Salerno: Lettera aperta alle Autorità, diniego di Giustizia!

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e presidente del CsmAl Csm, vicepresidente dott. Michele Vietti –Al Ministro della Giustizia dott.sa Paola Severino –Al Procuratore generale di cassazione-Al Ministro dell’interno-Al Procuratore generale di Torino, dott.Giancarlo Caselli-Alla II commissione  giustizia  del governo, presidente avv.G.Bongiorno

Il sottoscritto Arch.Giancarlo Porcini nato a Venezia il 27\11\43, residente a Salerno in via M.Paglia 20 e domiciliato a Gaiano come in seguito indicato, iscritto all’albo  Architetti di Salerno, CF-PRC GCR 43S27 L736M, persona offesa e ferita anche e non solo secondo art.335 cpp/Procura di Salerno espone quanto segue: Richiesta alle massime autorita’ dello stato di commissariare l’intero tribunale di Salerno e quindi garantirne il corretto e trasparente funzionamento attraverso l’invio di autorita’ militari a sostegno delle azioni istituzionali  della stessa magistratura,  dispositivi e strumenti  inderogabili  posti a  difesa delle fondanti  garanzie  costituzionali della Repubblica Italiana. Allego la recente email inviata al giornale  “la Città” per fatti avvenuti ieri mattina sabato 21 aprile 2012 alle ore 12 circa, dopo che stavo uscendo dal Tribunale di Salerno, dopo essermi recato in Procura della Repubblica per presentare un ennesimo esposto per fatti come già denunciati anche  sul vs.Giornale,…Dentro Salerno-web!! Il sig.Lucio Caruccio è un Cittadino che da oltre sette anni non riesce ad avere giustizia alle sue offese e diritti negati ed è stato costretto a darsi fuoco davanti alla Prefettura di Salerno e poi ad oggi , mentre scrivo la presente, ad attuare uno sciopero della fame davanti al Tribunale di Salerno, seduto davanti all’ingresso dello stesso Tribunale  su scalini in pietra di una statua che rappresenta gli sforzi degli Italiani per costruire una Nazione ed anche  per darsi una Costituzione a difesa dei diritti di tutti i Cittadini, ma ancor piu’ delle Minoranze!! Diritti stravolti quando una Minoranza deve combattere con i “poteri forti“  di banche e finanziarie  dentro il Tribunale di Salerno, simbolo di giustizia e Trasparenza, ma avamposto in ostaggio da anni del potere deviato del denaro!!“La misura è ormai colma”……, per usare volentieri le parole del Procuratore Giancarlo Caselli….non è piu’ possibile e sostenibile che Cittadini e Minoranze debbano darsi fuoco, negarsi il cibo ed essere spinti al rischio autolesionistico ed istigati al suicidio nel tentativo di far sentire la propria voce e per ottenere Giustizia dentro un Tribunale da cui partono pressioni per far dimettere i propri avvocati penalisti e civilisti che difendono quelle Minoranze da banche disoneste nelle procedure esecutive, ex quarta ed oggi  terza sezione del Tribunale….o che l’annientamento di ogni forza vitale e l’autodistruzione debba essere l’unica e definitiva strada per ottenere risposte ai propri Diritti, in un Palazzo di Giustizia, Tribunale di Salerno, Sede Istituzionale della Repubblica Italiana, ma da anni  preda ed ostaggio totale  dei poteri di Lobby Occulte e Deviate del Potere della Finanza, ancor più nelle procedure esecutive attivate dalle banche disoneste sfuggite per anni ed anni ad ogni controllo e vigilanza istituzionale !!! In piena responsabilità e con invito alla massima diffusione sul web e sulla carta stampata, poiché questi fatti gravissimi  devono essere assolutamente denunciati e divulgati come Diritto e Dovere Inderogabile anche oltre i limiti di dispositivi investigativi,  da chi nè ha consapevole conoscenza, poichè riguardano la stessa Sicurezza dei Poteri dello Stato,…con una Costituzione firmata con il sangue dei nostri Padri e che difenderemo  fino al sacrificio estremo della nostra stessa vita, inchiodandoci se necessario fino alle porte del Quirinale!…ringraziando per ogni sensibile attenzione,

Architetto Giancarlo Porcini,  24 aprile 2012    giangabbiano@gmail.com

 

2 pensieri su “Salerno: Lettera aperta alle Autorità, diniego di Giustizia!

