A te che leggi dopo mezzanotte…”Aria…”

Giuliana Rocci

Sentiva la sua mancanza nell’aria…eppure era solo da qualche giorno che non lo vedeva! Si sentiva letteralmente a disagio nella sua vecchia realtà, come se non le appartenesse più. Con l’unico desiderio, d’andar dov’era lui. Di raggiungerlo e di ripetere insieme determinati attimi: alla moviola ricordava i suoi gesti, in quelle frazioni di secondi in cui era stato autentico. Quando aveva dismesso quella maschera di solitudine, che teneva perennemente appiccicata sul volto, fingendo d’esser felice. Drogava la sua vita d’impegni, d’altronde era sempre stata la sua dimensione: prima, quando era in una condizione sociale che lo rendeva il number one ed anche ora, che anche se aveva cambiato cielo, restava sempre l’apice di riferimento per tanti. Tronfio d’esser, anche se patinato d’ umiltà, nello stringer mani, spezzando sorrisi: più per caricare se stesso, che gli altri! Ma, con lei, neanche la mano negli ultimi battiti della sera. Neanche uno sguardo, prima di congedarsi, come se fosse un addio o solo un arrivederci al giorno dopo. Ci pensava e rimuginava quel suo non aver battuto ciglio, non aver aperto bocca alla bussola che lei gli aveva porto. Interdetto, pensieroso, imbarazzato: forse un mix, che ora le rendeva ansiosi gli attimi, che la separavano dal rivederlo. Ma, ogni volta che accendeva il pc, temeva che una sua mail, sentenziasse la chiusura di quel sogno…quasi quasi desiderava che non le rispondesse, per quella sua forzata gentilezza, che lasciava poco spazio alla scorrettezza. I sogni, in fondo, costavano poco: e lei aveva iniziato ad inseguirli ad occhi aperti, come quel treno che giorni prima, l’aveva congedata dalla sua favola. Ricordava le sue ballerine scattanti, il suo impermeabile svolazzante, il suo freddo sotto il coprispalle. Insieme a quell’immagine statica di lui in perenne movimento, tra la tema d’esser rimproverata ed il suo chiuso compiacimento. Gli avrebbe urlato “Apri il cuore” dinanzi a quella cortina impenetrabile che si ritrovava accanto sotto gli occhi incuriositi di mezzo mondo! Mentre sembrava non guardarla, ma soltanto sentirne la presenza. Che uomo complicato, senza dubbio, pensava mentre riassettava qualche souvenir…ma d’altronde, come gli aveva detto inzuppando il cucchiaino nel cioccolato fondente qualche giorno prima a cena, a lei nella vita non era mai toccato niente di normale! Sempre tutto inspiegabile, misterioso…”Alla nostra età,,,piano, piano…!” Quella scena, lui al volante, mentre il telecomando s’arrendeva al suo “Apriti Sesamo” non le fuggiva dalla mente tra il “Dammi tempo…” per dirle…? L’avrebbe capito soltanto rincontrandolo!