Conosciamo i Balega (Congo Rd): il cacciatore e il serpente boa

Padre Oliviero Ferro

Viveva in quella bella e sontuosa casa, Amani, un provetto cacciatore coi suoi quattro figli che gli volevano tanto bene. Amani possedeva cartucce in abbondanza, di calibro diverso, fucili e preziosi coltelli. Faceva commercio di pelli, zanne e carni con arabi che vivevano ancora nella zona. Era un brav’uomo, buono, generoso e tutti gli volevano bene. Un giorno, rincasando, carico di trofei, scorse una grande cassa sigillata, con il suo indirizzo, posta al lato destro all’entrata della casa. L’aprì e vide uscire un grande serpente boa. Questi gli disse:”Ti ringrazio d’avermi liberato. Non ti farò del male, a condizione che tu risponda a questo indovinello:Uno che fa del bene, che cosa raccoglie? Nel caso che tu non dia la risposta, divorerò te e i tuoi quattro figli”. Amani va dai parenti, raduna tutti i saggi della famiglia,così d’avere la risposta esatta all’indovinello proposto dal serpente. “La risposta è evidente “ disse uno dei suoi familiari “Uno che fa del bene, raccoglie solo ingratitudine”. Amani ringraziò ed era pronto a ritornare “Dalla risposta, è facile conoscere l’intenzione del serpente” soggiunse il saggio “ed è per questo che noi ti accompagneremo e porteremo con noi un bel bidone di acqua bollente”. Quando tutto fu pronto, partirono alla volta del serpente boa. Questi, rivolto al cacciatore, gli chiese:”Allora hai trovato la risposta?”. “Certo” rispose Amani “uno che fa del bene, raccoglie solo ingratitudine”. “La risposta è la tua condanna. Preparati, perché ho fame arretrata da tanti giorni”. Il parente saggio disse:”Sapevamo che sarebbe andata a finire così. Ma ciò nonostante, ti abbiamo portato un bidone di ottimo miele, bevendo il quale, nostro fratello scivolerà giù senza fatica. Anzi, apri la bocca che te lo versiamo dentro noi”. Il serpente aprì la bocca più che poteva. E d’un solo colpo,l’acqua bollente decretò la fine di un sì miserabile individuo.