  1. INVECE DELLE MIE PAROLE DI ARCHITETTO CHE FORSE QUALCUNO POTRA’ RITENERE AVVENTATE E POCO ATTENDIBILI IN DISPOSITIVI CHE REGOLANO L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA, ALLEGO QUI’ DI SEGUITO LA LETTERA DEL PM .GABRIELLA NUZZI CHE AVEVA GIA’ VISTO TUTTO NEL LONTANO GENNAIO 2009, QUANDO NEI DISPOSITIVI INVESTIGATIVI UTILIZZAVA ANCHE LA COMPONENTE PSICOLOGICA PER L’EMERSIONE DEI REATI,…

    PRECISO CHE LE ENTITA’ DEVIATE A CUI MI RIFERISCO NEI MIEI COMMENTI SI RIFERISCONO AL TRIBUNALE DI SALERNO, CERTAMENTE NON A STRUTTURE ISTITUZIONALI CENTRALIZZATE DELLO STATO,….COME IL CSM O LA CASSAZIONE,…SAREBBE……………………. RIDICOLO………………………………………………………..??

    ECCO LA LETTERA DEL PM: (testuale)

    L’addio del pm Gabriella Nuzzi. Lettera aperta.
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    da http://www.voglioscendere.it
    Questa è la lettera che Gabriella Nuzzi – pubblico ministero a Salerno, trasferita dal suo ufficio dal Csm su richiesta del ministro Alfano per aver osato indagare sul malaffare giudiziario di Catanzaro che aveva già espulso come un corpo estraneo Luigi De Magistris – ha inviato al presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, annunciandogli le sue dimissionidal sindacato delle toghe, che si è schierato dalla parte del ministro e del Csm. E’ un documento che parla da sè, per la sua dolente onestà intellettuale e per la sua drammatica rappresentatività dellanotte che avvolge la nostra democrazia.
    m.t.
    Alla Associazione Nazionale Magistrati – Roma
    “Signor Presidente,
    Le comunico, con questa mia, l’irrevocabile decisione di lasciare l’Associazione Nazionale Magistrati.
    Il plauso da Lei pubblicamente reso all’ingiustizia subita, per mano politica, da noi Magistrati della Procura della Repubblica di Salerno è per me insopportabilmente oltraggioso.
    Oltraggioso per la mia dignità di Persona e di essere Magistrato.
    Sono stata, nel generale vile silenzio, pubblicamente ingiuriata; incolpata di ignoranza, negligenza, spregiudicatezza, assenza del senso delle istituzioni; infine, allontanata dalla mia sede e privata delle funzioni inquirenti, così, in un battito di ciglia, sulla base del nulla giuridico e di un processo sommario.
    Per bocca sua e dei suoi amici e colleghi, la posizione dell’Associazione era già nota, sin dall’inizio.
    Quale la colpa? Avere, contrariamente alla profusa apparenza, doverosamente adottato ed eseguito atti giudiziari legittimi e necessari, tali ritenuti nelle sedi giurisdizionali competenti.
    Avere risposto ad istanze di verità e di giustizia. Avere accertato una sconcertante realtà che, però, doveva rimanere occultata.
    Né lei, né alcuno dei componenti dell’associazione che oggi degnamente rappresenta ha sentito l’esigenza di capire e spiegare ciò che è davvero accaduto, la gravità e drammaticità di una vicenda che chiama a riflessioni profonde l’intera Magistratura, sul suo passato, su ciò che è, sul suo futuro; e non certo nell’interesse personale del singolo o del suo sponsor associativo, ma in forza di una superiore ragione ideale, che è – o dovrebbe essere – costantemente e perennemente viva nella coscienza di ogni Magistrato: la ricerca della verità.
    Più facile far finta di credere alla menzogna: il conflitto, la guerra tra Procure, la isolata follia di “schegge impazzite”.
    Il disordine desta scandalo: immediatamente va sedato e severamente punito.
    Il popolo saprà che è giusto così.
    E il sacrificio di pochi varrà la Ragion di Stato.
