Cava de’ Tirreni: ultimo atto, manifestazioni per ricordare presenza nella città metelliana governo greco esiliato nel 1944
Domani pomeriggio, sabato 28 aprile, a partire dalle ore 17 presso Villa Ricciardi, sede de La Nostra Famiglia, si svolgeranno alcune cerimonie ufficiali in ricordo della presenza a Cava de’ Tirreni nell’autunno del 1944 del governo greco in esilio. Si inizierà a Villa Ricciardi, che fu sede del governo greco in esilio, con lo scoprimento di una lapide commemorativa e l’alzabandiera delle due bandiere italiana e greca mentre il coro “Concerti Mantolinata dell’Unione Artistica di Perivoli” eseguirà l’inno greco e quello italiano. A seguire presso l’Hotel Victoria-Maiorino, anch’esso sede di una parte del governo greco nel 1944, si inaugurerà una mostra fotografica- documentale con testimonianze dell’epoca e si scoprirà una lapide a ricordo di quel soggiorno. Infine il coro ellenico si esibirà nella Sala Consiliare del Palazzo di Città e sarà ricordata la presenza a Cava del grande poeta, premio Nobel per la Letteratura, Giorgos Seferis, di cui sarà letta una poesia che testimonia la sua permanenza tra le amene colline metelliane. Alle cerimonie hanno annunciato la loro presenza l’Ambasciatore di Grecia a Roma S.E. Michael Cambanis e consorte, il sindaco di Acharnes, Ntouros Sotiris, il sindaco di Corfu, Ioannis Treplekis, il console italiano a Loutrachi, Kristos Papavassiliou, in vece dell’Ambasciatore di Grecia presso la Santa Sede (S.E. Miltidias Hiskakis) Mouzakitis Alexandros, quattro alti ufficiali della Nato, il presidente della Federazione Ellenica, Nikos Barkas, e il presidente della Comunità Ellenica della Campania, Jannis Khorintios. Durante la serata sarà, infine, data lettura di uno scritto inviato al sindaco Marco Galdi dallo statista greco George Papandreu, nipote di quel Giorgos Papandreu primo ministro all’epoca dello sbarco alleato a Salerno, con il quale, augura alle iniziative messe in cantiere dal sindaco Galdi e dal collega di Baronissi Moscatiello di poter contagiare tutta l’Europa.