Vietri Sul Mare: Salotti Letterari, il direttore Rita Occidente Lupo sulla Via Crucis di Terrone

Un appuntamento  atteso, quello presso l’Art Cafè Russo, di Vietri Sul Mare per un altro dei Salotti Letterari, che il nostro quotidiano ha avviato già dalla chiusura dello scorso anno.Voluti fortemente dal Direttore Responsabile Rita Occidente Lupo, in sinergia con la Sidelmed, fondata e diretta dall’ing. Francesco Terrone, di mese in mese un tema diverso, partendo dalle accattivanti liriche di Terrone. A preludio della Pasqua, in occasione anche della recente pubblicazione della Via Crucis del medesimo, la serata ha offerto spazio, come sempre, al dibattito tra i vari ospiti, che continuano a gremire la sala mensilmente, dai politici, alle espressioni culturali locali. Scaturita la riflessione sulla Resurrezione, leggendo le bellissime liriche meditative che Terrone ha riversato in un’accelerata di pathos e lirismo. Nel corso della serata, come sempre il direttore Lupo ha intervistato pubblicamente Terrone, le cui stazioni della Via del Golgota, declamate dall’ing. Albina Di Domenico, sono state intercalate anche dalle corde della chitarra, magistralmente pizzicate dall’avv. Mimmo Ranieri in un ampio repertorio partenopeo. L’intensità dei versi, coniugata alla cruenta crocifissione, iter d’ogni uomo “che non può sottrarsi alla croce- ha commentato la dirigente scolastica AnnaMaria Grimaldi– se intende emulare il Maestro nel cammino salvifico. Croce, sinonimo di crescita umana, nel momento in cui le prove della vita, accasciano al suolo.” E che Terrone riesce efficacemente a rimandare “creando allitterazioni- ha aggiunto la prof. MariaRita Bucciarelli– permettendo fruizione d’immediate emozioni.” Infatti, gli spaccati che il poeta poeta riesce ad offrire attraverso le sue copiose produzioni, hanno del singolare, in quanto a contemporaneità, ma anche un notevole spessore spirituale, per la profondità insita in esse. In occasione del momento pasquale, la serata ha procrastinato al prossimo mese la tematica del lavoro fissata, optando per una maggiore riflessione sul transito salvifico, che il mistero d’un Dio fatto Uomo, morto e risorso, non cessa di inquietare. “Infatti, la via dolorosa- ha concluso il direttore Lupo- altro non è che cammino d’amore, fino all’obbedienza totale alla croce, unica ad incarnare il medievale “per crucem ad lucem! Terrone, colui che riesce a coagulare i moti del cuore, senza mai incedere nella retorica o nello sterile languore dei sensi!”  Nei prossimi giorni, la preziosa pubblicazione di Terrone, sulla scrivania non solo di porporati vaticani, ma dello stesso Pontefice!