La marcia della vita di Casini
Il direttore di Riscossa Cristiana, Paolo Deotto, in un’informativa del 19 Maggio 2012, ha giustamente denunciato una posizione evidentemente non troppo cristiana dell’on. Carlo Casini che, dalle pagine di “LaStampa.it”, sembra esprimere una forte condanna contro la Marcia per Vita che si è tenuta a Roma il 13 Maggio scorso. Quali le presunte dichiarazioni dell’on. Carlo Casini, già leader del Movimento per la Vita? Secondo l’editorialista Flavia Amabile, lo stimato on. Casini avrebbe dichiarato: «non ci appartengono i toni e le modalità di organizzazione […] Per quel riguarda andiamo avanti nella battaglia per la vita ma in modo diverso e domani sarà l’occasione per fare il punto su dove si è e dove si vorrà andare puntando soprattutto sull’informazione nei consultori e negli ospedali […] ma senza criminalizzare le donne […] non siamo noi quelli che aggrediscono le donne» [1]. Dalle pagine web di Riscossa Cristiana [2] la premessa del direttore Paolo Deotto è semplice ed esplicativa, difatti dice:«Era probabilmente inevitabile. I nostrani mestieranti del potere, tecnici o politici, o come diavolo vogliano chiamarsi, soprattutto di una cosa hanno terrore: delle iniziative che nascono realmente dalla gente, dal “basso”, che colpiscono, soprattutto quando hanno un grande successo, e che non sono controllabili e utilizzabili per giochini di potere, poltrone, personali utilità. La Marcia per la Vita del 13 maggio 2012 è stato un innegabile successo, portando in piazza 15.000 persone di ogni parte d’Italia, e anche di tanti Paesi esteri. Inevitabile quindi la reazione, ancor più scomposta e rabbiosa quando nulla, ripeto nulla, nell’andamento della manifestazione ha potuto fornire spunti per critiche serie su cose serie. Come si può criticare un corteo che sfila in perfetto ordine, con tanta partecipazione di religiosi, onorato anche dalla presenza del Cardinale Raymond Leo Burke, e concluso con una Santa Messa celebrata dal Cardinale Angelo Comastri, un corteo in cui si recita anche il Rosario, un corteo privo di ogni insegna politica? Poiché mancano i dati di fatto per criticare, si ricorre al mezzo più collaudato: si inventano fesserie». Prosegue, altrettanto chiaramente, il prof. Deotto: «Ora, finché i soliti adoratori della morte, radicali sparsi, membri di quella carnevalata che è la UAAR, libertari con la nebbia nel cervello, parlano di presenza di movimenti “neonazisti”, beh, poveretti, suscitano più risate che rabbia. Non hanno argomenti, e ripetono da secoli le stesse litanie, inventano, e dimostrano anche di essere degli ignorantoni, perché proprio il nazismo, con le sue follie genetiche e le sue aspirazioni a selezioni di razza e aborti selettivi è stato ed è uno dei loro principali ispiratori. Ben più triste è invece constatare che ha perso completamente i cavalli proprio chi, per veste “ufficiale”, dovrebbe essere il massimo difensore della vita in Italia, ovvero Carlo Casini, leader da decenni dello storico Movimento per la Vita, un organismo in cui lavorano tantissimi volontari, che con coraggio e abnegazione salvano vite umane. Invece il loro Presidente parla, parla, parla, e farebbe meglio a non farlo, perché i risultati sono disastrosi». Seguono delle considerazioni esposte da un volontario della MPV, acronimo di Movimento per la Vita: «Come volontario del Movimento per la Vita che ha partecipato alla marcia del 13 maggio a Roma, non posso non ricordare alcuni fatti: lì, a Roma, il 13 maggio, ho visto più persone del Movimento per la Vita di quelle che avevo incontrato per il Lifeday del 2011, sponsorizzato con tanta foga (ora capisco