San Gennaro rinnova il miracolo

di Rita Occidente Lupo

San Gennaro, ha fatto la grazia! Il Suo sangue,  s’è sciolto sotto gli occhi dei fedeli assiepati nella cattedrale partenopea. Col fiato sospeso quanti, secondo una tradizione, vedono nella mancata realizzazione dell’evento, un presagio funesto per la città. Malgrado le raccomandazioni delle autorità civili e religiose, già dai primi vespri del Sabato. Infatti, in passato, un altro momento in cui l’evento prodigioso non s’è verificato. I Napoletani, che devono al proprio Patrono, ogni sorta d’affezione, guardano al martire cristiano sempre con cuore gonfio di speranza. Le ampolle, sotto gli occhi di tutti, hanno evidenziato il liquido sciolto, non più denso. Quelle provette che una pia donna raccolse dalla decapitazione, oggetto di culto nella Chiesa omonima. Il prodigio, analogo anche a Ravello ( il sangue di San Pantaleone, in occasione della sua festa, il 27 luglio, si liquefa) e ricorda anche quello del martire Lorenzo, bruciato su una graticola. San Gennaro, dunque, ha fatto un po’ attendere i suoi favori ma poi, fedele ad uno dei tre appuntamenti annui, 19 settembre, 16 dicembre e prima domenica di maggio, ha ascoltato le suppliche oranti dei fedeli. Che, specialmente col clima incandescente nazionale, la crisi economica ed i costanti problemi che assediano il Paese e la regione, gli hanno rinnovato il proprio affidamento, con le parole di sempre “San Gennaro, aiutaci tu!”

3 pensieri su “San Gennaro rinnova il miracolo

  1. E bravo il cardinale, tutto sommato Napoli non va delusa. Prima o poi qualcuno ne parlerà nel “Magician book” …

  2. A settembre,giorno 19, senza saperlo, andammo in gita a Napoli ed appena entrati nella chiesa di S. Gennaro fu annunciato lo scioglimento del liquido nell’ampolla grande e centrale, mentre quella più piccola laterale si presentava, oramai, secca. Il cardinale continuava a girare la teca con un movimento costante che garantiva la visione del solido/liquido in movimento e trasformazione da grumoso a semiliquido, a liquido credo, perché non ho potuto guardare a lungo.
    E’ singolare un fenomeno che tiene conto di differenti condizioni, anche fisico/chimiche ma, specie di questi tempi, come in altri passati, la gente, forse, si attacca alla speranza. Ci sono, come accennato nell’articolo, altri fenomeni analoghi e, tutto sommato, se il loro effetto è positivo sul rasserenamento delle persone lasciamo che l’armonia faccia il suo corso, ma anche che lo spirito gentilmente positivista rimanga libero nel suo cammino di ricerca. Una convivenza pacifica dunque, speramus.

  3. Già per quanto riguardava san Giuseppe ti ho detto di ” Scherza con i fanti ma lascia stare i santi”… Ma tu non hai capito l’avviso… Vedrai come li pregherai i santi quando avrai qualche guaio….Altro che fare l’ironia…Un pò di rispetto per i milioni di napoletani che venerano e pregano san Gennaro!

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