Cava de’ Tirreni: Pd, Scarlino, la città allo sbando

Nonostante le dichiarazioni concilianti del Sindaco Galdi  e del Presidente del Consiglio Comunale Barbuti, durante i lavori della conferenza dei capigruppo, la situazione politica a Cava de’ Tirreni è veramente preoccupante con una città allo sbando e una classe politica di “governo”  tra le peggiori che la città  abbia avuto negli ultimi anni. Non è il solito grido di allarme che una forza di opposizione normalmente fa, ma è la realtà dei fatti. La riprova sono le dimissioni dell’Assessore Laudato (subito ritirate), la diatriba di due consiglieri con un dipendente comunale, la richiesta di ben quattro consiglieri facenti parte dello stesso gruppo  delle  dimissioni da capogruppo consiliare dell’Avvocato Marco Senatore. Senz’altro anche questo terremoto politico finirà come in precedenza: in una bolla di sapone, dopo l’intervento che avverrà dai vertici provinciali del partito e dal suo massimo esponente il presidente della Provincia On. Cirielli. In tutto questo la città è ferma al palo.  In una nota di tipo personale abbiamo fatto pervenire all’Assessore Laudato tutta la nostra solidarietà per questo suo gesto, che per altro ci aspettavamo da tempo. Vorrei ricordare che il sottoscritto subito dopo il rimpasto in giunta di qualche mese fa,  in un’interrogazione al Sindaco prevedeva una situazione del genere, perché da quel rimpasto il ridimensionamento dell’Assessore Laudato era noto a tutti. Ricordai anche all’amico Laudato che il professore Abbro durante gli anni del suo sindacato, quando si trovava a dover nominare gli assessori mandava allo Stato Civile  quelli incompetenti o quelli che potevano rendergli la vita difficile. La stessa cosa ha fatto il Sindaco Galdi che ha declassato l’Assessore Laudato dandogli l’incarico alle attività produttive togliendogli l’assessorato al Bilancio che per altro ha tenuto per sé. La città intera e noi del PD in modo particolare ci chiediamo quando ancora può durare questo teatrino? Venti di cambiamento…slogan elettorale  che doveva rilanciare la città, ci troviamo invece a registrare a due anni dall’insediamento: Dimissioni dell’Assessore Carleo per la nota questione di Pregiato e poi ritirate; Lettera di protesta di quattro consiglieri resisi indipendenti e poi ritornati all’ovile; Rimpasto della giunta chiesto dagli stessi consiglieri con una lettera firmata da 11 consiglieri, compreso il presidente del consiglio, risolta con un cambio di deleghe con ben otto rimaste al sindaco stesso in attesa di accontentare qualche malpancista; Primarie del PDL con la clamorosa sconfitta del Sindaco Galdi giunto terzo (tra i tre cavesi in lista) distanziato di circa duecentocinquanta voti dal V.Sindaco Napoli e dal Consigliere Schillaci; Dimissioni dell’Assessore Laudato (respinte dal Sindaco e dagli stessi consiglieri); Richiesta di quattro consiglieri Monetta,Palumbo,Del Vecchio,Alfieri delle dimissioni del capogruppo Avv. Marco Senatore; A quanto la prossima burattinata?