Il PD inguaiato dai gay

Angelo Cennamo

Non c’e’ pace tra gli ex Ulivi. L’assemblea nazionale del PD si e’ trasformata in una rissa imbarazzante allorquando si e’ deciso di escludere, all’ultimo momento, una mozione che avrebbe riaperto la discussione sui matrimoni gay. Tra i democratici sono volati gli stracci e a finire al centro delle polemiche e’ stata, manco a dirlo, la cattocomunista Rosy Bindi, gia’ in passato contraria ai dico e ai pacs. La pasionaria invisa a Silvio Berlusconi, tanto da essere più volte citata nelle sue storielle a sfondo erotico, e’ cresciuta a piazza del Gesu’, all’ombra di Moro e di Fanfani. Il suo background di osservatrice romana non le consente, come dire, di snaturare la famiglia tradizionale, quella betlemiana, per allargarla ad altre tipologie non gradite al Vaticano. E cosi l’ala più riformista e libertaria, capitanata dall’on.le Concia, dichiaratamente omosex e fresca sposa in terra straniera, di fronte al niet della Merkel senese ha perso la pazienza, arrivando addirittura a strappare la tessera del partito! Al matrimonio tra gli omosessuali si puo’ essere d’accordo o meno, in Italia se ne discute ormai da qualche anno. Ma il fatto che un partito di sinistra, sedicente progressista, non riesca neppure a mettere nel suo ordine del giorno un tema come questo, dibattuto e pianificato da tutte le altre forze politiche del mondo, omologhe a quella democratica, la dice lunga sulla complicata convivenza, all’interno del PD, tra cattolici e laici. Al contrario delle sue finte connotazioni, quello di Bersani si palesa allora come un vero e proprio partito conservatore, su tutti fronti : in economia come sulle questioni etiche. Il dato non e’ certamente rassicurante per un elettorato che, dopo la pausa eurotecnica di Monti, rischia per una seconda volta di rimanere al palo, bloccato da una insipiente frammentazione politica e da una futuribile legge elettorale poco premiante. Come se non bastasse, i democratici devono ancora risolvere il nodo delle primarie. L’argomento e’ particolarmente ostico all’attuale segretario, e alla vecchia nomenclatura di Botteghe oscure, la quale teme il fiato sul collo del rottamatore Renzi, sempre più smanioso di fare piazza pulita delle solite “facce e martelli” che bazzicano in parlamento da appena un trentennio. Ne’ consola la ritrovata compattezza degli avversari intorno alla figura del pupone di Arcore, ringalluzzito per la sua sesta discesa in campo, che lo porterebbe, nella peggiore delle ipotesi, a fronteggiare un disarmonico e articolato panorama di partiti, nessuno dei quali pero’ in grado di primeggiare a palazzo Chigi.   

6 pensieri su “Il PD inguaiato dai gay

  1. @Angelo:
    magari fosse un partito conservatore: io, da un po’ di tempo, ho l’impressione che abbiano inventato il partito “dinamico”, termine informatico che sta ad indicare la possibilità che una cosa (in questo caso una idea) cambi nel tempo in base a determinate condizioni esterne o interne al partito. In pratica, anche dalle loro dichiarazioni, emerge il fatto che su di una cosa ogni volta devono decidere “cosa ne pensa il partito”, non ci sono punti fermi. Questo, se da una parte può apparire come qualcosa di “buono” (dà una idea di flessibilità), dall’altra dimostra che questa fusione a volte non funziona. Come sia possibile che questi “fusi” stiano così in alto nei sondaggi elettorali è per me un grandissimo mistero.

  2. la carenza di religione, nel vero senso del termine, nella politica italiana è così evidente e disarmante e sconcertante e così poco educativa da far cadere le braccia. così l’episodio, per la verità colorito ma marginale di quella riunione, ha messo in evidenza per l’ennesima volta che quando in Italia si vuole parlare di diritti, chi direttamente, tipo meglio morti che ghei di tanti fascisti, chi indirettamente, evitando l’argomento e costruendo parafrasi, precisazioni, sottolineature e tutti i mezzi a disposizione dalla santissima pazienza e tolleranza, come la maggioranza degli altri partiti compreso gli ex comunisti e chi ti pare. ovviamente questo male comportarsi poco educativo è altrettanto praticato anche dagli altri partiti liberali, liberisti e libertari, che tu frequenti con una certa assiduità caro angelo, i quali preferiscono o sfruttare i tabù facendo i baciapile della peggio curia romana o, alla meglio, mettere la testa sotto la sabbia di arcoreccia memoria.
    eppure cosa ci sarebbe di male a far si che persone che si vogliono bene potessero avere il diritto di accoppiarsi e quindi vedersi riconosciuti diritti normali a tutti gli altri?
    ancora non ho capito perchè le preferenze sessuali debbano essere una discriminante sulla via dell’uguaglianza.
    poi non credo che la sacra famiglia sia un riferimento, modello, esportabile. però di questo aspetto di utilizzare in maniera impropria la sacra famiglia preferisco trattenermi per non offendere la sensibilità di nessuno. però voglio richiamare l’attenzione sul fatto che si vogliono prediligere i dogmi della verginità della madonna e della concezione divina invece dell’amore e dell’armonia che pure erano predominanti, e veramente di esempio, in quel contesto sacro.
    poi caro angelo, almeno tu, considerato anche il tuo mestiere, dovresti essere a conoscenza che la maggior parte dei crimini e delle violenze avvengono proprio in seno alla famiglia tradizionale. ed infine se è vero che Gesù Cristo non si è espresso per leggi ma per esempi, diciamo all’anglosassone, allora perchè non riferire di tutte quelle realtà diffusissime nel mondo dove persone dello stesso sesso si possono sposare, adottare bambini e pare che tutto questo proceda bene e funziona altrettanto bene e forse meglio rispetto a legami “tradizionali”.
    comunque discutere di queste cose sempre allo stesso modo con gli stessi steccati un poco stanca e non si fanno passi avanti. e la composizione di tutte le forse politiche è così eterogenea che fa specie. pensa te ai ex-radicali che sono diffusi da tutte le parti, destra, sinistra, sopra sotto.

  3. Le realtà dove due persone si possono sposare non sono affatto diffusissime, come tu dici. Probabilmente confondi il riconoscimento delle unioni civili con l’istituto del matrimonio. Anche se non è questo il tema dell’articolo, non molto tempo fa scrissi un pezzo ( pubblicato su dentrosalerno) nel quale mi auguravo che i matrimoni si trasformassero in contratti di diritto privato ( per tutti). In sintesi : io sono contro il matrimonio civile di tutti ( etero ed omo).

  4. @Angelo:
    ma è perché sei cattolico? No, perché i matrimoni avvenivano anche prima della venuta di Cristo presso tutte le culture e in forme diversificate da un luogo all’altro.

  5. Mi spiego meglio. Sono cattolico, ma il cattolicesimo con l’argomento non c’entra nulla. Stiamo parlando del matrimonio civile, chiaro? Io ( ma è una mia posizione personalissima) sarei favorevole alla trasformazione del matrimonio “civile” in un contratto. Nel contratto scrivi (più o meno) quello che vuoi : stabilisci condizioni, tempi e modi, anche per un eventuale divorzio. Ognuno avrebbe il suo matrimonio, omo ed etero.

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