    L’Associazione non intende entrare nel merito. Chiuso.
    Nel dolore di questi giorni, Signor Presidente, il mio pensiero corre alle solenni parole che da Lei (secondo quanto riportato dalla stampa) sarebbero state pubblicamente pronunciate pochi attimi dopo l’esemplare “condanna”: “Il sistema dimostra di avere gli anticorpi”.
    Dunque, il sistema, ancora una volta, ha dimostrato di saper funzionare.
    Mi chiedo, allora, inquieta, a quale “sistema” Lei faccia riferimento.
    Quale il “sistema” di cui si sente così orgogliosamente rappresentante e garante.
    Un “sistema” che non è in grado di assicurare l’osservanza minima delle regole del vivere civile, l’applicazione e l’esecuzione delle pene?
    Un “sistema” in cui vana è resa anche l’affermazione giurisdizionale dei fondamentali diritti dell’essere umano; ove le istanze dei più deboli sono oppresse e calpestato il dolore di chi ancora piange le vittime di sangue?
    Un “sistema” in cui l’impegno e il sacrificio silente dei singoli è schiacciato dal peso di una macchina infernale, dagli ingranaggi vetusti ed ormai irrimediabilmente inceppati?
    Un “sistema” asservito agli interessi del potere, nel quale è più conveniente rinchiudere la verità in polverosi cassetti e continuare a costellare la carriera di brillanti successi?
    Mi dica, Signor Presidente, quali sarebbero gli anticorpi che esso è in grado di generare? Punizioni esemplari a chi è ligio e coraggioso e impunità a chi palesemente delinque?
    E quali i virus?
    E mi spieghi, ancora, quale sarebbe “il modello di magistrato adeguato al ruolo costituzionale e alla rilevanza degli interessi coinvolti dall’esercizio della giurisdizione” che l’Associazione intenderebbe promuovere?
    Ora, il “sistema” che io vedo non è affatto in grado di saper funzionare.
    Al contrario, esso è malato, moribondo, affetto da un cancro incurabile, che lo condurrà inesorabilmente alla morte.
    E io non voglio farne parte, perché sono viva e voglio costruire qualcosa di buono per i nostri figli.
    Ho giurato fedeltà al solo Ordine Giudiziario e allo Stato della Repubblica Italiana.
    La repentina violenza con la quale, in risposta ad un gradimento politico, si è sommariamente decisa la privazione delle funzioni inquirenti e l’allontanamento da inchieste in pieno svolgimento nei confronti di Magistrati che hanno solo adempiuto ai propri doveri, rende, francamente, assai sconcertanti i vostri stanchi e vuoti proclami, ormai recitati solo a voi stessi, come in uno specchio spaccato.
    Mentre siete distratti dalla visione di qualche accattivante miraggio, faccio un fischio e vi dico che qui sono in gioco i principi dell’autonomia e dell’indipendenza della Giurisdizione. Non gli orticelli privati.
    Non vale mai la pena calpestare e lasciar calpestare la dignità degli esseri umani.
    Per quanto mi riguarda, so che saprò adempiere con la stessa forza, onestà e professionalità anche funzioni diverse da quelle che mi sono state ingiustamente strappate, nel rispetto assoluto, come sempre, dei principi costituzionali, primo tra tutti quello per cui la Legge deve essere eguale per deboli e potenti.
    So di avere accanto le coscienze forti e pure di chi ancora oggi, nonostante tutto, crede e combatte quotidianamente per l’affermazione della legalità.
    Ed è per essa che continuerò sempre ad amare ed onorare profondamente questo lavoro.
    Signor Presidente, continui a rappresentare se stesso e questa Associazione.
    Io preferisco rappresentarmi da sola”.
    Dott.ssa Gabriella NUZZI
    Magistrato

