Agropoli in festa tra sacro e profano
Agropoli rinsalda il proprio legame con la musica. Dopo aver ospitato negli ultimi anni artisti del calibro di Giuliano Palma, Povia, gli Zero Assoluto, nonché band underground di fama internazionale quali gli A Toys Orchestra e The Bud Spencer Blues Explosion, la cittadina ha offerto una due giorni dedicata alla sette note e allo spettacolo. In occasione delle celebrazioni dei santi patroni Pietro e Paolo del 29 giugno; è stata la “Banda Musicale Città di Agropoli” diretta dal maestro e concertista camerotano Nicola Pellegrino ad allietare la serata. Dopo la Santa Messa delle ore 19 e la tradizionale processione, la banda si è esibita in Piazza Vittorio Veneto iniziando con un omaggio a Gershwin, proseguendo poi con l’esecuzione della Sonnambula di Bellini e una selezione di marce dal repertorio, chiudendo infine con l’inno nazionale salutato dagli applausi della folla. A seguire il consueto spettacolo di fuochi artificiali, garanzia di divertimento. Il giorno successivo il palco è stato solcato da giovani talenti e artisti affermati nell’ambito del “Radio Cuore Tour 2012”, uno show culminato con l’esibizione del cantautore fiorentino Paolo Vallesi (nella foto); conduzione affidata all’ex primadonna del Bagaglino Angela Melillo. A rompere il ghiaccio la performance dell’ex allieva della scuola di “Amici di Maria De Filippi” Alessia Di Francesco, con la sua voce calda e potente ha interpretato hits dei Modà, Noemi e Tina Turner. A seguire Samuel Ferrari ha scaldato la folla con la cover del successo di Jovanotti “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, presentando poi l’inedito “Hey DJ!” uscito in questi giorni. Sorpresa dello spettacolo è stata però la giovanissima, appena quattordicenne, Paola Ferrulli lanciata dal programma televisivo “Ti lascio una canzone”, la quale ha raccolto l’applauso più caloroso dell’intera serata con un’intensa interpretazione di “Pensieri e parole” dell’immortale Lucio Battisti. È stata poi la volta delle 3 Divas da “Domenica In” autrici di un medley anni 80, una cavalcata dai Ricchi e Poveri a Heather Parisi, dalla Cuccarini alla Carrà. Giuseppe Salsetta, anch’egli ex allievo della scuola di Amici, ha poi coinvolto il pubblico, in modo un po’ ruffiano invero, con i classici “Più bella cosa” e “Se io non avessi te”, rispettivamente di Ramazzotti e Nek. Spazio al rock con i Dhamm Progressive, nuova versione del progetto Dhamm che ottenne successo a metà anni 90 esordendo con la vittoria nella categoria giovani a Sanremo, con un dolore subito rivelato: la morte poche ore prima del padre del chitarrista Carmine Migliore, presente malgrado il lutto. Il pezzo forte della serata è stata l’esibizione finale di Paolo Vallesi. L’artista non ha mancato di sottolineare la sua lunga assenza dalle scene, riproponendo a beneficio del pubblico i suoi classici “Non mi tradire”, “Le amiche”, “ Le persone inutili”, ma soprattutto “La forza della vita” cantata in coro col pubblico. Nota di merito per gli artisti: nessun escluso si sono concessi alle richieste dei fans nel retropalco, firmando autografi e scattando foto.