Salerno: Polizia, deferito all’autorità giudiziaria avvocato

A seguito di una querela prodotta dai legali della società “Telecom” che ha denunciato di ritenersi danneggiata da una serie di pretestuosi ricorsi in sede civile, presentati da diversi clienti, tendenti ad ottenere il rimborso delle spese di spedizione di fatture commerciali, personale specializzato della Polizia di Stato, appartenente alla Questura di Salerno – Divisione Anticrimine – settima sezione, ha attivato specifiche ed articolate indagini, coordinate dall’Ispettore Capo Angelo Labella, che hanno consentito ai poliziotti di deferire all’Autorità Giudiziaria un avvocato salernitano ritenuto responsabile della contraffazione di firme apposte su diversi mandati ad litem. Nell’ambito di tali indagini, i poliziotti salernitani hanno accertato alcune anomalie nella condotta di uno dei legali, che aveva fatto largo ricorso alla pratica delle “cause seriali, violando gli articoli 81, cpv, 481 e 485 c.p. perché, agendo in tempi diversi, quale avvocato patrocinatore di cause civili intentate nei confronti della Telecom Italia s.p.a. (aventi per oggetto il risarcimento delle spese di spedizione delle fatture per traffico telefonico indebitamente corrisposte alla Telecom) contraffaceva (o induceva terzi a contraffare) le firme apposte sui mandati ad litem redatti a margine degli atti di citazione a giudizio. In particolare, su numerosi atti introduttivi dei giudizi civili, incardinati presso gli uffici dei Giudici di Pace di Mercato San Severino (SA) e Pisticci (MT), veniva apposto mandato recante firma talora di persone già decedute oppure sottoscrizioni di cui veniva accertata la non corrispondenza con altre firmate dai medesimi soggetti. Sono in corso indagini per accertare la reale portata del fenomeno dei “ricorsi seriali” denunciati dalla Telecom.