La notte della democrazia

Domenico Ventura

Non so se gli Italiani si sono accorti della grave ferita inferta alla democrazia della nostra Nazione, con la complicità di Napolitano, con la nomina del Governo Monti e dei suoi sedicenti tecnici, scherani dei poteri forti. Esso è nato non dalla sovranità popolare, come recita la Costituzione,  ma dal diktat imposto dalle banche, dalla grande finanza, dalla burocrazia e plutocrazia europea, dalla massoneria e per volontà del cancelliere Merkel, che tali interessi tutela. Siamo diventati noi, il Paese dell’Umanesimo, del Rinascimento, dell’Illuminismo, del Romanticismo, dello Storicismo, un protettorato della Germania, il nostro Governo prende servilmente ordini a Berlino, prono alle direttive tedesche, accettati supinamente da Monti, espressione dei poteri forti, già Consigliere di amministrazione della Fiat, Generali, Comit, burocrate europeo, esponente di spicco ed advisor della Goldman Sachs, una Banca che determina i destini degli Stati, nominato dalla plutocrazia europea, per far quadrare i loro conti e garantire i loro interessi nella gestione della crisi italiana. E’ talmente schiavo della potenza tedesca che va dicendo in pubblico e nelle sedi ufficiali che lui e l’Italia hanno fatto i compiti (?) imposti dalla Germania, come se noi fossimo gli alunni ed i tedeschi i docenti: frasi da folle al punto da mettergli la camicia di forza e richiuderlo in un manicomio criminale. Monti è un personaggio ambiguo, imposto al Paese da Napolitano, con una nomina che è un attentato alla indipendenza ed alla sovranità del nostro Paese, che finge di ignorare il suo curriculum ed i suoi precedenti poco edificanti. Il Presidente Mario Monti? Un cittadino benemerito della Repubblica e di specchiati costumi? Forse non tutti i cittadini lo sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti, Giorgio Napolitano nel nominarlo) che Mario Monti è stato costretto, nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo”, messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo. La Relazione fatta da questi Saggi al Parlamento, nonostante la prudenza del linguaggio ufficiale, fa paura. Si parla infatti dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci” espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione, con il soprannome di sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame). …Da commissario europeo alla concorrenza, Mario Monti perseguì il gruppo Coca-Cola per abuso di posizione dominante. Nel 2004, per evitare un contenzioso, raggiunse un accordo in base al quale il colosso americano rinunciò ad alcuni comportamenti censurati dal commissario Ue. Giusto il tempo di far dimenticare il braccio di ferro e nel 2006, a sorpresa, Monti viene assunto dalla Coca-Cola come membro dell’ international advisory board. Ruolo, quest’ultimo, che il probabile futuro premier italiano conserva ancora oggi  Dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute, presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen. Ecco la carta di identità del nostro Presidente del Consiglio, un personaggio inquietante ed in buona sostanza un incapace, manovrato dai poteri forti, che con i suoi provvedimenti ha messo in ginocchio il Paese, già sfibrato dalla crisi, massacrando con il rigore gli italiani ed i lavoratori stremati, con tasse esose, gabelle odiose, tagli, abusi legislativi, soprusi di ogni sorta, atti normativi azzardati, contrabbandati ipocritamente come provvedimenti della crescita. Il tutto con la complicità di PD, PDL,UDC e FLI, che lo sostengono in questa sua opera deleteria di distruggere il paese. Spero che gli elettori se ne ricordino alla prossima tornata elettorale, dando una sonora batosta ai partiti che hanno sostenuto questo carnefice dell’Italia, che pure i mercati, conoscendolo, hanno punito severamente con il continuo crollo delle borse e l’altissimo spread, alla faccia del tecnico bocconiano. Questo personaggio deve essere cacciato al più presto prima che faccia altri danni al Paese e sottoposto ad un pubblico processo per attentato alla Costituzione, insieme ai suoi protettori e fiancheggiatori.