Scoutismo e religione: legge e promessa
La Promessa impegna il ragazzo a compiere il proprio dovere verso Dio in modo attivo, cioè attraverso lo sviluppo del corpo, della mente e dell’amore del prossimo. Per Baden Powel, la Promessa è più di un giuramento, mediante la quale ci si impegna a fare del proprio meglio. Così la sintetizzava “Prometto…di compiere il proprio dovere verso Dio e verso il Re(la patria), di compiere ogni giorno una buona azione; di obbedire alla Legge dell’Esploratore”. Per lui è importante “dare una forma di educazione positiva invece di limitarci ad inculcare precetti negativi, perché il ragazzo o la ragazza sono sempre più pronti a fare che a digerire…La base religiosa soggiacente a questa attività è comune a tutte le confessioni religiose” e si spiega meglio “<nella Promessa non si dice “essere fedeli a Dio” ma “compiere il mio dovere verso Dio”. Non è un atteggiamento mentale, ma impegna a fare qualcosa: un atteggiamento positivo, attivo…ne deriva quindi che, il primo punto, prima che la promessa sia pronunciata, è di sincerarsi che il ragazzo abbia qualche percezione di Dio”(1927). Per BP, le attività scout tendono in modo concreto a far uscire il ragazzo dal solco dell’egoismo. Riprendendo, in stile scout, la parabola dei talenti, dice “che il ragazzo può rendersi conto che tra i suoi “doveri verso Dio”, rientrano la cura, il potenziamento di quei talenti che Dio gli ha affidato, quale sacro deposito per il passaggio in questa vita: il CORPO(salute,forza fisica, capacità di procreare); la MENTE (con facoltà di ragionamento,memoria,giudizio); e l’ANIMA (frammento di Dio che è nel cuore dell’uomo, cioè l’Amore, sviluppato e reso forte dalla pratica e esercizio continuo). Così si insegna al ragazzo che fare il suo dovere verso Dio significa non solo affidarsi alla Sua Bontà, ma fare la Sua volontà, praticando l’amore verso il prossimo” (amare Dio e amare il prossimo!). La Legge scout propone una linea di comportamento, ispirata al Discorso della Montagna ed è una guida alla felicità ed è “costituita da una serie di indicazioni positive nel giusto spirito, anzichè una serie di divieti muniti di minaccia di sanzione”. La fedeltà più alta è verso Dio e la possiamo dimostrare mantenendo la promessa scout. E parlando ai Lupetti (i più piccoli) ricorda che “quando qualcuno promette di fare una cosa, significa che sarebbe una grande vergogna se più tardi trascurasse o si dimenticasse di compierla. In altre parole, quando un Lupetto promette di fare una cosa, si può essere certi che la farà. Verso Dio: fare il proprio dovere verso Dio significa non dimenticare mai Dio, ma ricordarLo in ogni cosa che si faccia”. E citando indirettamente una frase di Gesù che parlava del proprio dovere (dopo che avete fatto tutto, dite che avete fatto solo il proprio dovere), così conclude “chi abbia fatto del proprio meglio, ritorna senza paura al Creatore. Egli può in piena verità dire a Dio:”Ho cercato di fare il mio dovere, ho fatto del mio meglio” 1927.