Eboli: Pd “Tanto tuonò che piovve”
Alla fine, immancabilmente, i nodi vengono sempre al pettine. Ed è accaduto anche in questo caso, sono emerse finalmente le ragioni profonde che sono, a quanto pare, all’origine della contrarietà radicale di taluni consiglieri comunali – quelli appartenenti all’area sedicente riformista – a molte iniziative nel campo delle scelte urbanistiche assunte negli ultimi anni in questa città. Il P.u.a. di Fontanelle, quello di Santa Cecilia, l’Housing Sociale, l’intervento di riqualificazione dell’area dell’ex mattatoio, tutti interventi immaginati nell’interesse della collettività, allo scopo di promuovere lo sviluppo della nostra cittadina. Tutti interventi che, ed ora vediamo il perché, hanno visto ferocemente avversa quella parte politica. “La reazione scomposta dei riformisti – afferma il capogruppo del Partito Democratico Vincenzo Rotondo – rispetto alla polemica di questi giorni è molto significativa, è la dimostrazione plastica di come certe posizioni politiche siano in realtà frutto della necessità e della volontà di difendere delle proprie rendite di posizione. I riformisti hanno combattuto strenuamente per ostacolare l’adozione dei P.u.a. di Fontanelle e di S. Cecilia, in quest’ultimo caso addirittura qualcuno di loro ha prodotto un ricorso in sede giurisdizionale. Hanno cercato di ostacolare in ogni modo il progetto di Housing sociale che, nel pieno rispetto dell’ambiente, renderà possibile a molte famiglie giovani o monoreddito di accedere al diritto di possedere una abitazione dignitosa. Quali sono le ragioni di tanto accanimento? Quali i motivi di dissenso politico profondo rispetto a queste scelte? La realtà – sostiene il capogruppo del Pd – sembra essere diversa, a giudicare da quello che sta accadendo in questi giorni: pare che sia proprio chi parla di fantasiose varianti ‘ad personam’ ad aver voluto rompere un accordo di maggioranza per motivi che poco hanno a che fare con la difesa degli interessi generali. Il timore, pare di capire, è sempre stato quello di non riuscire a valorizzare appieno i gioielli di famiglia”.“A Santa Cecilia – afferma il consigliere comunale democratico Mauro Del Masto – vi è stato chi si è opposto – in modo del tutto strumentale – all’adozione del P.u.a., giunta dopo un percorso di condivisione e di dibattito serrato con tutti i soggetti in campo. Ma si è voluto addirittura produrre un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, senza che ne ricorressero in alcun modo i presupposti. Ora, noi ci chiediamo, a chi giova tutto questo? Forse si è ostili a quell’atto perché, nonostante tutti coloro che ne hanno diritto – compreso chi negli anni passati ha già potuto abbondantemente costruire in quelle aree – abbiano ottenuto ulteriori quote di edificabilità, vi sono ancora numerosi appartamenti invenduti in quei vecchi lotti?”.Il consigliere comunale del Partito Democratico Mauro Del Masto conclude con un invito ad abbassare i toni: “le invettive personali, il clima di veleni, non sono utili né alla città né alla politica, che dovrebbe invece sapersi occupare – a maggior ragione in tempi così difficili – di come risolvere, per quanto possibile, i problemi dei nostri concittadini. Dobbiamo lavorare, nella distinzione dei propri ruoli, per il bene comune. Sbaglia, dunque, chi persiste nell’errore grossolano di dipingere un quadro della realtà che non esiste, al solo scopo di cercare di paralizzare ogni azione amministrativa. È un errore drammatico, spero che queste persone abbiano a rendersene conto. Ma noi da questo clima non ci siamo mai lasciati condizionare, ed in questi anni abbiamo realizzato molte cose fondamentali per lo sviluppo della città, a partire proprio dalla suddivisione in sub-ambiti dei P.u.a., che sta rendendo possibile dopo anni di paralisi far ripartire l’edilizia, nel pieno rispetto di tutti i parametri ambientali più avanzati. Abbiamo realizzato interventi fondamentali di riqualificazione del nostro centro storico, ed altri sono in cantiere. Stanno per partire, grazie al contratto di quartiere, i lavori di riqualificazione urbana lungo la Statale 19 e Via Bruno Buozzi, che renderanno finalmente più bella e vivibile quell’area importantissima della città. Si è messa totalmente in sicurezza la statale 18, dove passano migliaia di veicoli al giorno, e che solo pochi anni or sono era pericolosissima e sede di numerosissimi incidenti stradali. Ricordo che, in estate, era necessaria negli orari di punta la presenza di una pattuglia della polizia municipale, per cercare di mitigare l’impatto del traffico. Questi sono solo alcuni esempi di quanto abbiamo costruito in questi anni, e ci dispiace che i riformisti sembrano non essersi accorti di quello che accade ed è accaduto, anche quando essi erano in maggioranza”.