perchè: per contrastare la marcia di Desenzano) da Carlo Casini. Quanti eravamo, infatti, al Lifeday 2011, in cui Casini aveva mobilitato tutto il Movimento, attraverso mail della segreteria generale, articoli ed editoriali su “Sì alla Vita”, articoloni su Avvenire? Direi tra i 60 e gli 80, di cui molti presenti perché membri del direttivo convocato per l’occasione, più alcuni altri di cui potrei fare il nome (che quest’anno invece hanno optato per l’evento del 13 maggio, in quanto scandalizzati dalla pochezza del Lifeday 2011). Per constatarlo basta guardare le foto dell’evento pubblicate sul sito ufficiale del Lifeday (vedi nota tre [3]).Cosa è successo dopo Desenzano e dopo il flop atomico del Lifeday? Che Carlo Casini, da navigato politico quale è, ha capito che non era più in grado di dire: “Il Movimento pro life sono io; per i pro life parla uno e uno solo: io”. Molti uomini di Chiesa e molti politici si sono resi conto ormai che in tanti anni la forza culturale del MpV è stata soffocata. Non ci sono, nel Movimento, molte persone che spicchino nel dibattito pubblico, politico, giornalistico… per competenza o altro. Se ci sono, vengono silenziate. C’erano, però… Casini, con il sua egocentrismo carlocentrico, le ha allontanate una ad una. Ed ora si sente franare la terra sotto i piedi. Solo così si può capire perché per la prima volta abbia lanciato un evento molto grande: quello del 20 maggio. Ma poiché sa che il movimento, dissanguato durante la sua presidenza, è spaccato, e che spesso i militanti e i volontari non sono motivati, ha giocato d’astuzia. Non vuole perdere il confronto a distanza (lui lo interpreta così perché vede sempre tutto in relazione al suo successo o insuccesso personale, infatti non ha speso una parola prima della marcia del 13, se non per sconsigliare a tutti la partecipazione, e neppure una, dopo, per difendere i manifestanti, tra cui suoi presidenti regionali e locali, dall’accusa infame di razzismo ed altro), per cui ha deciso:– Per avere gente occorre spendere molti soldi, e offrire il pullman gratis a molte persone (quando mi hanno offerto di venire gratis a Roma, il 20 maggio, ho risposto: “preferisco a pagamento il 13”…); – Soprattutto occorre invitare altri, i Movimenti laicali, CL, i Focolarini, i Neocatecumenali, il Movimento Cristiano Lavoratori ecc… loro sì portano gente, loro sì che sono un popolo! Sì, è vero, loro portano la gente che il Movimento per la Vita non porta più. Se qualche amico del Movimento che non è ancora stato espulso o che non se ne è ancora andato leggesse, dica se non è vero? Non abbiamo più militanti, persone entusiaste, appassionate, disposte a muoversi, dobbiamo chiederla “in prestito” ad altri …Così Casini si farà bello, ancora una volta. Farà il padrone di casa, umiliando ancora una volta i suoi dirigenti e vice presidenti, ma con persone non portate da lui; con i soldi del Movimento centrale; ma pur sempre al chiuso, in una stanza del Vaticano, perché Casini vuole le autocelebrazioni e gli onori, ma non i problemi dell’agone pubblico ….In ogni modo, comunque vada il 20 , ricordo due cose: l’incontro del 20 non ci sarebbe mai stato, se altri non avessero organizzato la marcia del 13 e Casini non si fosse in ombra (c’è dunque qualcosa di buono anche nell’orgoglio di Casini: lo ha stimolato, finalmente, a muoversi un po’); l’incontro del 20, così anonimo, così incapace di impensierire la cultura laicista, non oscurerà certo la manifestazione di popolo, spontanea, viva, allegra, unitaria, all’aria aperta, del 13 maggio! Dove eravamo anche non pochi di noi, del Movimento per la Vita, in incognita, però, per non