Salerno: La Resistenza moderata de “Il partigiano Montezemolo”

Studio di documenti, saggi e libri di memorie, interviste a testimoni dell’epoca e consultazione di archivi familiari: sono le fonti con cui il giornalista e scrittore Mario Avagliano è riuscito a ricomporre i pezzi dell’esistenza di un uomo cui la storiografia non ha reso il giusto merito. Stiamo parlando di Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, ufficiale italiano, comandante del Fronte Militare Clandestino, martire alle Fosse Ardeatine, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, ma soprattutto uno tra i più importanti protagonisti della Resistenza moderata del secondo dopoguerra. Grande riscontro di pubblico per “Il partigiano Montezemolo. Storia del capo della resistenza militare nell’Italia occupata” (Dalai Editore), nuovo lavoro editoriale di Mario Avagliano, ospite lo scorso sabato 19 maggio di “Primavera Einaudi”, rassegna letteraria organizzata dal Comune di Salerno – Assessorato alla Cultura, dal Punto Einaudi di Salerno e dall’Associazione culturale “Koinè” per rendere omaggio a Giulio Einaudi a cento anni dalla nascita.«Un uomo che ha partecipato con grande spirito di sacrificio alle guerre di liberazione, pur non avendo identificato la sua azione in guerriglie in montagna al fianco delle formazioni partigiane contro i reparti tedeschi e della Rsi, oppure con i sabotaggi compiuti in città dai Gap e dalle Sap»: così Avagliano ha presentato al pubblico del Punto Einaudi di Salerno il “partigiano con le stellette”, durante l’appuntamento che ha visto anche la partecipazione di Aldo Pavia, esponente ANED ed ANPI di Roma, nonché Presidente onorario dell’Associazione “Memorie”, di Maria Teresa Fulco, Presidente dell’Associazione “Memorie”, e di Luigi Giannattasio, Presidente ANPI di Salerno. Già alla sua seconda edizione ad appena un mese dall’uscita, ne “Il partigiano Montezemolo” Avagliano narra le “coraggiose” vicende di Lanza di Montezemolo: dalla Guerra di Spagna alla seconda Guerra Mondiale, dal colpo di stato che destituì Mussolini al ruolo di segretario particolare di Badoglio dopo il 25 luglio 1943,  dal comando della Resistenza militare in Italia alla tragica fine del 24 marzo 1944 nelle Fosse Ardeatine, a Roma. Fatti, aspetti, pezzi di storia spesso misconosciuti, ma che grazie al certosino lavoro del giornalista e storico originario di Cava de’ Tirreni (Sa) restituiscono la giusta benemerenza ad un eroe italiano di prima grandezza. «Una biografia che non indulge mai alla retorica o all’agiografia, tenendo ferma la barra di una ricostruzione puntuale e documentata in ogni dettaglio, come è testimoniato dal ricco apparato di note. Un libro di storia scritto con il rigore dello specialista e con freschezza narrativa. Un “romanzo non romanzato”, che svela un eroe italiano di prima grandezza, che se non fosse stato trucidato alle Fosse Ardeatine, sarebbe stato senza ombra di dubbio un protagonista dell’Italia del dopoguerra», come ebbe a dire Aldo Cazzullo sulle pagine del Corriere della Sera. Intanto stasera, lunedì 21 maggio, presso il Punto Einaudi di Salerno (sito in Corso Vittorio Emanuele – piazzetta Barracano, n. 94), è in programma un nuovo incontro della kermesse “Primavera Einaudi”. Alle ore 19.00, accompagnato dallo scrittore Diego De Silva e dal giornalista de “Il Mattino” Marcello Napoli, Domenico Starnone presenterà il suo nuovo romanzo, “Autobiografia erotica di Aristide Gambía”.