Napoli: il direttore Rita Occidente Lupo presenta “Cara Italia” col rettore Pasquino sui mali politici
A Napoli, ieri pomeriggio, in una città che canta voglia di sole in ogni tempo, alle ore 16,00, presso la sede del Consiglio Comunale, presentato il libro “Cara Italia, ti scrivo” di Giuseppe Lembo edito da Torre Antica – Cilento – Elea, che affronta i gravi problemi del nostro Paese e del Mezzogiorno, che oggi soffrono in una condizione di assoluta precarietà. Alla tavola rotonda, accanto all’autore Lembo, i saluti istituzionali di Raimondo Pasquino, presidente del consiglio comunale di Napoli; Giuliana Di Sarno, presidente della III municipalità di Napoli; Pietro Zocconali, presidente nazionale Ans; Emanuele D’Acunto e Lucio De Liguori (ANS); Giovanni Musumeci, docente; Luisa Iavarone, università Partenope; Guido Milanese, referente nazionale terzo settore, già parlamentare; il direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo, che ha coordinato e condotto i lavori. Il dibattito s’è aperto sull’ampia riflessione di Pasquino sul futuro dei giovani e sul loro rapporto con la politica. Infatti, come rimarcato anche dalla Di Sarno, occorre che le nuove generazioni possano affrontare il tema dell’unità nazionale, comprendendo le dinamiche insite in un processo che ha lasciato esempi eroici sul cammino. Lo scenario contemporaneo, come ben stigmatizzato nel libro-inchiesta, offre uno spaccato italiano precario, sotto il profilo dei valori. Riappropriarsi di un’identità culturale, etica, indispensabile per procedere in un cammino autoctono, in cui i saperi, ancillari alla cultura dell’essere, prioritario. Di tale avviso l’Ans, nella quale Lembo vive da lungo tempo, avendo dedicato un trentennio alle dinamiche sociali. “Un libro predittivo- ha stigmatizzato Liguori– in quanto anticipatore d’eventi in fieri”. Cambiamenti epocali, da fungere altisonanti, servono a ben poco quand’è dalla base che deve partire la riscossa. “Un testo formativo a riguardo- ha sottolineato la Iavarone– enucleante l’utopia, non più chimerica, bensì come orto da coltivare.” “Recuperare l’apporto valoriale, non disdegnando di far ricorso ai valori intramontabili dello spirito- ha efficacizzato Milanese– ancora possibile e non chimerico. La politica non scevra dell’apparato valoriale, sia nella prima, che nella Seconda Repubblica. Oggi che addirittura si parla di una terza, occorre avviarsi ad un iter pubblico senza disperdere potenziale umano, imperniato sui valori dell’umanesimo.” Specialmente per le nuove leve, che affrontano anche il processo educativo, tra i banchi scolastici, necessario comprendere come la storia del Paese, sia infittita d’eroismo. Lembo ha suggerito di procedere col metodo maieutico, offrendo la disponibilità per un’intera giornata, sull’esempio del suo amico Danilo Dolci, nel far conoscere agli adolescenti ed ai giovani, quelle che sono state le dinamiche a monte dell’unificazione del Paese, stimolando anche opportune riflessioni sull’attuale quadro contemporaneo. “Cara Italia ti scrivo” libro-inchiesta non datato, affronta con forza, i gravi problemi del nostro Paese, in una condizione di assoluta precarietà bandendo isterismi diffusi nel recupero di radici lontane, secondo il pensiero parmenideo, assolutamente estraneo ai fragori, al consumismo sfrenato, alla sete di possesso di beni materiali e ad una dimensione stravagante dell’apparire, che annulla l’essere ed i suoi valori.