Salerno: accordo su contratti solidarietà difensivi, Cstp s’ appella Direzione regionale del lavoro
Questa mattina i vertici della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A. hanno inviato una comunicazione alla Direzione regionale del lavoro, l’ente territoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali deputato al coordinamento in materia di conciliazione delle vertenze e controversie collettive di lavoro nelle materie di competenza. Oggetto della nota, la denuncia del mancato definitivo accordo con i delegati provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria per l’avvio della procedura aperta relativa alla riduzione del personale per 149 unità lavorative (con successiva applicazione dei contratti difensivi di solidarietà), e la richiesta di un intervento per la risoluzione della controversia. Nella missiva, indirizzata anche ai coordinamenti nazionali e provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria, alla Direzione provinciale del lavoro, alla Provincia di Salerno, al Comune di Salerno e alla Commissione regionale per il lavoro, vengono ripercorse le varie fasi della trattativa Azienda-sindacati fin qui condotta nel tentativo di raggiungere una intesa sulle modalità di applicazione dei contratti collettivi di solidarietà. “Tale atto risultava inevitabile – ha spiegato il Presidente Mario Santocchio – per consentire all’Azienda di uscire dall’empasse e definire finalmente un’intesa con i sindacati per la gestione degli esuberi di personale. Non avendo finora potuto sottoscrivere l’accordo per l’applicazione dei contratti di solidarietà difensivi, proporzionati ad una riduzione del personale pari a 149 unità lavorative, chiediamo l’intervento della Direzione regionale del lavoro, l’unico ente deputato a dirimere tali controversie. Non è stato finora possibile procedere alla stipula dei contratti di solidarietà difensivi, ma riteniamo che, sulla base degli esiti della trattativa fin qui condotta con i sindacati, sussistano le condizioni per addivenire ad un accordo definitivo ed, in tale direzione, risulta a nostro avviso decisivo l’intervento di organi preposti al prosieguo della procedura. Essendo, tra l’altro, decorsi i termini di legge per l’esaurimento della fase sindacale e permanendo una situazione di mancata intesa tra le parti, ci appelliamo alla Direzione regionale del lavoro per il prosieguo di competenza della procedura e per chiedere la convocazione delle parti secondo le previsioni di legge. Ai sindacati chiedo una concreta prova di responsabilità. Dal canto nostro, come Azienda, stiamo facendo la nostra parte, per gestire al meglio il problema degli esuberi di personale, per evitare i licenziamenti e ripristinare l’equilibrio economico-finanziario della società.”