Salerno: San Matteo pensaci tu! Le fontane della rivoluzione

… Ed ancora, per ristoro – dello spirito e del corpo, – tutte quante le fontane – fatte apposta per piacere; – di De Luca il grande vanto – che ha potuto realizzare… Oramai (articolo della “Città” domenica 19 Agosto 2012 “Le fontane del ventennio – un grande buco nell’acqua Opere pubbliche” spreco di risorse). Volute da De Luca, servivano a dare monumentalità…A differenza di quelle storiche hanno però funzionato poco e male. Molte sono da interrare così poi per non sprecare e giammai per celebrare! Quanto sopra, a mo’ di rapporto storico per le nuove fontane di Salerno. A tutt’oggi però il signor Sindaco, On. De Luca, non si è mai preoccupato direttamente, (così come gradito a molti salernitani) di richiedere al Sindaco di Napoli, On. Luigi De Magistris, la tazza di granito egizio per far tornare a zampillare la originaria fontana – ne lu Paraviso – quadriportico del Duomo di San Matteo Evangelista, a cui oggi, 21 Agosto, i fedeli partecipano per l’inizio dei festeggiamenti che si chiuderanno a mezzanotte del 21 settembre, con mirabolanti fuochi d’artificio per la parte civile, e con un mese di preghiere e orazioni per…Salerno e’ mia ed io la difendo, così come è scritto sul Panno. Non è solo una questione di buon gusto affinché la oramai passata celebrazione dei 150 anni dell’Italia unita deve trasformarsi in un più grande avvenimento, del prossimo 2013 (a parere di chi scrive) della celebrazione dei mille anni della nascita del Santo Soanese – Pontefice Massimo Gregorio VII – il quale – con mirabile fortezza e costanza corresse i costumi del suo tempo – emendò la clericale disciplina – ed affermò i Sacri riti della Chiesa – in Salerno, dove amante della giustizia ed impaziente dell’iniquità – si rifugiò esule – in questo Tempio Primario da Lui consacrato – e decorato dalle sue preziose cenerinel IX centenario della sua nascita – festa solenne celebrando –  con grato animo dedicò – 1913. Il tutto per i festeggiamenti aggiornati al 2013 dalla lapide, del 1913, collocata in prossimità della porta di mezzogiorno, che comunica con la sottostante via Roberto il Guiscardo. Per far rinascere “la città dei valori veri”, umani e cristiani, fondanti della nostra tradizione. Così come veniva preannunciato, in grandezza, per il futuro grande sviluppo della città di Salerno. Nel Duomo di San Matteo, a ridosso dell’altare, sono incrostate due lapidi marmoree delle quali, una ricorda il trasferimento delle reliquie di San Gregorio nel medesimo altare, per mano del Cardinale Arcivescovo Lucio Sanseverino nel 1814; e l’altra, la costruzione del porto di Salerno, fatta da Re Manfredi per le premure di Giovanni Da Procida. Dalla prima lapide si traduce: Io Lucio Sanseverino, Arcivescovo di Salerno, consacrai questo Altare in onore del Beato Gregorio Papa VII, ed il Sacro corpo da Lui chiuso nel medesimo. A quelli che furono presenti, concessi un anno di vera indulgenza, ed a coloro poi, che, in seguito, visiteranno questo altare ne concessi quaranta giorni in conformità dell’uso della Chiesa nell’anno del Signore 1814, il giorno 4 Maggio. Dalla seconda lapide in caratteri romani-longobardi si traduce: Nell’anno di Nostra Salute 1260, il signor Manfredi, Magnifico Re di Sicilia, figlio del Signor Imperatore Federico, per lo interessamento di Giovanni Da Procida, grande cittadino di Salerno… il porto fece costruire. Con l’augurio che l’impegno del primo cittadino di Salerno, On. Vincenzo De Luca, unitamente a quanti si interessano della cultura e dello sviluppo di Salerno, il Clero, il Magnifico Rettore dell’Università, Sovrintendenti alle arti, Consiglieri Comunali, Onorevoli e Senator ed altri “Facciano” quanto la situazione richiede per “rinfrancare i salernitani”.

 

                                                                       Ing. Luigi Santorelli