Bracigliano: insediamento amministrativo, comincia l’era Rescigno, Iuliano all’opposizione
Il vecchio mandato a casa, congedato con una schiacciante vittoria elettorale, senza ripensamenti. Dopo 20 anni, troppi a detta di molti, sotto l’egida dell’ex senatore Gianni Iuliano. Nel senso che per ben due mandati sindacali Gianni Iuliano, in uno di questi anche senatore della Repubblica, a capo del Comune di Bracigliano ed il decennio successivo, da garante, con l’Amministrazione capeggiata da Ferdinando Albano, suo storico antagonista, poi riappacificatosi sotto il simbolo Pd. Ma la popolazione, lamentava la stasi ammnistrativa che aveva vissuto nel decennio Albano, che per un periodo aveva visto anche l’ex senatore, come vice sindaco poi dimessosi. Intanto Iuliano era diventato vicepresidente dell’amministrazione provinciale, retta da Angelo Villani, in qualità anche di assessore al bilancio. La sua ridiscesa in campo amministrativo contro “La Svolta” di Antonio Rescigno, con in lista ancora il sindaco uscente Albano, non plaudita dai cittadini. Nell’aria, infatti, la voglia di cambiamento, d’inversione di rotta. A Iuliano, tante colpe additate, tra le quali quella di aver ripreso nella sua competizione Albano, dopo essersi dimesso. Ed ancora, che ormai avendo ricoperto tanti ruoli, pur giusto ceder il passo al nuovo, anche se Rescigno, già sceso in campo ed ugualmente nell’amministrazione Albano, da vicesindaco, aveva dato le dimissioni. Fatto sta che ora, più agguerrito che mai Rescigno era partito in una corsa determinato a sedersi da Primo Cittadino. Iuliano, che non appenderà mai la politica al chiodo, come registrato anche nel day after elettorale, ugualmente era stato pronto a rimettersi in corsa. Di qui una campagna elettorale connotata da veementi attacchi contro l’amministrazione uscente e da suggerimenti a Iuliano, con un nutrito curriculum politico a suo attivo, a farsi da parte. Invece, l’ex senatore, ha mantenuto un tono più composto, come nel suo stile, meno sanguigno dell’urlante Rescigno dai palchi! Ma dalle urne, il fatidico verdetto vincente per Rescigno. Al di là dei programmi e dei pii propositi, dei candidati in lista e delle modalità della composizione, Bracigliano vivrà una nuova stagione, non più nel segno della continuità e tantomeno “Dell’usato sicuro” slogan di Iuliano durante i comizi. Un nuovo parterre, in un momento non certamente felice sotto il profilo economico, che richiederà molta inventiva per rinvenire fondi e mantenere le promesse elettorali. Rescigno, già a capo della Comunità Montana zona Irno, ha mostrato in passato come si possa anche affrontare il problema occupazionale, avendo creato posti di lavoro nell’ambito dell’ente montano. Sempre a contatto col territorio, ha evidenziato anche di esser pratico d’urbanistica, nella sua professione di geometra. Al suo fianco, volti vecchi e nuovi alla politica. Se Linda Corvino, già transitata per competizioni, Anna Campanella, neofita. Questo solo in tema di quote rosa. Per quanto riguarda il programma elettorale, Rescigno ed i suoi dovranno rimboccarsi seriamente le maniche, per far fronte alle precarie condizioni economiche in cui versa l’ente, con gravosi debiti. Domani, l’insediamento con in maggioranza: Antonio Rescigno sindaco che si trattiene la delega al bilancio, Domenico Moccia, assessore ai lavori pubblici; Gerardo Moccia vice sindaco con delega attività produttive e commercio; Anna Campanella, politiche sociali; Giovanni Cardaropoli politiche giovanili, con all’opposizione Gianni Iuliano, Ferdinando Albano e Maria Siniscalchi. Se qualcuno auspicava le dimissioni di Iuliano, s’è dovuto ricredere: più che mai convinto nell’andare avanti, l’ex senatore ha rimarcato un’opposizione tenace ed attenta, dichiarando che non intende assolutamente venir meno alla fiducia elettorale, che in ogni caso la popolazione gli ha tributato. Ora Rescigno ed i suoi, dovranno fare i conti con lui! Intanto il peones de La Svolta va a testa alta sulla faticata Prima Poltrona, con un soddisfacente consenso popolare, che gli dà il polso del suo costante apporto col territorio, con la gente “con la quale m’intrattengo costantemente- commenta- per una politica costante, non come altri che si son rivisti in paese solo per le elezioni, sui reali bisogni civici. Manterremo ciò che abbiamo enunciato dai palchi, per far sì che il nostro paese possa finalmente recuperare vivibilità ed economia, così sepolte da troppo tempo!”