Roma: sen. De Feo, interrogazione per chiusura biblioteca Pompei
Un altro schiaffo a Pompei. Netta la presa di posizione della Senatrice del Pdl Diana de Feo in seguito alla chiusura della biblioteca di Pompei da parte degli ispettori dell’Asl. La senatrice ha presentato un’interrogazione parlamentare (alla quale hanno aderito anche gli altri gruppi parlamentari presenti in commissione cultura del Senato, tra i quali la Lega) ai ministri Ornaghi, Fornero e Balduzzi dopo aver avuto notizia che la locale Asl nei giorni scorsi, a seguito di un sopralluogo, ha chiuso i locali della biblioteca ponendo i sigilli anche al suo prezioso contenuto. Si tratta di oltre 20mila volumi, fra pregiate carte di scavo e studi originali di Plinio il giovane. Un nuovo colpo per uno dei gioielli archeologici d’Italia devastato da crolli e incuria, secondo la senatrice de Feo, che ha chiesto al governo di tutelare la salute dei lavoratori della Soprintendenza di Pompei “ospitati” nei container-ufficio giudicati fatiscenti, privi delle più elementari garanzie per la sicurezza e con la presenza di amianto, intervenendo immediatamente con la ricollocazione, in tempi brevissimi, del compendio di straordinario valore scientifico rappresentato dalla biblioteca, prendendo provvedimenti, inoltre, affinché il complesso dell’ex Antiquarium, il cui restauro è ormai stato completato da oltre 15 mesi, sia aperto finalmente al pubblico. Nella stessa interrogazione la Senatrice De Feo ha auspicato anche che i ministri competenti verifichino le iniziative intraprese dall’attuale Soprintendente negli ultimi due mesi per garantire l’immediato restauro e la messa in sicurezza delle due Domus che sono state oggetto di distacchi, crolli e danneggiamenti e chiede di far luce sugli ingenti fondi ordinari disponibili sulla contabilità speciale della Soprintendenza (circa 60 milioni di euro) per le procedure in situazioni di crollo e danneggiamento del patrimonio. In ultimo, Diana de Feoha lanciato un appello al Governo perché “alla luce degli ennesimi episodi illustrati si proceda alla istituzione di una Soprintendenza dedicata esclusivamente a Pompei e ai siti vesuviani e si ponga al suo vertice una personalità di indubbie capacità scientifiche e manageriali”. La senatrice ha conclusocon un’indicazione ben precisa: nel corso della gestione commissariale è stato possibile completare la ristrutturazione di un edificio demaniale denominato Casa “San Paolino”, con un investimento di 611.315,08 euro che ha consentito la realizzazione di circa 50 postazioni di lavoro e comprendente un sistema automatico di rilevazione delle presenze, la stanza per il Soprintendente, una sala riunioni, la recinzione del compendio, la postazione per la vigilanza e un’area di parcheggio. “Al momento – ha denunciato la Senatrice de Feo – non c’è stato ancora attuazione di alcun ordine di servizio per il trasferimento del personale della Soprintendenza”.
Diana de FeoSenatrice Pdl