Il Salerno Calcio lascia l’inferno della D e approda tra i Pro

Maurizio Grillo

Il Salerno esce dall’inferno dei dilettanti e riapproda tra i professionisti. In un Arechi vestito a festa (oltre diecimila i presenti sugli spalti, splendide scenografie nel corso del pre partita e ad inizio ripresa) il Monterotondo non può nulla e cade sotto i colpi dei blaugrana. L’evidente differenza di valori in campo ha fatto nascere rammarichi nel pensare che avremmo potuto festeggiare la promozione con largo anticipo, ma, parafrasando le parole di un Perrone soddisfatto a metà a fine gara e, probabilmente, già consapevole di non rientrare nei piani futuri della società, c’era anche il rischio di gettare tutto alle ortiche non vincendo il campionato. Il gol giunto dopo pochi istanti dal calcio d’inizio ha messo in discesa una gara che è stata condotta in scioltezza per tutto l’arco della sua durata. Iannarilli non si è praticamente mai sporcato i guantoni ed è esente da colpe sul gol subito. La difesa è stata impegnata raramente ed ha meritato in blocco la sufficienza. Il centrocampo ha disputato una prova egregia: Giacinti e Proia sono stati motorini inesauribili, abili nel recupero del pallone e nell’impostazione della manovra, mentre Montervino, apparso molto in palla dopo la squalifica scontata contro il Fidene, si è reso protagonista di diversi inserimenti offensivi ed avrebbe meritato il gol nel giorno della festa. Caputo ha tentato in numerose circostanze la via della rete, ma ha il merito d’aver orchestrato ottimamente le azioni d’attacco e di aver recapitato due assist d’oro per i gol di Biancolino e De Cesare. Il “Pitone”, con i due gol di oggi, ha raggiunto quota 20 ed ha impresso la propria griffe sulla promozione, mentre Il Toro di Mariconda, quarant’anni e non sentirli, protagonista nei festeggiamenti post gara durante i quali ha causato anche uno stiramento a Lotito in seguito ad un gavettone, pur dimostrando d’aver avvertito notevolmente il peso della posta in palio, ha saputo chiudere definitivamente l’incontro e dare il via a festeggiamenti. La città di Salerno può tirare, dunque, un bel sospiro di sollievo e torna in palcoscenici più consoni al blasone sportivo della squadra. E’ una vittoria che deve essere accolta con positività, ma che deve costituire la molla per continuare il progetto iniziato quest’anno. Ora l’obiettivo sarà far bella figura nella Poule Scudetto dando spazio, magari, a coloro i quali hanno giocato di meno nel corso dell’anno ed allestire una squadra per primeggiare in Lega Pro, sia se sarà Prima, sia se sarà Seconda Divisione. Ad maiora semper!