Salerno: il porto sostenibile, proposta dell’Ordine degli Ingegneri
Attenzione puntata sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale connessa con la realizzazione, il mantenimento ed il potenziamento di una infrastruttura portuale, atteso che la scelta di impiantarla su di un dato litorale deve scaturire da un processo di pianificazione territoriale strategica condivisa e complessa (economica, politica, sociale ed ambientale), volta allo sviluppo dei territori da essa sottesa. E’ il tema cardine del Convegno “Programmazione e sviluppo portuale”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno, presieduto da Vincenzo Corradino, che si che si è tenuto in una location (Hotel Torre Oliva) con vista sul “Porto modello di Policastro”, quello sul quale è stata studiata la possibilità di utilizzare un impianto fotovoltaico. “Le parole dissesto idrogeologico, che rievocano alla mente le immagini dei disastri che hanno flagellato il territorio italiano, definiscono la condizione che caratterizza aree ove processi naturali o antropici, relativi alla dinamica dei corpi idrici, del suolo o dei versanti, determinano condizioni di rischio sul territorio” (Art. 54 d.Lgs 152/2006 smi); quindi, definiscono un fenomeno naturale a cui è soggetto un territorio nella ricerca di una condizione di equilibrio sempre più stabile, ma che, in presenza di elementi vulnerabili (persone, infrastrutture ed edificazioni), genera condizioni di rischio”. E’ la premessa dell’intervento dell’ingegnere Elisabetta Romano al convegno, che ha avuto lo scopo di mettere a confronto diverse competenze ingegneristiche sull’argomento. Ci hanno infatti lavorato cinque commissioni, tra cui proprio quella al dissesto idrogeologico, presieduta dall’ingegnere Romano, una commissione giovane, prima in Italia e che intende far partire dal concetto di “sostenibilità del dissesto idrogeologico” il momento in cui si avvia la realizzazione di un porto. Anima del Convegno l’ingegnere Attilio Tolomeo, presidente della Commissione Marittima: “Sostenibilità come nuovo modo di costruire i porti – ha sintetizzato – coniugando le molte facce del tema, facendo incontrare tra loro conoscenze e competenze diverse”. E infatti dalla sinergia tra gli studi degli ingegneri delle Commissioni Marittima (presidente Attilio Tolomeo), Dissesto Idrogeologico (Elisabetta Romano), Sicurezza (presidente Mario Caputo), Ambiente (presidente Pietro Di Maio), Protezione civile (presidente Gaetano Barra), nasce il progetto del porto sostenibile, con richiamo chiaro alla normativa nazionale ed europea nel campo ambientale e in riferimento alle attività che si svolgono in ambito portuale. Porti gestiti come aziende, serviti di energia da pannelli fotovoltaici, capaci di gestire i rifiuti in maniera efficiente, di riciclare velocemente le acque. Così Salerno vuole sfruttare la risorsa mare e pensare ad un futuro tra i best player del bacino del Mediterraneo, oggi Barcellona, Genova, Taranto, come appena pubblicato sul nuovo numero di “Porti e Mediterraneo”, la newsletter semestrale di Assoporti (Associazione dei Porti Italiani) ed SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo). I saluti introduttivi sono stati del Sindaco di Santa Marina Dionigi Fortunato, del Consigliere regionale e Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Salerno Giovanni Fortunato, del Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno Andrea Agostinelli e del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno Vincenzo Corradino, che ha fatto notare come anche nella provincia di Salerno il porto sia uno dei comparti a più forte crescita e uno dei maggiori catalizzatori di investimenti. I lavori sono stati coordinati dal Presidente della Commissione Marittima Attilio Tolomeo. Nella prima parte interverranno componenti della Commissione Marittima: Giovanna Donnarumma sulle dighe, Annapaola Fortunato e Mattia Bruno Francavilla sul dragaggio, Daniela Viviani sui dati del sondaggio sul soddisfacimento degli operatori marittimi in provincia di Salerno, Giuseppe Buono sul modello “Porto di Policastro” e il fotovoltaico. Hanno relazionato, poi, i presidenti delle commissioni: Mario Caputo sul lavoro nei porti, Elisabetta Romano sulla sostenibilità del dissesto idrogeologico, Gatano Barra sulla gestione delle emergenze di protezione civile, Pietro Di Maio sugli agenti inquinanti del mare e dei porti. Interverrà ancora sulla normativa e la giurisprudenza del settore Renato Martuscelli, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.