Nocera Inferiore – Sarno, ha organizzato presso  la  Sala  Colella  dell’Ospedale  Umberto    di  Nocera  Inferiore,  un  interessantissimo convegno dal titolo: “Vita umana: accoglienza e responsabilità” -riflessioni bioetiche- L’evento,  patrocinato  dall’Ordine  dei  Medici  di  Salerno  e  dal  “Centro  Studi  Schola  Medica Salernitana”,  fortemente  voluto  dal  Presidente  Dott.  Mario  Ascolese,  e  dall’intero  Consiglio Direttivo della sezione, è dedicato oltre che agli operatori sanitari e agli educatori, anche a docenti, genitori, studenti  e  a  tutti  coloro  che  vogliono  approfondire  l’aspetto  etico-culturale  di  questa attualissima e scottante tematica.  Relatore d’eccezione sarà  il Prof. Lucio Romano dell’Università Federico  II di Napoli, Presidente nazionale  dell’Associazione  Scienza & Vita,  con  cui  la  Sezione  AMCI  “S. Giuseppe Moscati” della Diocesi di Nocera  Inferiore – Sarno è entrata  in una  straordinaria  sintonia e collaborazione. Interverranno  il  Prof. Aldo  Bova,  vicepresidente  nazionale  per  l’Italia meridionale  dell’AMCI  e Mons.  Giuseppe  Giudice,  Vescovo  della  diocesi  Nocera  Inf.-Sarno  per  un  saluto  ed  una  breve riflessione. L’argomento proposto è quanto di più scottante presenti  l’attuale panorama  in  tema di bioetica:  la consapevolezza  e  la  responsabilità  di  accogliere  la  vita  umana,  specie  in momenti  difficili  come quelli  che  si  vivono  anche  in  molte  realtà  della  nostra  terra,  interessata  da  piaghe  quali  la disoccupazione e la crisi economica, richiedono una profonda maturazione che non può prescindere da una accurata analisi delle problematiche riguardanti il valore assoluto in essa contenuto. Temi  quali  l’aborto,  la  contraccezione,  la  fecondazione  assistita  e,  non  ultima,  la  procreazione responsabile  richiedono  la  conoscenza  delle  dinamiche  ad  essi  strettamente  connesse;  troppo spesso,  quando  si  affrontano  siffatti  argomenti,  si  tende  a  ragionare  in  maniera  parziale  e superficiale,  escludendo  quelle  considerazioni  etiche  che  invece  dovrebbero  essere  prioritarie  e propedeutiche  ad  ogni  decisione  in  favore  di  questioni  meramente  economiche  o  falsamente umanitarie.  Si generano,  in  tal modo, una serie di equivoci e di mezze verità che poi diventano  luoghi comuni fortemente radicati nella coscienza popolare a volte assai difficili da sfatare.  È necessario, anche attraverso  incontri come quello presentato  in questa sede, che vengano portati  all’attenzione  del  pubblico  quegli  aspetti  meno  trattati,  in  modo  da  creare  una  cultura dell’argomento a trecentosessanta gradi; ciò permetterà, a chiunque voglia costruirsi un’opinione, di  ragionare secondo quella che viene definita una retta coscienza.