Salerno: Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani
E’ stata presentata questa mattina, alle ore 11.30, nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, la XVII edizione di Linea d’Ombra-Festival Culture Giovani, manifestazione diretta da Peppe D’Antonio (con la condirezione artistica di Diego De Silva, Luca Granato e Agostino Riitano) in programma dal 16 al 22 aprile 2012 a Salerno, presso il Cinema Teatro Augusteo, Palazzo Genovesi e il Complesso Monumentale di Santa Sofia. “Terre/moti: movimento di popoli e di idee”, questo il tema scelto quest’anno dal festival che rafforza la sua identità multidisciplinare attraversando cinema, arti performative, musica e scrittura. Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte Ermanno Guerra, assessore alla Cultura del Comune di Salerno, Peppe D’Antonio, direttore artistico di Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani e i condirettori Diego De Silva, Luca Granato e Agostino Riitano. “Linea d’Ombra ha avuto la capacità di rimodularsi, cambiare a adeguarsi ai tempi – ha affermato l’assessore Guerra – riuscendo così a diventare il festival delle culture giovani. Quindi un festival non solo di cinema ma di molto altro, rappresentando l’avanguardia e le nuove tendenze. Saranno tanti in città i contenitori che accoglieranno i segmenti della manifestazione, dal Complesso monumentale di Santa Sofia a Palazzo Genovesi, e in questo modo Salerno sarà permeata di eventi che la renderanno dinamica e vivace ed estremamente attraente per coloro che vorranno sceglierla nei giorni del festival”. Il direttore artistico della manifestazione, Peppe D’Antonio, si è detto particolarmente orgoglioso dell’edizione che sta per prendere il via, “fatta solo di numeri unici, di film inediti, di performance e opere che spesso il grande mercato della cultura non mostra”. Tra lungometraggi, cortometraggi, concerti e spettacoli, quest’anno Linea d’Ombra punta anche a creare in città un dibattito sul futuro della cultura in Italia: sabato 21 aprile, infatti, alle ore 11, a Palazzo di Città, è previsto il convegno .“Città, cultura e sviluppo” a cui prenderanno parte il sociologo Domenico De Masi, il presidente della Triennale di Milano, Claudio De Albertis e l’architetto Francesco Orofino. A coordinarlo Massimo Locci. A illustrare, per grandi linee, il programma delle sezioni Scrittura, Performing Art e Musica, sono stati, durante la conferenza, i condirettori artistici, Diego De Silva e Agostino Riitano. La XVII edizione del festival, che proporrà ben sessanta eventi in sei giorni, si arricchisce, poi, di numerosi eventi speciali come il workshop per la creazione di animazione dal vivo con Saul Saguatti e l’incontro Straordinario Femminile che avrà ospiti le attrici Donatella Finocchiaro, Carlotta Natoli e Carlotta Tesconi. Sei spettacoli che si svolgeranno indoor e outdoor per una panoramica dell’arte performativa contemporanea, vista come partecipazione morale, civile e politica. Dal teatro di Emma Dante con Acquasanta, a Grimmless, la non-fiaba, dissacrante e pungente del duo Stefano Ricci e Gianni Forte. Fino al sarcasmo di Daniele Timpano, reduce dal discusso Dux in scatola, e il suo ultimo Aldo Morto: il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, visti da una delle personalità emergenti della scena italiana in un’ottica idealmente spericolata. Per la sezione fuori concorso, l’attesa anteprima italiana di Another Earth di Mike Cahill, film evento del cinema indipendente presentato al Sundance Film Festival e ancora No More Fear di Mourad Ben Cheikh che, presentato con successo al Festival di Cannes, documenta la rivoluzione tunisina vista attraverso tre destini individuali. Chi della Tunisia denuncia l’ipocrisia sociale sulla questione della verginità femminile pre-matrimoniale, descrivendo la pratica della ricostruzione chirurgica dell’imene, è Il regista belga di origine tunisina Jamel Mokni che porta a Salerno il suo osteggiato in patria Hymen National Malaise dans l’Islam. Importanti film saranno in concorso in Passaggi d’Europa, la selezione dei lungometraggi che ha portato al Festival pellicole del calibro di L, opera prima del regista greco Babis Makridis, o di Kuma, film austriaco sull’integrazione araba nel mondo occidentale. L’Orchestra di Piazza Vittorio sarà protagonista del concerto di chiusura del Festival. Tra gli spettacoli che animeranno interamente il centro storico di Salerno, l’esibizione della sassofonista americana trapiantata a Berlino Jessie Evans e il live Theremin Solo di Vincenzo Vasi, spesso sul palco con Vinicio Capossela, considerato uno dei più eclettici polistrumentisti in Italia. Le profonde modifiche del nostro tempo, i terremoti culturali e sociali che ne caratterizzano la storia, si possono leggere in varie forme. Scritture al confine con Diego De Silva, Andrea Bajani e Antonio Pascale e in programma anche il workshop Laboratorio di scritture multiple di Giulio Mozzi. Il Progetto è promosso dal Comune di Salerno e cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del Programma Operativo FESR 2007-2013.