Salerno: Fli, Borsellino oltre la memoria per la bella politica
L’enorme salone del Polo Nautico di Salerno si è rivelato insufficiente per accogliere le oltre 400 persone che, nonostante il caldo torrido e l’orario pomeridiano, hanno raccolto l’invito di Antonio Cammarota al convegno sulla “Questione Morale nel ventennale di Paolo Borsellino”. Tra tanta gente in piedi e fuori la sala, dopo l’introduzione del Presidente del Circolo Borsellino Cicalese, la lettura di una bella lettera di Manfredi Borsellino ad Anna Paola Gentile, responsabile donne FLI, e la consegna di un book di Generazione Futuro di Giuseppe Iozzino sui week end della legalità, Cammarota ha ribadito che “per noi la legalità è tutta racchiusa nella figura di Borsellino, il suo senso del dovere e l’attaccamento allo Stato sono parte integrante del Dna della destra che non può andare contro i magistrati, nonostante la politica del potere ad arte ha diviso i valori della legalità e del garantismo facendoli degenerare in giustizialismo e impunità, quando invece, e Borsellino è testimonio, sono due facce della stessa medaglia, la giustizia, ovvero la questione morale”.“Nella crisi dei partiti, sempre meno progetto politico e sempre più gruppi di potere”, ha concluso Cammarota, “oggi scoppia la questione morale e oggi Paolo Borsellino è più vivo che mai, e chiama alla speranza della bella politica, al riscatto della nostra terra, all’esempio per i giovani”. L’on.le Luigi Muro, coordinatore regionale di FLI, ha rimarcato il “ritorno di Cosentino ai vertici del PDL campano”, e quindi la necessità “che la questione morale sia al centro dell’azione politica”, e così le conclusioni dell’On.le Italo Bocchino, che ha ricordato i “trascorsi missini di Borsellino e l’estrema coerenza del giudice fino alla morte”. “E vale”, ha concluso Bocchino, “come la famiglia Borsellino per il ventennale ha gradito la presenza politica a Palermo solo del Presidente Gianfranco Fini”. Dopo il saluto di Michele Sarno è intervenuto, accompagnato dal vice regionale Giuseppe Grassi, il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, salutato da Cammarota come “la vittoria del popolo contro l’arroganza del potere”, il quale ha preso le distanze sia da De Luca che da Cirielli, “espressione di un modello politicizzato delle istituzioni e quindi lontano dal bene comune che chi serve le istituzioni deve perseguire”; bloccati invece in un imprevisto consiglio regionale, il segretario provinciale UDC Cobellis e il Presidente della Commissione Regionale Anticamorra Valiante hanno fatto pervenire un accorato messaggio di partecipazione.