Bracigliano: Iuliano e Rescigno, campagna elettorale bagnata!

Rita Occidente Lupo

Giove Pluvio non molla i suoi rovesci, impedendo al Comune di Bracigliano, che va al voto amministrativo il 6-7 maggio, d’aprire in ossequio alla tradizione musicale, anche senza la banda delle grandi occasioni, ufficialmente la campagna elettorale dei due candidati a sindaco, Gianni Iuliano ed Antonio Rescigno. Ma i crocicchi, le alleanze, come il gossip e gl’inciuci, alimentati più che mai. “E aspiett ch’e schiove” canterebbe laconico Pino Daniele: per ergere il palco in piazza, per poter parlare alla gente come sempre, giacchè il paese è carente d’altri spazi aggregativi, capaci di contenere la folla. Quella che s’attende per le grandi occasioni, che vedranno ancora in campo Iuliano, medico di professione, politico per passione, correre ancora una volta dritto ad un traguardo a lui già consono. Nella nomenclatura comunale, i suoi due mandati a Primo Cittadino, uno dei quali coincidente con la carica anche di Senatore della Repubblica. E di nuovo in corsa Rescigno, già attento alle competizioni e non ancora stanco di voler afferrare la fascia tricolore. Per entrambi, candidati in lista apparentati con ex dell’uno o dell’altro schieramento: affini e consanguinei di ex militanti, già in precedenti amministrazioni. Almeno, per entrambi i leader, prioritario l’occhio attentivo alle fasce giovanili, con le politiche ad esse connesse. E se per Iuliano, digitalizzazione, informazione partecipata, democratica assise amministrativa, per Rescigno un patto elettorale, che rimanda a quel decalogo berlusconiano, che il Cavaliere stilò da premier. E mentre qualcuno arriva a tirar calci sottobanco, pur asserendo di svolgere una leale campagna elettorale, qualche altro non desiste dal porre sgambetti. I giochi del mestiere o, per meglio dire, i ferri del mestiere, nella fucina della papabile vittoria, che per entrambi li collocherebbe in un ruolo di primogenitura. Per Iuliano, infatti, recentemente senza incarichi istituzionali, eccezion fatta della partecipazione attiva nel direttivo Pd,  di nuovo il polso per dirigere la cosa pubblica mentre, per Rescigno, dopo la presidenza alla Comunità Montana e la stanca opposizione, la professione libera di geometra, riceverebbe ulteriore trampolino di lancio. Se per Iuliano, che continua a non appendere al chiodo il suo camice oculistico, una sconfitta potrebbe incidere negativamente sui futuri scenari politici, in un quadro più ampio, quale quello delle prossime competizioni politiche, per Rescigno, le urne arridenti all’avversario, lo vedrebbero dimissionario oppositore probabilmente, ma il fenomeno sarebbe alquanto circoscritto. Insomma il pucciniano “Vincerò“, che scorta da anni le campagne elettorali di Iuliano, nella laconica resa della Turandot, di pari valenza del “Magnifica gente” di Rescigno che, al simbolico cuore di Iuliano, contrappone un sole, come svolta! Intanto, per entrambi, non c’è che augurarsi che il sole possa risplendere, per dare il polso della situazione popolare, che al momento, appare  stagnante. Gli echi megafonici, spenti. Ancora troppo presto per riscaldare i motori o il fuoco che cova sotto la cenere! I rumors, che sembravano acclarare quasi la vittoria a Rescigno fino a qualche giorno fa, pare che stiano stemperando i toni, invitanti a riflettere sul ruolo politico che Iuliano ha sempre rivestito. In quanto alla faciloneria per le promesse, tanto di partigianeria, a basso costo. Di marinai, in giro, troppi: come di gondolieri, anche senza saper remare nella laguna politica! Ma questo, non avviene sotto il cielo di Bracigliano!