  2. LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO ANCHE COME PRESIDENTE CSM E GARANTE DELLA COSTITUZIONE

    e per conoscenza,
    PROCURA DI MILANO, PROCURATORE FRANCESCO GRECO
    PROCURA DI TORINO, PROCURATORE GIANCARLO CASELLI
    PRESIDENTE DI SEZIONE DI CASSAZIONE GIUSEPPE MARIA BERRUTI
    PROF. DOTT. MARIO FAVALLI, EX GIUDICE PROCURA GEN. LE CASSAZIONE

    Il sottoscritto Architetto Giancarlo Porcini,

    CHIEDE ALLE MASSIME AUTORITÀ’ DELLO STATO CHE VENGA INIBITA O CONTENUTA AD UN LIVELLO NON NOCIVO PER LA NOSTRA COSTITUZIONE, QUALSIVOGLIA ATTIVITA’ SVOLTA DA ALCUNI MAGISTRATI NELLA FUNZIONE DI “UOMINI D’AZIONE” COME BEN CHIARA LA DEFINISCE IL PROF. MARIO FAVALLI AUTORE DEL LIBRO RECENTE “ SI POTEVA FAR MEGLIO”, POICHÉ’ L’ALTERAZIONE, FINO ALLO SCONVOLGIMENTO DI PRINCIPI INDEROGABILI DELLE LEGGI, CODICI E DELLA STESSA COSTITUZIONE, DI ALCUNE FUNZIONI PRIMARIE DEL GIUDICE TERZO ANNIENTANO E PROFANANO PRINCIPI E REGOLE INSUPERABILI DELLA NOSTRA LIBERTA’ E DEMOCRAZIA, FINO ALLE CONSEGUENZE ESTREME DELLA ELIMINAZIONE FISICA DELLE MINORANZE NEI TRIBUNALI DELLO STATO!!

    Faccio un esempio di quanto pericoloso per lo Stato sia questa “anomalia”,.. riferendomi ad un recente e qualificato articolo apparso sul Corriere della Sera di giovedì 17 gennaio 2013 a firma del Presidente Giuseppe Maria Berruti che ringrazio vivamente per l’apporto di conoscenza in dispostivi strategici al buon funzionamento della giustizia, infatti egli afferma riferendosi ai Magistrati,..: “..la legge li rende titolari del potere diffuso. Ogni Magistrato è libero nell’interpretazione della legge. Libero perché la Costituzione scontò in anticipo il rischio di un certo grado di disordine, per conservare la scelta dell’indipendenza della Magistratura,….e poi prosegue Berruti,….”quello del giudice indipendente, oggi, è principio a rischio”
    Se l’interpretazione della Legge da parte di un Magistrato è certamente un metodo che aumenta “il grado di disordine e cioè la “ridondanza” usata spesso in linguaggi scientifici e che ne determina un certo progresso interpretativo sia di ricerca che semantico di leggi e codici,.. è però pericoloso andare a scardinare e profanare Funzioni Strategiche ed Intoccabili che si riferiscono alla terzietà del Giudice che deve decidere tra due parti opposte in un giudizio !!!
    L’intero sistema di amministrazione della Giustizia di una Nazione Democratica andrà in frantumi se questa funzione inderogabile viene meno con pericolo per la stessa Costituzione!!