ricevere dure reprimende (quanti presidenti che volevano aderire alla marcia del 13, richiamati all’ordine!!)E’ ora di uscire dalle catacombe, e di svincolarsi dai protagonismi di un politico che è entrato in Parlamento subito dopo essere entrato nel Movimento, e che da allora non ha mai ceduto un posto di potere. Auguri, amici del Movimento per la Vita, perché è il momento di ripartire, con lo slancio di un tempo..liberi dalle pastoie dei calcoli e dei personalismi … E’ ora che il Movimento per la vita rinasca, non solo nella sua emerita attività di assistenza, ma anche come forza culturale in grado di influenzare la società e di reagire con serietà e consistenza alla cultura di morte che si diffonde vieppiù …».Che cosa si può aggiungere? Niente, semplicemente una sintesi: 1) Se sei cattolico e se sei “tradizionalista”, quindi non sei eretico (come coloro i quali, seppur battezzati, scientemente vengono meno ai dettami della Tradizione e del Deposito), allora sei “violento” ed è necessario diffamarti, perché con la Dottrina mai nessuno ti potrà mai colpire; 2) Ecco la prima presunta diffamazione “non ci appartengono i toni e le modalità di organizzazione”; 3) Ecco un’altra presunta diffamazione “ma senza criminalizzare le donne […] non siamo noi quelli che aggrediscono le donne”; 4) Le considerazioni esposte dal prof. Deotto, seppur molto focose, sono condivisibili al 100%; 5) La lettera esplicativa dell’ex volontario del MPV è altrettanto esplicativa e “per la verità, che rende liberi”; 6) La poltrona crea frattura, quindi speriamo che lo Scranno ricomponga questa presunta crepa; 7) La non rappresentatività del dott. Casini all’interno del MPV sembra essere fatto noto. Se si perde il cosiddetto “polso della situazione”, viene meno la finalità stessa delle “pubblic relation”, dunque si perdono consensi; 8) Come fattomi notare da un lettore di Pontifex.Roma, va detto che l’on. Carlo Casini, prima di dedicarsi al mestiere della politica, era magistrato e si occupava particolarmente del crimine di “procurato aborto”. Sarebbe interessante scoprire che atteggiamento aveva nei confronti delle donne che abortivano. Forse le “stangava” senza particolare clemenza, facendone le principali colpevoli? O forse no? Controlleremo qualche verbale a motivazione di sentenze. A questo punto, dato che da una parte c’è Cristo (verità) e dall’altra c’è Satana (menzogna), o si viene a capo della presunta vicenda, con eventuali pubbliche scuse, oppure si cede allo “spirito del mondo”.San Tommaso, a proposito dei cosiddetti “vignaiuoli”, ci dice:«Sembra che Cristo sia stato riconosciuto dai suoi persecutori. Infatti […] nel Vangelo si legge che “i vignaiuoli vedendo il Figliuolo dissero tra loro: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo”. E San Girolamo commenta: “Con queste parole il Signore dimostra in modo evidentissimo che i principi dei giudei crocifissero il Figlio di Dio non per ignoranza, ma per invidia. Capirono cioè che egli era colui di cui il profeta aveva predetto: Chiedi e io ti darò le genti in eredità”. Sembra quindi che costoro abbiano conosciuto che egli era il Cristo, ossia il Figlio di Dio». Il Dottore angelico dirime la questione così:«Parlando dei giudei bisogna distinguere tra maggiorenti e la gente del popolo. I maggiorenti, che erano detti loro principi, certo lo conobbero, secondo l’autore delle Quaestiones Novi et Veteris Testamenti, come del resto gli stessi demoni riconobbero che egli era il Cristo promesso: “infatti essi vedevano avverarsi in lui tutti i segni predetti dai profeti”. Essi però non conobbero la sua divinità: ecco perché l’Apostolo afferma, che “se