Salernitana, un compleanno senza botti

                               Maurizio Grillo

La cosa positiva è rappresentata da una data fatidica 19 giugno 1919, come dire avere 93 anni ma non dimostrarli, anche se la collocazione nel calcio che conta non è affatto quella attuale, ma tant’è le disgrazie arrivano per tutti e se “la regina del Sud”si deve accontentare di una Prima Divisone al massimo, è perché ogni tanto “anche i ricchi piangono”. Pertanto se per tutte le altre attività regna sovrana una calma piatta, in città si sta preparando, in un oceano di bandiere granata, questo grande evento, una ricorrenza che mai come quest’anno potrebbe avere un significato diverso, ovvero per la prima volta non si paventano problemi economici, anzi si guarda al futuro con grande ottimismo e con la certezza di festeggiare qualcosa di importante al 94°anniversario. Sul fronte societario, come detto, non si registra alcuna iniziativa degna di nota, anzi al dire vero, l’elettroencefalogramma a livello giornalistico appare più che piatto, ragion per cui riesce impossibile cercare di trovare notizie “fresche” da poter sottoporre ai tifosi, in tal modo, purtroppo, si rischia di diventare monotoni e ripetitivi. Comunque dal “palazzo” della  Lega Pro nessuna novità degna di rilievo, nessuna voce ufficiale tale da far presupporre qualcosa di importante, in pratica di riforma se ne è parlato in forma larvale o comunque subordinata alle situazioni economiche di tantissimi clubs, insomma bisogna solo aspettare gli eventi e, anche se non è affatto bello, sperare pure nelle disgrazie altrui, così com’è avvenuto sulla pelle della “fu”Salernitana, pertanto “una volta per ciascuno non fa male a nessuno”. Tabula rasa, in tutti i sensi, per quanto attiene la scelta dell’allenatore e la composizione della nuova rosa dei calciatori, infatti nell’uno o nell’altro caso non si registra nulla di nuovo, ossia silenzio assordante e tanti nomi buttati alla rinfusa per tamponare la grande “sete” di notizie da parte della tifoseria granata. Del resto non serve affatto fare un inutile elenco della lavandaia quando chi di dovere, leggi Lotito e Mezzarona, si guardano bene dal fornire anche il più minimo indizio che non possa poi avverarsi nel futuro o che comunque si possa dimostrare fallace, fermo restando, però, che il progetto stilato sia stato già avviato in forma segreta e che sia già in itinere ed a conoscenza solo dell’entourage societario. Allora quello che rimane da fare è essere attenti a tutti i più piccoli indizi, cercare di non dare fretta a chi ha il compito di allestire una squadra che possa superare tutti gli ostacoli ed effettuare un salto triplo, significherebbe che finalmente le pene calcistiche di Salerno siano solo un lontano ricordo e che dall’anno prossimo possa ritornare ad essere tra le protagoniste del calcio italiano, ma quello dalla cintola in su, tanto per intenderci.