    Per fare un esempio, è come se in una ricerca scientifica sui campi gravitazionali o in fisica quantistica, emerge all’improvviso un folle scienziato e asserisce nel 2013 che la terrà è certamente al centro del sistema solare!!,…sconvolgendo qualsiasi ricerca, !!!
    Nelle Università e nei Laboratori di ricerca di tutto il mondo questo folle personaggio sarebbe preso a calci nel sedere,…mentre nei dispositivi di amministrazione della giustizia vengono distesi tappeti d’oro a queste farneticanti affermazioni che tutti si affrettano a condividere applaudendo felici e contenti, inconsapevoli di vivere in un immenso Zuccotti Park ove il potere delle persone è più forte delle persone al potere !!!
    Per questa ragione

    CHIEDO CHE VENGA VALUTATA CON ATTENZIONE E SCRUPOLO LA REGISTRAZIONE DELL’INTERVISTA FATTA AD UN EX GIUDICE DELL’ESECUZIONE DI SALERNO DURANTE UN CONGRESSO ALL’ISOLA DI SAN SERVOLO-VENEZIA IL 21-23 SETTEMBRE 2011-VEDI CD-ROM,.. IN CUI AL MINUTO 1,35 QUESTO MAGISTRATO, OGGI CONSIGLIERE IN CASSAZIONE AFFERMAVA TESTUALMENTE CIRCA IL SIGNIFICATO DELLA FUNZIONE DEL GIUDICE DELL’ESECUZIONE NELLE PROCEDURE ESPROPRIATIVE:…. “è una funzione un po’ particolare che cerca di dare effettiva tutela al famoso creditore” (che al 99,999% sono banche e finanziarie, aggiungo) !!

    Se si tiene conto che negli Atti ingiuntivi “il passato in giudicato” del concetto di debitore e creditore specialmente nelle contabilità per scoperto di conto corrente che rendono del tutto incerto il concetto di “debitore” da parte dell’escusso,… avviene con grave violazione degli artt.3 e 24 Costituzione a danno di Minoranze che sono impedite ad opporsi nei 40 giorni previsti dalla legge agli atti ingiuntivi per grave devastazione delle loro forze economiche azzerate per decenni di usura bancaria subita,…si capirà quindi come la funzione geneticamente mutata del Giudice Terzo dell’Esecuzione trasforma questa inderogabile funzione Istituzionale in un Potente Difensora di Banche e Finanziarie,.. e quindi ancora porta alle estreme conseguenze l’anomalia inficiante con irreparabile assenza di un Giudice terzo, con irreparabili vendite all’asta di case e beni che Cittadini offesi dall’ usura si erano garantiti con l’onesto lavoro di una vita !!

    Per questo,
    CHIEDO ALLE MASSIME AUTORITÀ DELLO STATO PREPOSTE AL BUON FUNZIONAMENTO DELLA GIUSTIZIA NEI TRIBUNALI DELLO STATO, CHE VENGA INIBITA AD HORAS LA FUNZIONE DI ALCUNI MAGISTRATI CHE HANNO OPERATO ED OPERANO TUTTORA COME “UOMINI D’AZIONE” PROFANANDO ASSETTI STRATEGICI ALLA GIUSTIZIA, CREANDO GRAVISSIME ALTERAZIONI NEI TRIBUNALI DELLO STATO ED IN PARTICOLARE NEI DISPOSTIVI DELLE ASTE IMMOBILIARI E FALLIMENTARI OVE GIRANO COSPICUE RISORSE ECONOMICHE CON ALTO RISCHIO DI RICICLAGGIO ED AUTORICICLAGGIO DELLA MALAVITA ORGANIZZATA, …..
    ……INSOMMA DOPO LE STRAGI DELLE MINORANZE,… UN VERO ATTO DI GUERRA ALL’INTERA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA!

    Fatti ben più gravi sono stati esposti in recenti Denunce in Procura di Salerno dal 6 ottobre 2012 a data della presente,

    Giancarlo Porcini, architetto 18 gennaio 2013

    GIANCARLO PORCINI ARCHITETTO
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