l’avessero conosciuto, mai avrebbero crocifisso il Signore della gloria”. Si noti però che tale ignoranza non li scusava dal delitto: perché si trattava di un’ignoranza affettata. Essi infatti vedevano i segni evidenti della sua divinità: ma per odio ed invidia verso Cristo li travisavano, e così non vollero credere alle sue affermazioni di essere il Figlio di Dio. Di qui le parole del Signore: “Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero peccato: ma ora non hanno nessuna scusa del loro peccato”. E ancora: “Se non avessi compiuto tra loro le opere che nessun altro ha compiuto, non avrebbero peccato”. Perciò si possono applicare ad essi le parole di Giobbe: “Essi dissero a Dio: Allontanati da noi, noi non vogliamo conoscere le tue vie”. Il popolo invece, che non conosceva i misteri della Scrittura, non conobbe pienamente né che egli era il Cristo, né che era Figlio di Dio: sebbene alcuni del popolo abbiano creduto in lui. E anche se talora essi sospettarono che fosse il Cristo, per la molteplicità dei segni e per l’efficacia del suo insegnamento, come nota l’evangelista Giovanni, tuttavia poi furono ingannati dai loro capi, al punto di non credere né che era il Figlio di Dio, né che era il Cristo. Di qui le parole di S. Pietro: “So che avete agito per ignoranza, al pari dei vostri capi”; cioè perché sedotti da essi».Ed ancora:«Le parole suddette appartengono ai vignaiuoli, i quali nella parabola rappresentano i capi del popolo, che riconobbero in lui l’erede, in quanto capirono che egli era il Cristo promesso nell’antica legge. Ma contro questa conclusione sembrano stare le parole del salmista: “Chiedi a me, e ti darò le genti per tuo retaggio”; poiché al Cristo cui si riferiscono viene anche detto: “Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato”. Quindi se i capi conobbero che (Gesù) era colui cui erano state indirizzate le prime, ne segue che conobbero anche esser lui il Figlio di Dio. – Inoltre il Crisostomo afferma, che “essi conobbero esser lui il Figlio di Dio”. – E S. Beda, commentando le parole evangeliche, “Perché non sanno quello che essi fanno”, ha scritto: “Si noti che egli non prega per coloro i quali capivano che egli era il Figlio di Dio, e preferivano crocifiggerlo piuttosto che riconoscerlo”. A ciò si può rispondere che essi lo conobbero quale Figlio di Dio, non per natura, ma (di adozione) per l’eccellenza della sua grazia singolarissima. Tuttavia si può anche dire che l’abbiano conosciuto come vero Figlio di Dio, perché ciò risultava loro dall’evidenza dei segni, ai quali però per odio e per invidia non vollero arrendersi, riconoscendolo come Figlio di Dio». [4] Ora, se il “principe” del “popolo” MPV, così come appare dalle dichiarazioni fatte, “crocifigge” la Marcia per la Vita che, dati i segni, è stata chiara espressione del Cristo vivente, del Dio (Uno e Trino) che anima i cuori di chi crede in LUI, vien da sé quanto esposto da San Tommaso. Non penso che servano altre parole, se non il dato certissimo che l’on. Casini alla Marcia per la Vita non c’era, altrimenti avrebbe incontrato solamente tanti Frati, molte Suore, numerosi Preti, genitori con prole, giovani in preghiera e nessun “Mostro”.
Carlo Di Pietro
Note:
[1] http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=1661&ID_sezione=274
[2] http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1565:marcia-per-la-vita-le-sconcertanti-affermazioni-di-carlo-casini-un-volontario-del-mpv-risponde-con-una-premessa-di-paolo-deotto&catid=60:spazio-per-la-vita&Itemid=123
[3] http://fotoalbumnew.aruba.it/fotoalbum_lifeday_it/5f0713a8c7f.html
[4] San Tommaso, Summa Theologiae, III, q.47