Salerno: il direttore Rita Occidente Lupo “Cara Italia, ti scrivo” di Giuseppe Lembo alla Camera di Commercio

MariaPia Vicinanza

Una platea attenta ed interessata a conoscere ulteriormente quelle dinamiche storico-sociologiche, che ormai affondano il dito nella piaga di un’Italia che del suo tricolore, rimanda ben poco. Il libro-inchiesta di Giuseppe Lembo, nostro sociologo “Cara Italia, ti scrivo“, presentato ieri sera presso la Camera di Commercio alla presenza d’un parterre d’eccezione, coordinato dal direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo. Intercalato l’incontro dalle dolci note di Giorgio Gaber che, la giovane Alessandra Maffia, ha interpretato grintosamente, ovattando la serata. “Un’Italia che ha bisogno di riappropriarsi delle sue origini- ha proluso Roberta Morrone, avvocato esperta di comunicazione politico-sociale– e che registra scenari variegati, spesso in controtendenza con le reali aspettative civiche.” “Che rivendicano fedeltà al proprio dovere, rispetto dell’altro, solidarietà- ha aggiunto MariaLuisa Iavarone, pedagogista sociale, presso L’Università Partenope di Napoli-.La corruzione che spesso offre il fianco alla malavita, non depone costruttivamente per una rinascita del Paese, che deve partire dai singoli.” “Senza bypassare la valenza istituzionale- ha rimarcato Ermanno Corsi, giornalista Rai, che ha inoltre curato la prefazione al volume, dati decennali rapporti amicali con l’autore.- In un momento storico in cui pare che la stessa legge elettorale, tirata in bilico senza sapere se e quando subirà una metamorfosi: momento in cui le donne al governo, sparuta minoranza, hanno dimostrato di non finire nelle maglie della Giustizia, come avviene a tanti esponenti del sesso forte. Il governo attuale, tecnico strumentalmente, per celare che di fatto è un vero e proprio governo. Con personaggi femminili che, non di bell’aspetto, diradano ogni sorta di ambiguità, sulla caratura del ruolo istituzionale. Ladri di futuro non si può essere nel guardare alle nuove generazioni.” “Che devono e vogliono restare legate al territorio, con le sue potenzialità, senza dover emigrare. Il Cilento- ha stigmatizzato il senatore Alfonso Andria, uno scrigno di bellezze naturalistiche, che andrebbero valorizzate dalle amministrazioni, con una lungimirante politica turistica. Durante i miei mandati alla presidenza della Provincia ho impresso peculirae rilievo anche alle forme d’accoglienza tipo bed and breakfast, che possono rivelarsi panacee di tranquillità. il libro di Lembo offre scenari apocalittici da un lato, nel mettere a nudo le crepe d’una situazione italiana che annaspa, ma ridesta anche l’orgoglio nazionalistico, senza steccati scissionisti.”  “In un’Italia che fagocita dissensi, in cui greve il peso dell’economia a rilento- ha punteggiato l’onorevole Guido Milanese– le prospettive alle quali Lembo fa capolino, sembrano lente. La globalizzazione imperante nel nostro tempo, rischia di far perdere di vista le singole identità. Il 150° dell’Unità d’Italia, evento da rimandare soprattutto ai più giovani, affinchè non venga obliata una memoria storica, ancora grondante sangue patriottico.” “I tanti imput che il testo lancia- ha concluso il direttore Lupo– si prestano ad ulteriori approfondimenti tematici, che non possono non trovare occasione privilegiata in altri incontri, a mo’ di cenacoli culturali. Prepotente il bisogno in tanti, di volersi confrontare, di voler approfondire ed ulteriormente conoscere tanti risvolti di un terzo millennio che, tutto sommato, per fretta d’andare avanti, rischia di lasciare indietro gli autentici valori, che lasciano orfano il nostro tempo!” Al termine, brindisi augurale e dolcezze cilentane, che l’autore ha voluto far degustare, innaffiate da saggio vinello!