Nozze eterosessuali ancora resistono?!

di Rita Occidente Lupo

 Olanda, Spagna, Canada, Nuova Zelanda, Argentina: Paesi in cui il sì sponsale, bypassa il sesso. In cui l’eterosessualità, non più condizione necessaria per parlare di diritti familiari. Sembrerebbe una sconfitta per l’istituzione stessa nuziale, per le tradizioni sociali e civili, ma per quanti hanno aggredito la piazza e continuano a farlo, con gay pride ad ogni ora, una conquista in tema di diritti civili. L’etica? Quella tutt’altra storia! Che passa per le sagrestie vaticane, con e senza corvi di turno! Che transita per lo stupore dei più attempati, inquieti sul futuro per i propri discendenti. Sui punti di riferimento valoriali, tanto da discettare. Ancora chi si diverte a filosofeggiare, in tema di sesso e chi sostiene fortemente che il matrimonio, unione abilitata alla procreazione con tanto di legittimità. Ma le coppie omo, monopolizzano l’attenzione mediatica: nel Pd, nei giorni scorsi, maretta sulla legittimazione di tali unioni, alla luce anche delle oltre 6000 che l’Argentina ha finora ufficializzato, appena a due anni di distanza dall’entrata in vigore legislativa. Matrimoni ugualitari, come in altri 11 Paesi, che la dicono lunga in chiave di comunione cattolica. Trans, omo e lesbiche, con tanto di neonati perfino di coppie lesbiche. Insomma non sembra più un mistero l’amore ed il suo frutto, in qualsiasi modo. Come la nascita, comunque verificata! Ma, nella bailamme generale, in cui sembra che l’Europa afferri per i capelli chi ancora detiene mentalità asfittiche a riguardo, in nome d’un rigorismo etico intramontabile, nuovi scenari si profilano all’orizzonte. Nuovi universi si muovono sulla scena del tempo: l’esercito silente di quanti, perplessi ed indecisi, eterosessuali, prestati a convivenze di fatto o alle relazioni extraconiugali, single per scelta o per imposizione, al di là del talamo in ferro battuto o ottonato, si chiedono quasi ritrosamente optando per la castità “Avrà ancora un senso la normalità?”